@prefix edm: . @prefix dcterms: . @prefix dc: . @prefix skos: . edm:dataProvider "CONTENTdm"@en ; dcterms:alternative "Voyages from China to the northwest coast of America made in the years 1788 and 1789 by Captain G. Meares. Second Italian edition corrected and enhanced, with the addition of an extract of Lord Mackartney's travels. Enriched with historical-scientific notes of views, seascapes, portraits, geographical map etc. First volume"@en ; dcterms:isReferencedBy "http://resolve.library.ubc.ca/cgi-bin/catsearch?bid=386449"@en ; dcterms:isPartOf "British Columbia Historical Books Collection"@en, "Voyages of Captain John Meares"@en ; dcterms:creator "Meares, John, 1756?-1809"@en ; dcterms:issued "2018-02-13"@en, "1796"@en ; edm:aggregatedCHO "https://open.library.ubc.ca/collections/bcbooks/items/1.0363872/source.json"@en ; dcterms:extent "3, 261 pages ; 20 cm"@en ; dc:format "application/pdf"@en ; skos:note """ " If ALL-A QffilNA^ ALLA COSTA NORD-OVEST D' AMERICA FATTI NEGLl Ami n«S E i7s<> DAL CAPITAUO §' . G* M E. A R E 3 Seconda Edi^ione Itallana corretict ed accrefciutfi •* coW aggiunta di uno eftrptto de Viaggi di Milord Mackartney. Arricchita di Note iftonche-fcientifichc. di Vedute ? Mamie, , ftjtratti , Carta Geografica &c. T O Aff © P R I M O.. %1^ I A P O L I |ff. Dcc XQVl ***<> 1 SMS K^"0,^"^^ | innita Maggiore al N°. g. 1 LUIGI COLTELLINI , ig (arg0 diS. D<>. ( menico Maggiore al N°. | ' " Cm Ucenia de-■ Supfriori.. A V V ISO. Per non mancare alle noftre promefle ter non ydume di quejt di pubblicar 1 P'ma/... MA0eio' ab- ZX i „»/ mrrente mete di maggio , au Opera ne I co rrente j yolumi che ver- hiamo dovuto rimettere >ai v Q. G Q. ram0 g^Hjg Sord chf 6RAFICA delMarPacin | f mprftCnt a" Oveft tf America ricouo* la cofta nord-uveu « „ fciute particolarmente nel 178& * «<> dal Capitano G. MEARSS. 9-2 SlSS^iifi Ipg-XxX-'* ioJXXXXX G. ME ARES Del Vafcello //Nootka, com anda* to dal Capitan Meares , da Calcut* alia Cofta Nord-Oveft arativi del viag- pr^etar} di tutti 1 prep vennero fatte due propofizioni: P la Lontra Marina per por- gio , una di noleggiare 3 il che PI M | A R E S jj portare delf oppio a Malacca 5 avrebbe prodotto un guadagno di tre- mila rvpit . I commiffarj non avendo efitato un momento ad aceettarla , cla- fcuno penso ad affrettare la partenza della . Lontra Marina . II capitano Tipping da Malacca doveva avanzarfi alia cofta nord-oveft d' America , onde fi fecero tutte le neceffarie dilpofizioni per riunir- fi a quel punto . 1/ altra propofizione era di! trafporta- re a Madras il flgnor Burke, pagator generale delle truppe del Re nelP Indie, col fuo feguito; egli offriva per tai viag- gio la fomrria di treiuila rupiei non ef- fendo quefto vantaggio da rigettarfi , io ebhi P onore di condurvelo . Ai 2 marzo fi fece vela J ed eflendoci avanzati fino a'giardini del Governato* re , ricevemmo a bordo il fignor Burke, e il di lui feguito. A i 2 dello Reffo mefe perdemmo di vifta la terra , e continuando la noftra rotta verfo Madras , vi giungemmo nel di zy fenza alcun notabile avvenimento- Dopo avere fbarcati i noftri paffaggie* A 4 ri . 4 V I A G L? I ri, ed efTerci provveduti abbondante- mente di munizioni, e di nuave prov- vifioni ^ grazie alle obbligaiiti premure dello fcudiere Giufeppe Dupree Porcher, ci difponemmo a far vela , il che ven- ne efeguito ttel di 7 aprile , il giorno fteflb , in cui il Signor Camppel giunfe per prendere il governo di Madras * In quefro luogo ricevemmo tutti i fegrti di benevolenza , d' attenziorte , £ d' inco- raggimento . Nel numero delle perfone , le bonta ed affezioni delle quali meri- tano la fomma noftra riconofcenza > non fi devono tralafciare il fignor Burke *, ii fignor Porcher , e il fignor Boyd > ed e giufto che fi pubblichino le partico- lari obbligazioni , che abbiamo al Gove rnatore Davidfon-, Non fara inutile di oflervare che quart- do partimmo da Bengala , avevamo una piccoliffima quantita di munizioni d'ogni genere , talmenteche il vafcello era ap- pena equipaggiato per un anno ; le no- itre provvifioni non potevano certamen- te fervire ai bifogni di quella Cam- pagna , talche tutto dimoftrava ad evidenza P impoflibilita di terminare in tale FREFAZIONE DELL' AUTORE M Configli de mlei amM.j le pnefenti cifcofian^ politicize | e 5 se ardifco crederlo, £ V efpettativa. del Pubblico , mt* hanno diterminato ad unire i miei viaggi a quelli che fono ft ad di gia'pubhli- catty in viftd d' illuminare la naviga^ione yed eften~ ~4&fC il commer do dell Inghilterra * lo non ho cer- tamente la pretmfione di riguardarmi come il ri* vale di quegV illuftri Navigatori la cui reputations 2 divenuta \\ in qualche guifa , una parte delta gloria na%ionale ; io ss> al contrario . che Jbno an~ dato umilmente fiuiU lo.cr^tracce ; e quando mi foffe. permejfo , per cosl dire , dinvidiare i van- taggi che hanno loro dato de* talenti fuperiori, ten* terei ancora ? da uoma veramente fincero , aV ag~ giugnerc j colla mia debole teftimonianyi , alio Jplcndore di quel rnerito che gli ha. collocati nel rango de* granii uomini di cui il mio paefe fi onora • Jo mi fo un day ere di dichiarare 3 non folo per me fteffo, ma ancora per modenare P impa^ien^a, che ha potuta produrre V efpetta^ione de' vlaggi da me intraprefi) e che io pojjo dire aver fplo diret- ti \\ che effi hanno avuto- per oggetto il commer cio^ e non delle ricerche. Aggiungo 5 che quando vi fi incontrajje di fchiarimenti , ed in una parola tut' tocio che avejj'e il carattere di fcoperta , non dee, ejfere confiderato ? che come accejjoria ael princi* pale oggetto. I Vafcelli che ho comdndati furono equipaggiati nel Porto dsW Oriente per le prmnure di, diver fi commercianti , e cittadini inglefi ftabiliti ia. quelld A F°Km. parte del globo.Io ful incaricato di andare a fcua<* prire delle nuove regioni pel Commercio: aveva al- tresl ricevuto da effi tutti i Jegni di confiden^a f che potevano ingoraggirmi in quefta intraprefz , Cosl V interejje di quejti mercanti e de* cittadini 'ferpmente pattiotti > che ayevano rimejja nelle mie mani e fotto la mia cuftodia una parte coflfiderfy* bile delle loro proprieta , ed il nobile defio. di par* tecipare alia gloria rifervata a quelli clu comribui- fcono. all' ingrandimento del Commercio na^ionale ? fotto ftati^ fqli fproni del mio -^elo , I foil fofte* gni della mia efiften\\a in me^o de' pericoli che' mi k convenuto vine ere e degli oftacoli che ho. do-*, yuto fuperare per difimpegnarmiaella^mia miffio* ne , In que* momenti ne1 quali lottava contro le tempeft* del mar Pacifico , ove mi trovai circon~ data da tutte le parti da enormi ghiacci , e dove prova i fulla cofta d* America tutti gli orr or i di quefta fiejfa fitua\\ione \\ in quegli altri iftanti ne quali mi occupai colla majfima follecitudine di per- venire. al fine principale de1 miei Viaggi, profittan- do di tutte le occafioni che V awardo mi offriva di vifitare quelle cofie cost poco, conofciute y io non penfava mai che foffi deftinato a dare un giorno alia luce I* iftoria di quefta parte della mia vita 9 paffata ful mare . Se V aveffi previfto ayrei data\\ una maggiore eftenfione alle mie oJJ'erya\\ioni, avrei efaminati pfii particolarmente e con una maggiore atten\\ione una fella di diverfi oggetti, che non hof rimqrcajii per cosl dire , che correndo : finalmente mi Jarei fatto un piacere di fpargere fulle diverfe parti de' miei viaggi tutto V interejje di cui eran&, fufcettibili , e if- inferirvi tutti gli fchiarimenti che potevano divenire di qualchs utilita . to non cer- therb qui di allcntanare dalla mia Opera la cen~ fara de' critici con un affettata modtflia ; non la bramerb nentmeno per un eccejjb di mat fituata confident : ardiro dire folamente che fi troveranno hi quefti Viaggi da* quah il Commer gio potra tirare tali vantaggi ed iftru\\ioni da non ejjere sdegnati da que* navigatori che verranno dopo di me . Mi lufingo ancora che quefta relatione procurera qualche momento piacevole a chi cerca di conofcere i diver fi coftumi de* popoli; finalmente fpeto che al- cuni fquarci di queft* Qpera rifyeglieranno la fenfi- bilita di auelli che vorranno riflettere a tutti gV incomodi della vita d*un Marino. La Mempria ful Commercio della China parlera) da se ftejja . Quanto a\\le offerya^ioni che ho a%- %ardate fulla poffibilita di troyare un Paffaggio Nord'Oyest , le fottopongo egualmente. a* lumi ed alia cogniziibe di quelli che fi occupanp in fiinili ricerche . To credo 9 del refto , doyere aggiugnere che per corroborare la mia opinion e su quefta qui- ftione , fono ricorfo piu a" una volta a forti argo* menti di M. DaJrymple nel fuo ammirabile Scrit,~ to ful Comjnercio delle pelli^*. Qualunque fayio. Lettore 9 converra , lo fpero , che ho ufata tutta I* atten^igne pofiibile nel render queft* Opera degna della pubblica curiofiia . Quanta alle negligence che vi fi potranno incontrare ? ben*' che mi lufingo, che non. fianq in gran numero , trovo una giufta fcufa nella rapidita con la quale , /' ho compofta per fodisfare V impa%ienia del pubblico ; e mi perfuado che non mi neghera I' induU gen^a che mi ajhmo da lui. G. MEARgS A 2 PI UlMEARteS. 9 35. grado di latitudine, c' inviluppo una foltiflima nebbia , e da quel momento non ci fu pollibile di fare che due fo~ le oflervazioni . Per forte avevamo a bordo un oriuolo da longitudini , (j) che ci fu della piu grande utilita • Le cinque ifole , in cui ci trovarnmo in gran pericolo, ton defcritte nelle Sco- perte Ruffe di Coke co' nomi di Pat Sofia : (2) Quefto fcrittore paria ancora delle tracce o fegnali di diftruzione che diverfi navigatori ruili hanno offervate fra quelle ifole e il Kamfchatka . Sono inabitabili, e non fembrano effere altra cofa, delle grandi mafle di fcogli. Due fra le altre fomigliano perfettamente , ed hanno la forma di un pan di zuc- chero, ^m II (i) Intorno a quefto ftromento , ci fiamo atte- nuti alia fpiega\\iotie di un illuftre Matematicoy the ha creauto dover cosl nominarlo . Fr, garde- temps . Si pojfono vedere le cJJ'crva^icni aftrono* miche \\ che fi trovano in varj luoghi de viaggi di Cook . (2) Parleremo di quefte ifole e del Kamfchatka c refpettivi articoli nel Vocabolario ■ Geografico che dare mo ne'feguenti volumi r JO V I A G G I II di 5. agofto dopo mezzogiorno c! vedemmo circondati da un gran nume- ro di canot. Le veftimenta e le manie- re delle perfone che portavano, non ci lafciarono dubbio che non foffero th qualcheduna di quelle ifole , benchea- veflirao imtnaginato ful pnmo di effer loro troppo lontani dalia parte di mez- zo-giorno , onde poteffero venire verfo di noi. Quefta piccola flotta era occu- pata nella pefca della balena : eila ii trattenne qualche momento per efami- nare il vafcello '■> io che parve fare con de' fegni di un' eftreraa ammirazione . In feguito fi allontano e prefe la fua direzione verfo il nord.Noi ci volgem- mo allora un poco piu a niezzogiorno | La nebbia continuava ad effer fi iolta , che era impoffibile di diffinguere qual- fivoglia oggetto alia diftanza di venti verghe dal vafcello; ma fecondo il nu- mero de'canot, in mezzo de qualifier* paffati; potevafi affolutamente giudicare che eravamo molto vicini a terra; e fecondo tutte le probabilita doveya effere 1' ifola d' Amouchta . Nella none feguente fi fu fpaventati al n I M E 4 H E s? %%■ al fomrffo, fentendo ? che Ie onde del jfrare ti frangevanQ cpntro la riva ; fi prefe fubito vento di faccia, e quando jfi fu carfi lungQ terra per due pre in £irca 9 lo dcijo ftrepito ci cagiono tin akr6 allarme . Si prefe nuovo vento a prua voltando di i?ordo ? e ful far de$ giorno (i p#te diftinguere la terra dal poimprefjo. Ella pareva coperf'a di neve ? ma la ireljfbia ii (qcq cosi fojca., che ci tolfe qualfivoglia. oggetro s quafiche voleffe aumentare P prribiJe incertezza dellar noftra fituazione, Per quattro gior* pi i noftri fpiriti furono, come Patmo- sfira , ofcurati dalle fenebre I fi fecero de' continui sforzx, ma inutili per tro- vara un pafiagfjfo : pareva che tutte le ftrade foJTerq bloccate per nol . II for* (Io muggito dell' pnde ci fpingeva da. una parte , mentre un egual fegno , e ilon menp funefto ? ci cacciava dalP al- tra . Tutto facevaci affolutamente credere che fi fofTe arrivati per qualche ftretto pafTaggio in yn golfo cirqondato da pericplofe fpraggie» di dove non era poflibiJe P ufcire che per lo fteffo ca- nale , a traverfo del quale eravamo pe- ne- i2 Viaggi netrati. Benche ci trovaffimo fovente a cento verghe dagli fcogli , ii fondo era impraticabile , e la ripa talmente fcofcefa , che le ancore non potevano fervirci . iijw? La mattina del di 5. la nebbia fi dif- fipo , e ci lafcio vedere una profpetti- va di pericoli tali , che la noftra felice fperienza ferviva appena per perfuader- ci che foffe poffibile di isfuggirli . Not ci vedemmo circondati da terre di una fpaventevole altezza, coperte a due ter- zi di neve fulle cofte : la ripa era inac- ceffibile ftante li fcogli e rupi perpen- dlcolari e fuMimi: quefte formavano un muro regolare , eccetto che nel pofto ove il mare le colpiva con violenza, e dove aveva formati quelli fcavi, che {11- rono, coli' inalzamento e caduta rapida delle onde prodigiofe , la caufa di quel felice ftrepito , a cui fi doveva la n ma pieni di coraggio : hanno un' aHa gioviale > che non indica totalm^t- te de' feltfaggi : non fi fregiano , ne fi tagliul&ano j in una parola non fi sfigu-» ra#o il volto in qualfivoglia guifa , come fanno i flaiifa del continente; il loro ca* (1) Ifole delle Volpi * V Inglefe le chiama Fox j dalla parola che indica volpe 5 e dalla |jjH4ri quant it a di quefti animal i che fi troVano in m Cade of a in acconcio di riportare , per erudition e y V eftratto del viaggio di Lima Fox. Que- jlo efperto marino inglefe fi pofe alia vela il 18 tnaggio 16*31. fvpra uno fcappavia reale nomina- to il Carlo; f equipaggio era compofto di 12 uomini 9 fra quali degli aftronomi y e con de' viveri per 18 mefi. // 13 giugno era a $8 gradi e 32 minuti di latifudine fcttentrwnale . Entrb il 22 nello ftreito di Hndfou ; in feguito dopo aver pafjato il paefe > che Button nomino Caryswan's- Neft , amvh a' 64 gradi e un miv.uto alia cofta* che dallo fteJJ'o vhggiatore fu nominata Ne ultra , ma alia quale dette quello di Thomas Roe's- Welc-Dijae 9 o fia Felice arrivo di Then as Roe; nome che ha Jempre continuato a portare* Quefta B 4 e un* 20 V * A 6 G I carattere * fecondo tutte le apparen- &e 5 e dolce e tranquilio: la gelofia | al- meno , non e una delle loro ordinarie paflloni j poiche non fi offerva mai che fiano malcontenti delle gentilezze , che gli efteri fanno alle loro donne. I foli animali, che fi trovano in quelle ifole lono le volpi : alcune fon ne- re | la di cui pelle e valutata moltiflimo • Nel k? un ifola ? le di cui terre fono interfecate di mon- tagns. II tempo eta bello ? non efj'endovi ghiac* do in mare, ne neve in terra . La cofta fomi- , gliava nelV insguaglian-^a a' promontori dell' ocea- no .Fox pajfando di la at fud oveft fcoper fe a* 63 gradi e y] minuti un gran capo al fud con delle piccole ifole . Nella fteffa cor fa y c piii a I fud j -b-c&ntrb un ifola a1 63 gradi ? alia quale deite il nome di Cobham Broohe y in onore di Giovanni Brooke fuo padrone* II ./i 30 a 10 JP ghe da Brooke vide un altr ifola , che fu nomi* nata Dun Foxe Island . A 61 gradi e 5 minuti fi trovb fra diyerfe ifolette » che nominb le Ma- tematiche di Briggs . A 21 agofto incontrb il vafcello comandato dal Cap. James 5 che era di conferva . II refultato di tutte le fite fcoperte fu che per la corrente delta marea , che da Welcome andb fempre diminuendo , e per la corf a delle balene , pareva effer verifimile , che il pajjag* gio foJJ'e al nominato pofto di Welcome. ^I^lm bi Meares; 21 Nel tempo del noftro foggiorno fi cer- co d' impegnare i Rufii a trafficare con noij maefil davano un troppo alto prez» 20 al!e varie pelli, onde poter contrat- tare, cambiando co' diverfi generi che avevamo recati. La fperanza di effer ri-. levari | anno feguente fu il motivo che noa faceffero alcuna negoziazione . I! porco 3 in cui entrammo ? e fituato a died , o dodici miglia. circa da quello ove raddobbd ii capitan Cook ; la fua pofizione e al 54 grado, e 2 minuti di latitudine n. , e di longitudine al 193 e 25 minuti e. da Greenvick . II 20 agofto partimmo da Ounalafchka? col difegiio di cofteggiare il cootinente? finche aveflimo oltrepaffato Ie ifole Shu« magin , avendo il capitan Cook defcritta Kodiak come una delle ifole meridiona- li ; (1) moito piu che defideravaft ab- ban- {1) L* ifola di Kodiak e accennata nel ter^o viaggio di Cook . Camminai, egli dice , lungp la catena la piu meridionale delle ifole : a me\\^pgior- no fi era nella parte pik ftretta del canale formats dalle medefime a 55 gradi e 18 minuti di lad- mgfmte 12. Viaggi fcandonare gli ftabilimenti ruili, pripa di &van£a*e verfo la cofta 9 rilevaiido non -efiervi da fare alcun guadagno i II 27 a^flo arrivammo alia vifta del? le ifole Schumann, Quando fu$|md alte diftanza di ^ca quattro l^he dalla jdk va i vedemmo weriir verfo cfi noi tin graii numerd di canot* Si rimarco che lalo* ro coftrtizione era la iieffa che quella de-£anot delle ifole delle volpi^ e c&g ij^i uomida $ che portaVano j avevano 1* abbig&aaaaenta e tutte le mariiere de'iia- .^t&j- di quelle ifole <. Sembra che i Rufll * in qualfi^ogiia parte fiano ftabilitl > abbiano pfcr ufo , ( fenza dubbio per una ragione politi« ca ) d' impedire i nativi del paefe di avere de* caitot, che poffand pttetdM piii d' una fola perfona . Quelli canot hari* no in generale la lunghezza di circa do* dici latitudine : in quel pofto il canale ha una lega e me'tfp y o due di larghe\\\\a . V ijola la piu riL* vanle del gruppo $ vedevafi a U finijlrd ; e , fecon- do le ihforma^ioni chg fi ebtero* portavd il Home di Kodiak . *.t&*& §£#*- &, AW&- D t Me ares; te| did piedi, fa loro larghez'za £ di quali dodici potlici j fond appuntati alf eftre- mita i e la profondita del centro, dove T uomo fta a federe > -& di dSSici pallid > t canot di quefta forma fi trova- no dagli ftretti de' due continentiwn^o la cofta find al capo Edgecumbe . Alou- m fon deftinati a portar Hi perfone ; ma in generate non ibno fatti che per una d due al piu . Per coftruirli ii fer- vond di affi fottiliffime di legno di ^i* no, che unifcotio ^n de' nervi di b§fi. lena; li cuoprono poi con una pelle di vitello marino > o di vacca marina, J$l* tone prima tutto il pelo * U eftremita del roafitello di pelle, che portano i nativi , ferra ermeticamente 1* aperttife del canot, nel pofto ove V uomo e aflifo j ed impedifce che vi poffa penetrare la minima goccia d* acqua . Quefti piccoli vafcelli poffono fare un viaggio prodi- giofo $ ed efoono a tutti i tempi, fenza verun timore * Noi eravamo al 28 agofto 9 e non f\\ era guadagnata alcuna cofa nel viaggio . Ma ficcome credevamo effer giun- ti al fine degli ftabilimenti ruffi^e che ci 24 Viaggi ci rimaneva da fare un gran tragftto per la cofta 9 ci lufingavamo che avrem* mo terminato im traffico moko vahtag- giofo avanti % inverno > che fi avvij^j, nava a gran pafli. Con quefto difegno fi rifoive di non fare che un fol porta all' o. della Riviera di C OOP cosi cam- minando lungo la cofta 5 fi vidde una grande apertura , che pareva formata da un': ifola , verfo la quale c' indirizzam- mo . Q^ado vi fummo giunti ci parve di una gra*nde eftenfione al rtord-eft< Per- fuafi che eravamo aifolutamente fuori degli ftabilimenti rufii , ci afpettavamo continuameftte di ricevere la vifita de* nativi , e di vedere finalmente arrivar | epoca del noftro viaggio jj che doveva procurarci utile e vantaggio. Del rima- nente non e facile di fpiegare come uno ftretto cosi grande non fia ftato offer- vato dal capitan Cook . Continuando la noftra rotta fi fecero circa venti leghe > ed allora n vidde un canot j che veni* va verfo di noi dalla parte deir inters no delle terre . Vi erano dentro tre per- una di effe venne a bordo , e fi riconobbe per un marinaro ruffo * Que- vi Me ares.1 25 Queft' uomo , che parea molto intellu gente ? ci diffe che quell'ifola era | ifola di Kodiack. che gli equipaggi di tre galeotte vi erano in ftazione * e che fi trovava un'altra-ifola delio fteffo nome lungo la cofta. Quefto avvifo non poteva elferd di molto piacere, poiche diftruggeva affolutamente la concepita fperanza di po- ter tnifficare in qualche piazza interme- diaria fra la rivi&ra di Cook , d) e le ifole Schumagin . Contmuauimo dunque | il tragitto a trayerfo degli ftretti , no- minati Stretto di Petrie 9 in onore di Guglielmo Petrje fcudiere , e riconofeem- mo d' effeici avanzati a quella punta che forma la riviera di Cook 7 e che fi tro~ va diftinta col nome di Capo Duglas fulla carta del capitan Cook . Quefti ftret- (1) II nome di Riviera di Cook le e ftato da* to da Meares . II capitano Cock 3 egli dice > aye* va lafciato in bianco U nome di quejta grande riviera ful fuo manofcritto : fi e creduto dunque di doverla femplicemente nominare ? la Riviera di Cook . z6 Viaggi ftretti hanno piti di dieci leghe in lun- ghesza | e quindici in circa di larghez- m: effr tagliano ^litraverfandola , una porzione confiderabijiffima del cofttineu- te 9 giufta le prime carte . Dato fondo fotto il capo Douglas fi videro ben to- fto a^anzare fino a noi de' canot cari- chi d' IiQxJi^ili- della riviera: ci vendero- no due o tre pelli di lontre, riceven- do in. cambio alcuni pezzi di ferro greg- gio y a ragione di un# libbra per ogni pelle ; parvero fodisfattiflimi di noi 9 e ci offerfero in regalia quanto potevano avere ne' loro battelli. II rifiuto che fe- cero queft' Indi^ni, del tabaqco che loro prefentamma , ci provo che non ave- vano alcun rapporta co' Ruffi \\ ed il piacerq che prendevano nel pronunziare fpeifo la parola Inglefi * In$efi +. d fece fupporre che il Nootka non era jl pri- tiyo vafcello del ndftro paefe , che avef- fero veduto * Si e faputo dopo, che il Re Giorgio , e la Regina Cadotta parti- ti da Londra erano ftati in quelle parti prima di noi. 1 canot ci abbandonaro- no dopo alcuni itiamenti per rimontar la riviera , affine di cercare un maggior nu- D I M E A R E S. 17 numero di pelli 5 ed il gi^pio feguente fi viddero due gran battelli * che la di- fcendevano, con circa diciotto uomini per ciafchedurjo , i quali riconofcemmo per Ruffi che ayeyano montata la riviera di Cook per andare a trafficare: ogni battello aveva un pezzo da campa- gnaj e delle piccole armi per gli uomini ghq portava . Queftj Rufli avevaqo ab- fcandona-te le loro abitazioqi d' effate, che § r ifola la piu baffa fulla riviera di Cook, q fi portavano a' quartieri d5 inverno nelf ifola di Kodiak, Giunti al zo fettembre 9 il tempo er$ eftremamente burrafcofo ; in confeguen- #a ci rifolvemmo di abbpndonar la riviera, ove eravamo ftati ritenuti da varj yenticelli irregolari 9 ed avanzare fino all' imboccatura o canale del Principe Gu« glielmo , e fe foffe ftato pofiibile , di paffarvi V inverno. Al noftro arriyo nella cala chiufli feW imboccatura, del Principe. GuglielmQ 9 cosi nominata dal capitan Cook , fi fece un tempo violen- tifiimo, e per tre giorni che vi ripo- fammo noq comparye alcun nativo . Si rilevo che i felvaggi eranfi ritirati dalla cofta, -28 Viaggi cofta 9 ovvero andati verfo il mezzogiorno per ifvernarvi . Nelle noftre efcurfioni fulla riva fi viddero delle le- gna , che erano ftate di frefco*tronca~ te , e col mezzo di uno ftrumento ta- gliente : trovammo pure un pezzo di bambou -* lopche ci reco la piu viva gioja , non dubitando che non foflimo itati preceduti recentemente in quel fe- no da qualche altro vafcello ; e fieco- me era il luogo della riunione conve- nuta coll' equipaggio della Lontra Marina , concludemmo naturalmente che foiTe paffato , e di la aveffe fatto vela per la China . La noftra fituazione prefentava della fpaventofe difficolta: la cofta , fecoado tutta T apparenza j non era punto abita- ta ; e fe vi aveffimo paffato 1' inverno non potevamo prevedere in qual guifa procurarci de' rinfrefchi . o il vantag- di qualche traffico : aa un altra parte continuava il cattivo tempo ; i venti non ceffavano di effere accompa- gnati dalla neve e dalla pioggia : 1' efci- re dalla prefente posizione non ci ren- deva sicuri di trovarae un' altra, e che non - • B I non fbflimo ifole Sandwich M E A R E s . zo forzati di guadagngre ]e ove , fecondo tutta Ja probability , farebbe terminato il noftro viaggio ? giacche i marinari principiava- no a diventar malcontent! . Tn quefta trifta perpleffita ci determmammo a pre- ferire i rigori d' un in verna , da* paf, farsi nel Canale inofpite del Principe. Guglielmo , a tutte le riforfe , che potevano offrire le ifole Sandlvick. Petffa- va che farebbe ftato eftreraamente diffici- Ie , e forfe impoffifeile , di perfuaderc all' equipaggio il ritorno da quelle ulti- roe ifole alia cofta d'America . Tali, erano lev difficolta che dovevamo fupe^ rare; ma 1'oggetto del viaggio, e Vin- tereffe de' proprietarj esigevano indifpen- fabilrnente che fopportaflimo le fatiche dalle quali venivamo minacci'ati , e Ie difgrazie che dovevamo provare;' ond~ •prendemmo il partito di fdffdr fane e di raflegnarci alle altre. Riflettendo 'm poco fulle facolta ben limitate d' un ufi- ziale di marina che traffica, e fulla rri- fta infubordinazione che regna nel va- fcello che comanda, verra creduto fen- za molta pena, che per reftare in quel Tom.I. C iuo. jo V i a g a i luogo , non bifognava eiTere indifferente fugi' interefli di chi aveva coacepito il progetto ; e fatte le fpefe di quefta fpe- dizione commerciale. II quarto giorno i nativi yqnnero a trovarci fopra diversi canot , e si por- tarono nella maniera la piu dcicq ed amichevole: pronunziarono davanti a noi mold nomi inglesi 9 che credemmo poster effere delle perfone , che compon^ vano 1' equipaggio della Lontra Marina p Ci fecero altresi intendere che era parr tito da quel luogo pochi giorni prima un vafcello a due aiberi \\ e che porta-. va feco una quantita di pelli , lo che ci fpiegarono , additando il numero de* capelli delle loro tefte I ci differo pari- mente che fe ci' foffimo trattenuti % avrebbero ucgife per noi moltfffime. Ioih tre durante | inverno . Si ebbe la foddisfazione di fapere | che f Ingrejjb era abitato^; non. ci man- cava altro che un buon porto per paf- farvi la rigida ftagione • II giorno fe- guente ie fcialuppe ne j trovarono uno comodifiimo a circa quindici miglia eft- nord-eft dal pofto , ove ci eravamo fer- mati 1 VI MeAres. $i mati. In confeguenza il di 7 ottobre si conduffe il vafcello al luogo indicato : fu allora difarmato , e si principio ful- la riva la coftruzione di una capanna di tronchi d' aiberi , nella quale i falegna* mi poteffero lavorare , e che , ftante il grado . in cui si trovava allora il vafcello , ferviffe altresi a confervare il legname per le armature , I felyaggi ci onprarono in feguito ognl giorno delle loro visite j ma non iafcia- vano m^i di fpiegare la natural deftrez- za , veramente ftraprdinaria g nel meftie- ro di ladri: effi impiegavano una lefcez- za di mano forprendente nel procurarsi de' materi^li di ferro d* ogni forta . e in una guifa 9 che appena I credibile | Aveyamo offervato piu di una volta , quando#capo 4' un ehiodo, o nel vafcello | o nelle fcialuppe , si ftaccava alquan- to dal legno * ch' efli vi mettevano i den- ti per iftrapparlo . Certamente fe io qui defcriveffi le varie perdite che facem- mo, e la maniera , che tenevano que* nativi per rubarci, piu d' un lettore po* trebbe fofpettare chq vantaffi a fpefe della G 2 ve- 32 Viaggi verita i loro talenti neii' arte di giocar di mano . (i) Eravamo giunti alia meta d' ottobre , e non avevamo ancora fatta che una pic* cola provvisione di pelli: i nativi si riu- nivano in maggior numero , e comin* ciavano ad inquietarci a fegno che era-* vamo molto imbarazzati non fapendo come regolarci riguardo a loro . La po«. litica e f. umanita volevano che evitaffi- mo , fe foffe poffibile , qualunque vio* lento correttivo 5 ma accadeva fpeffo che mentre le noftre genti occupate fulla ri- va a tagliar legna ed a coftruire la ca-* panne e-rano obbligate portar-si- nel va* feel- fl) Riguardo all' arte di rubare 5 tanto connatw* rale djelyaggi, fi pojjono vedere tutti I viaggiaton ri y e particplar.nsnte Cook nel jiw ter\\o viaggio , JS oggetto principale delle rubevie de' naliyi e perb il ferro . Quefto metallo , ignoto a' medefimi per mancania d ante 5 forma, il piu grande oggetto de* loro dejideri , Per un ful pe-^o a[i ferro ancorche greggio , delle tribh intere di felyaggi fi fono fra loro maJJ'acrate . Sembrera ftrano \\ ma la ma- raviglia cejftrh , quando fi confideri che il ferto -I un metallo , che ferye pet procurarci col lavoro Is piii grandi comodita della vita , Di Mear.ss: S3 feelld , allora i nativi le feguivano fur- tivamente 9 e rubavano quanto potevano , attrezzi, materiali, o qualunque altra cofa . II vafcello era situato vicino a' la- voranti, ond' e che non si permife mai che prendeffero le armi da fuoco 9 fe non erano accompagnati da un pru- dente ufiziale , ful timore che non ne faceffero un ufo troppo pericolofo; aven- do di gia veduto che un fol colpo di fucile tirato dal vafcello non mancava mai di porre in fuga i nativi. 11 di 25 ottobre si offervo una considerable partita d' Indiani , che si avanza- vano in un piccol feno j e siccome ci parvero effere in maggior numero di quan- ti fe n' erano fin' allora veduti , gridammo alle noftre genti di tornare a bordo: effe* tardarono un poco 5 ed in quefto tempo gY Indiani paffarono dalla parte del vafcello , e sbarcarono fubito al pofto ove si lavorava . Nello fteffo momenta un* altra partita efci da' bofchi per raggiun- gerli: vedendo che gY Indiani si avanza- vano co' loro panot verfo da riva , non oftante tutti i fegni che facevamo per im- pedirli. diedi ordine di puntare verfo loro C j due 34 ^Viaggi due cannoni: quefti produffero V effetto , che mi afpettava : m Indiani fi erano immediatamente dati a prendere i ferri de5 noftri lavor&nti ; ma quando fi av- viddero delle difpofizioni, che facevanfi dalla noftra parte > fi pofero fubito a gridare nella loro folita guifa laule lau- le , cioe amid $ amici 3 ftendendo le brao cia in fegno di amicteia* Quando tutti i noftri furono arrivati a bordo , credetti che 1' occafione foffe favorevole per difperdere i felvaggi , che fi erano riuniti in si gran numero, e far conofcere a' medefitni il potere delle noftre armi da fuoco I In confe- guertza fi fcarico un pezzo da dodici , a mitraglia , i di cui effetti fi fpiegaro- no full' acqua in una mafiiera tale che cagiono negF Indian?! un eftremo ftupo- re : quindi fi fpaventarono talmen^ , che la meta di efli rovefcio i canot : allora fu fatta dalla riva un' altra^fcarica di un pezzo da campagna da tre lib- bre di palla ; e ficcome la viddero ftri- fciare nella fuperficie delf acqua a una di- ftanza confiderabile 9 cosi rimafero con- vinti che era in noftro potere di lanciare quelf DI M E ARES. 35 quell' arma dmicida verfo qualunque pun- to, ed a qualsivoglia direzione aveffimo Ydiuio * Mentre parlavano fra loro in preda al piii crudele fpavento 9 facemmo loro comprendere che non aveVamo in- tenzione di far ad efli il minimo male , purche si foffero portati con noi in una inankra amichevole e fraterna j che de- sideravamo trafficare e dare in cambio delk ioro pelli i diversi oggetti , avevamo percio recati. E fponemmo. al* lora agli occhi de' nativi quefti generi j fubito tutti quelli 9 che erano veftiti di pelli > fe ne fpogliarono alzando de' gri- di di gioja ; ed in tai guifa col mezzo di una piccola quantita di chiodi con lunga punta $ avemmo teffanta belle pelli di lontra . Per conciliarci maggioremente il loro affetto , offerimmo a' principal! de' nativi de' grani di vetro di diversi colori 5 ed eili ci promifero di portar- ci quante pelli avrebbero potute tro- vare . Non vi e dubbio, che tuttoci6 non fof- fe ftato uh premeditato tentativo. Quefti popoli non fi fanno mai la guerra V un confro 1 altro in battelli cosi grandi : C 4 efli ■:4V jc? Viaggi efli non fe ne fervono che per trafportar* i loro veccbi, le loro mogli , e figli all* avvicinarfi dd nemico ., e li chiamano battel I i delle donne : fe ne erano dunque fervid in delta circoftanza, affine di potere sbarcare un maggior numero tutto infieme,ed effere in iftato di tagliare la ritirata a' noftri lavoranti • Ma benche quefto progetto foffe fventato , non era una ragione da credere che refifterebbe- ro alia tentazione di rubarci qualche ar- ticolo, ove entraiTe del ferro 9 quando ne aveffero I* occafione ; tanto e per effi allettativo tuttocio che prende la forma di quefto favorito metallo . Tale era la fituazione de' noftri affa- ri ; ond'e che rinunziammo a qualun- que lavoro fulla riva ; fi principio in- vece a coprire il vafcello di tronchi d* abete , ed a chiuderlo da' lati 9 lo che fi pote fare per piii della meta dalla parte di poppa : ma la neve cadde in si gran copia fulla riva 9 che non ci fu pofFibile di terminare un tai lavoro : quefto contrattempo fu molto funefto 7 perche ci toglieva il paffeggio fulla riva 7 ed i mezzi di formare pe* bifogni una di Meares. $f una vantaggiofa fortificazione | non oftan- te ci eravamo chiufi all'intorno con delle tavole all'altezsa di piu di io piedi dal bordo della nave : e veriffimo che il ghiaccio porgeva a* felvaggi un mezzo facile d' avvicinarfi ; ma qualunque po- teffero effere Ie difpofizioni di tali vi- dni, V effetto dell' artiglieria avea pro- dotto in effi un si grande fpavento, che erano forzati ad agire con noi in una maniera amidievoliffima . Nel di j i ottobre , il termometrp fcefe a' 32 gradi 9 e le mattine , e le ferate fu* rond rigidiffime . Fino a quel momenta avevamo prefi mold fermoni 5 ma allora fi offervo che quefd abbandonava- no le piccole riviere« Feci dunque get- tare la fcorticaria in due pofti del lago fra le vicine montagne , e fe ne prefe- ro tanti , quanti ne potemmo falare pe* bifogni dell' inverno . Vi fi fpedivano tutte le mattine due uomini pel giorna- liero confumo 9 e dopo due ore torna- vano colla preda . La maniera di pren- derli fembrera ridicola : ecco come fi faceva . Si feguitava il corfo delP acqua del lago fino al pofto , ove fi getta nel imfe ma- Viaggi mare , e la fi colpiva ii pefce ful capd con de' baftoni « a mifura che montava o fcendeva ; e ficcome ii canale non aveva piii d' un piede di profondita ^ cosi una tale occupazione divertiva i ma- rinarij nel tempo fteffo che ci pofgeva delle fufficienti provvifiom per la tavo- la *.Ma quefti giorni d'abbdndanzagiun- fero al terntine : i -germani ^ e le oche jj che fino allora erano ftate pet* noi di un utile riforfa, cominciarono a fiunir- fi in truppe > ed a paflare verfo il mezzogiorno : i nativi del paefe ci avevano pure portato di tanto in tantd delle pe- core di montagna > foli animali terre- ftri che fi foffero veduti fra lord . Tutto pero Cangio per noi 9 ne potemmo avere i predetti foccorsi durante I in- verno . A' 5 novembre non si viddero piu uccelli 9 e non ci fu poflibile di anda re ne' bofchi > effendo la terra coper- ta di neve afciutta alf altera di cinque piedi: il pefce abbanddnava i feni b e le piccole riviere j ed il ghiaccio prin- cipiava a formarsi intorno a noi . Le fpaventofe montagne,che i noftri fguar- di kicontravano da tutte le parti , era* diMeares. 39 erano bianche di neve a fior d' acqua, ed i felvaggi non avevano altri mezzi di fuffiftenza che la carne e Polio di ba- lena preparati per le loro provvisioni d* inverno . Dopo pero i z novembre il ghiaccio si fece abbaftanza forte dal vafcello fino alia riva per foftenere qualunque pefo , talch& ta noftra gente si divertiva a corrervi co' pattini > e con altri paffatempi, che davano coif efer- cizio i mezzi di corifervare ancora, la falute : quefti piacefi durarono fineh6 cadde la neve nella fuddetta immetv* fa copia , tamo ful ghiaccio * che fulla riva . Per tutto il corfo di novembre, e di dicembre godemmo di -una eccellente falute : i nativi continuarono ancora a trattaroi nella maniera la piu amiche- vole , fe si eccettui pero la loro in- correggibile inclinazione al rubare ; vi- zio che non lafciaVano di foddisfare , quando ne avevano P occasione > e da cui la noftra piu vigilante attenzione non ferviva per garantirci . Nel mefe di novembre il termometro era fcefo da' 26 m 28 gradi ; e nel dicembre a' gradi, i^Si. i 40 V 1 A i g i . di 20 j ove refto la maggior parte del mefe. Non avevamd allora a mezzogiorno; che una luce debole ed ofcura, non effendo il fole a piu di fei gradi, e tro* vandosi nafcofto a' noftri occhi dalle montagne alte a zz gr. al m. dal po* fto \\ ove ci eravamo ftabiliti > Mentre eravamo cosi triftamente privi della luce del giorno , e del calor vivificante de* raggi del fole, non ci si prefentava al*v cun motivo di confoiazione per indent nizzarci un poco della fcena d' orrore > che ne circonda\\ra . Nel tempo fteffo che le fpaventofe montagne toglievano quasi la vifta del cielo , e fpandevano fopra noi le ombre della notte in mezzo alio fteffo giorno 9 la neve copriva la fuperficie della terra ad una .tale al* tezza , che non vi si poteva penetrare } dimodoche non ci era permeffo di fpe- rare durante P inverno airri piaeeri, al* tri divertimenti , altri mezzi di confoiazione , fuorche nel noftro vafcello 9 ed in noi ftefli. Quefto pero non era che il principio delie noftre pene . II nuovo anno fece aumentare il fred- do, V I M E A R E S. 41 do , e cadde la neve a fiocchi gratt- diffimi , ed in quantita enjrme fino alia meta di gennajo : i noftri ponti fu- rono allora incapaci di resiftere ai ghiac- ci ecceffivi di ogni notte ; la parte piu baffa de' medesimi rimafe coperta da un ghiaccio bianco della groffezza di un pollice , simile alia neve, non oftante P at- tenzione , che si era avuta di accendere ogni ventiquattr* ore tre fuochi, i quali producevano che i ponti venifTero a gal- la: per qualche tempo tenernmo quefti fuochi notte e giorno -* ma il fumo , che efciva da una braciera c' incomo- do a fegno che mold caddero malati per quefta fola cagione . Poco dopo la detta nevosita , dodici de1 noftri furono yiolentemente attaqcati dallo fcorbuto 9 e verfo la fin del mefe ne morirono quat- tro : molti altri fino al numero di ventitre dovettero porsi in.lettp j e fra quefti il chirurgo , che ftette mdlto male . II pri- mo ufiziale fentendosi leggermerue^attac- eato al petto, sintoma che pel confueto e di un funefto prognoftico , ebbe la f<6rt§ di liberarfene , mafticando conti- jjuamente delle foglie di pino tenero , ed x mr* iff** if*&£&:* ^-ir-MLr-inliift. * 4% Viaggi ed inghiottendone il fugo : ma quefta medidna aveva un gufio si fpiacevole , che pochi de' noftri malati potettero af- fuefarsi a prenderla | Verfo la fine di febbrajo il male au* memo, e non qontavamo meno di tren- ta perfone nelP equipaggio ridotte a fe- gno di non aver forza di efcire da! loro hamac (i) } e quattro morirono nel decorfo del mefe : ii aggiunga che a queft' epoca Ie noftre provvifioni erano Sal- (i) L* hamac e un letto fofpefo , di\\gui fanno ufo i CaTaibi, e molte altre na^ionl felvagge dell* America equinoziale . La forma, degli hamac e ge- neralmente la fteffa : quejli diverfificano folo nella materia * nel lay oro 9e negli ornamenti : fono com- pofti di un gran pe%%o di tela forte « che pub con- tenere una e due perfone : vi Jono all' intorno de* fermagliy ne* quali paffano le corde , che fervono a tener fofpefo I' hamac nell' eftremita . I felvaggi gli attaccano a' rami di due aiberi ; gli abitami delle ifole pih culte H tengono a' palchi delle ftani \\e . Servpno ancora come portaniina * infil\\ad in una lunga afta che vien portata da due fchiayi . Quanto agli hamac de marinari ju* yafcelli fonfat- ti di grojfa tela , come i piani de*. Ictti chiamati a campo . ■IPIftSitt!* «• *L PPP..' di Meares. 43 falmente efaufte 9 che fe de' piii violen* %\\ fintomi ^veffero aggravate il noftro male , ci farebbero mancati i nejeffarj aljmenti per operare la guarigione , La difperazione , che guadagnava P animo delP equipaggio , rendeva ancora piii af- flittiva quefta trifta (ituazione 5 e tale era lo fcoraggiamento generate , che cia- fchedunq riguardava il piii leggiero fe- gno del m^le come il prefagio di um% certa morte * Nei mefi di gennajo e febbrajo il ter- mometro fu quafi fempre a' 15 gradi ^ benche fcendeffe qualche volta a' 14', Non oftante queftq freddo ecceffivo fummo vifitati , gome al folito , da* felvaggi , che non ayeano altre yefti che i loro cappuccioni fatti di pelli di lontre 9 e di vitelli marini 9 ma nella maggior parte di queft' ultimi animali col pelo al di fuori; per quanto pero teneffero coper- to il capo , le gambe erano nude 9 e non pareva che proyaffero incomodo . Avemmo in tali occafioni luogo di credere, che foffero in iftato di careftia egua- le a noi; poiche avendo moifi barili d' olio di baiena 9 raccolti antecedentemente per 44 Viaggi per noftro fervizio , non mancavano mai ^ quando venivano a bordo ,fotto il pre- tefto che il tempo era contrariffimo per la pefca della balena , di pregare che fe ne regalaffe loro qualche goco , lo che facevamo hm volentieri, dando coa cio ad efli grandiffimo piacere . Ci fa- cevano altresi comprendere che fe pro- vavamo i funefti efferti delle dette malat- tie 9 quefte non d' altronde provenivano , fe non dal non fare ufo , come effi 9 di quefto nutrimento akrettanto piacevole 9 me falutare. Si rimafe altresi forprefi di trovarli confapevoli della morte de' noftri 9 e del luogo ove fi erano fotterrati : efli avea- no foprattutto offervato dalla riva fra le crepature del ghiaccio 9 il pofto , ove a gcan fatica fi era potuta fcavare una profonda foifa pel noftr uomo molto btn. affetto e ftimato da' nativi per la fua abilita in fuonare il flauto . Immaginam- mo che aveffero offervate quefte trifte cerimonie a folo difegno di fare un ban- chetto 9 fupponendo che foffero della razza de' cannibali ; ma fi feppe poi che aveano fatta quella fcoperta in oc- cafio- DI M E A R E S. 4f cafione di ftar continuamente in «uar- dia j per impedire alle altre tribii de' nativi di portarfi a trafficare con noi, fen- za partecipare in comune del profitto che facevano . Siccome ci rendevano delle vifite gior- naliere,cosi pensammo ful primo che il tuogo della foro abitazione non reftaffe molto lontano, benche non fi foffe mai potuto fcoprire;ma avemmo pofcia no- tizia,che erano un popolo vagabondo . fenza ftabile dimora, che dormiva dove poteva, e quando gli veniva la voglia- che efli non facevano alcuna diftinzlone fra la notte ed il giorno , fcorrendo tanto in un tempo che nelP altro : non accendevano mai fuoco la notte per timore di effer forprefi da qualche tribii , colla quale pareva che foffero in uno ftato di continue oftilita, ma che non potevano portarfi ad attacarla fenza traverfare il ghiaccio j e cid S percfffe non era noto a que' popoli P ufo de' calzamenti per la neve , on- de riufciva loro impoffibife di traverfare i bofchi. II mefe di marzo non reed alcun fol- Toim-L D lis«, >^&k^L m^mmmk 46 Viaggi lievo alle npftre difgrazie : fece freddo come ne' mefi avami , e ful principio, cadde una gran quantita di neve che a,u- niento il numero d$' malati 9 e la vio- lenza del male in quelli , che eraao at* taccati . Nel decorfo del m^k dovemmpt adempire un trifto ufficio , rendendo a| meglio che potemmp , gli ultirru onori a.' cadaveri del chirurgo, e del piloto . Si- mili mali erano b$n crudeli a foppor* tarfi ; e ia perdita del primo 9 in un momenta foprattutto , in cui le cognizio- ni in medicina ci erano tanto neceffarie 5 fara comprendere f§nza dubbio effere fta* 1 ta quefta il colmo delle nqtftre afflizioni | Jl primo ufficiale fentendpft attaccatq di nuovo , ricorfe agli ftefll mezzi 9 cosi bene antecedeatemente riufqiti; P efercizio ed Ufa go di pino: fece una decozione di queft' ultimo rimedio , eftremamente dis- guftevole , e difficiiiffimo a tenei-ff fullo ftomaco, non oft-ante che foffe ftempe* ; rato ; ne prefe in diverfe volte 9 come un emetico , prima che. produceffe in- fenfiMmente? il fuo effettoI e forfe quefto ritardo lo ajuto ripurgando lo ftqma- co . e preparando il fucceffo di queftij me- Pi Meares * medicina antilcorfa-lica . II fec'ondo ul ficiale j e uno o due tra' marinari , avendo ofiervata la ftefia regola ne provarono un fimile follievo , e fi hbe- rarono da uno ftato quafi difperato Lno de' fintomi di quefto funefto male e di non poter fare; alcun moto, e ca- dere in una torpidezza univerfale, quando il moto farebbe il rimedio piii fajA bre di tutti. Per la morte lei noftro chirurgo ci vedemmo privi^li tutti i focc&I della medicinaj tutte le''|ijenzioni, che i ma- lati potevano afpett§si dallo zeio il piu tenero ed il piii vigilante , | riceveano da me , dal primo i^ciale, e da un ma- nnaro,che erano i foli in grado di render fervizio . Ma nqnoftante offervavamo con un vivo dolore diqjftiuire o°ni giorno il noftro eqafpaggio per ie ftrafi di quefta terribile malattia : piii d' una vol- ta fm chiamato per ajutare al trifto uf- ficio di trafportare i cadaveri a tr^erfo il ghiaccio fino ad una fo/Ta profonda che avevamo fcavata colle noftre mani fulla riva per loro fepoltura : il traino D 2 che ua* 48 Via 'mo 1 che ci era fervito per andare a prender le legna, ferviva altresi di carro fune- bre ; ed una buca nel ghiaccio era la loro tomba . Ma quefte cerimonie 4 per quanto groffolane fi foffdro , venivano accompagnate da quel dolore vero e fin- cero 9 che di rado fi trova col pori^l pofo apparato , che conduce 1* orgo- glio umano a fuperbi maufolei * II folo contento , q per parlar piii giufto . il folo addolcimento a tanti mali era quando potevamo abhandoiiare il vafcello, e gir ben lontano da non fentire le grida dolorofe degli sfortunati pazienti, e cosi trovare qualche confolazione nel folita* rio efame delia fpaventofo abbandono A in cui eravamo immerfi . Tutti i pre- fervativi medicinali erano efauriti da lua- go tempo j non ci reftava per foftenere i malati e fortificarli , che del bifcotto I del rifo . ed una piccola quanfita di farina j ma non avevamo zucchero , ne vino : non mancavaao di carni fala-l te * ma quando ancora quefti cibi fof- fero ftati di una conveniente nutritura , la ripugnanza, che la loro fola vifta fa«« ceva * D I Ej M E A RES." 49 ceVa a' nialati , farebbe fervita per impeding il falutare effetto . II pefce , e gli uccelli non erano in que' paefi uft cibo per P itlverno} una Cornacchia, i|ff gabbiano ci fembravano fquifite vi- vande; e quando (i mangiava un* aqui* Ia, era un piatto eccellente . Ne ucci- demmo una o due , nel momenta che volando intorno a noi , pareva che vo- leffero far pafto della noftra carne , in* vece di fervire a' bifogni della tavola . Ammazzammo pure , non fenza difpia* cere 9 due caproni cheavevamo, mafchio e femmina della ftefla elk : quefti erano ftati noftri compagtri per tutto il viag- gio ; ma bifogno che ferviffero a' ma- lati col brodcx della loro carne per quat- tordici giorni I Bencjae foflimo alia fine di mafzo>pure il tempo non era del tutto Cangiato 5 ed il freddo continuava rigorofamente. Prin- cipiammo nondimeno a concepire qualche fperanza vedendo il fole , da tanto tempo nafcofto al noftro fguardo, com* parire ful mezzogiorno dalla cima delle montagne .11 termometro era ftato nellk maggior parte del mefe a' 15 e 16 gra« D 3 di, 5o Viaggi di, febbene fi foffe alzato qualchei vol- ta a' ly. Ne' primi d' aprile gelo *,fortemen- te , e foffiardno de' venti violentiffimi. Alia meta del mefe fi alzarono de' nuo- •|fc venti vdel fud, che fogliono produr^. re quafi uh tempo d' eftate in quegli alti gradi di latitudine 9 come all* oppo- fto quelli del nord portano una fpecie j d' inVerno. Da un tai cangiamento nac- que 9 come fi puo fupporre | un' altera- zione feiifibile nell' aria : ma quefti venti cagiotlarond delle repenline e veemen- ti piogge , e non fi mantennero al fud ; dimodoche tornando quefti al nord 9 il freddo fu al maggior fegno fenfibi* le. Sulla fin del mefe (i fufcito una jburfafca perpetua tra quefti venti oppo- fti, e tanto piii difpiacevole , perche cagionavano un' aria denfa e nebbiofa . Finche regno il vento del fud, i t»ala- ti peggiorareno , e nel decorfo del mefe ci morirono tre Lafcars 9 e quattro eu- ropei ; ma P ufiziale ed il marinaro 9 che fi erano Gnrati col fugo di pino , fi trovarono talmente riftabiliti 9 che po- terono portarfi a godere ful ponte della bene- Di Meares. 51 ibenefica influenza de' raggi del fole. II fucceffo dd loro metodo impegno altri niarinari a ricorrere alia decozione , ed alcuni fi determinarono a contiriuarne P ufc|f. ma la maggior parte trafcurava quefto rimiedio, e volevano piuttofto morire a loro bell' agio ( cosi fi efpri- mevano ) che foffrire i fieri dolori , che un cosi difguftofo rimedio faceva prdvare . Verfo la fine del' mefe 9 al fole di mezzogiorno, il termometro fi alzava fino a' j2 gradi$ ma la notte fcendeva fdtto i ventjibtte . Negli ultimi giorni di quefto i felvaggi ci portarono delle aringhe e degli uccfelli di mare 5 io fteffo m' incaricai di diftribuire il pefce a' malati . Invano tenterei di efprimere i trafporti^i gioja , che fi viddero fu' loro yolti palidi e ^Sgurati, quando difpenfai quefto nutrimento cosi buono e cosi rin- frefcante . Non mancammo altresi d' im- pegnare i jffitivi 9 con tutti i mezzi che dipendevano da noi, per procurarci piii fpeffo che foffe poilibile la riforfa di tanto capace a fbrtifi- una vivanda carii. D Quel- 5$ V I A G G I Quelle buone genti ci confolarono f dicendo che il freddo cefferebbe quanta prima : e certo ancora che efli fempre ci aveano dato ad intendere 9 contando il numero delle lune , che P eftate farebbe cominciata alia mera del mefe di maggio. II fole formava di gia un gran cerchib fuIP alto difie montagne , ed a mezzogiorno il calore era ecceflivo : il pefce fteffo tornava in grandifltiaa quan- tita : finalmente fentimmo rinafcere la fperanza che chif foffe fopravivuto , po- teva contare di efcire da quel fog- giorno di defolazione , e ritornare nel noftro paefe > Un tai cangiamento di fi- tuazione rianimo in guifa gli fpiriti de' malati 9 che molti acconfentirono di effer portati ful caffero per godervi del calore del fole ; ma fvenivano appena che fi trovavano all' aria . La cofa piii fingolare fi era 9 che alcuni di quefti infelici confervavano un coraggio for- prendente finche ftavano in letto ; potevano dir tutto , far e fare tutto $ in una parola fembravano guariti interamente $ sna appena facevano un movimento * appena D I M E A R E S. 53 pena fi agitavano i letti 9 reftavano fo- praffatti da indicibili dolori d'agonia* e da fvenimenti tali, che ogni momenta fembrava effer P ultimo ; ed in tale ftato rimanevano per una mezz' ora fenza poter riprendere la cognizione . All' epoca del 6 maggio fi fece un cangiamento forprendente in tutti i noftri affari . I marinari 9 la di cui falute non era difperata 9 guarirono miracolofamen- te per P effetto della decozione , che bevettero . Avemmo pure tanto pefce , quanto poteva fervirci per alimento, come ancora ancora una non piccola quantita di uccelli di mare di diverfe fpecie , il tutto per mezzo de' nativi , che ci re- cava#) ogni giorno delle frefche prov- vifioni, Finalmente fi videro paffare fo- pra di noi de' branchi di oche e di germani; febbene alcuno non foffe giun- to a noftra portata. II 17 una compagnia di nativi-^jliP paefe , colla quale fi trovava il Re dell* Imboccatura 9 nominato Shenoway , ven- ne a bordo in gran pompa per felici^ tarci ful ritorno dell' eftate : efli ci det- tero.notizia che aveano veduti due va- feel- irm*r~ guidato dagl* M Ba Via ui fcelli. in mare : benche quefta nuova ve« niffe fucceilivamente confermata da fi- mili avvifi di altri nativi P non credehi- ffio per allora doverle dar fede ; ma il 19 tutti i noftri dubbj furono tolti cq§Jl' arrivo di due caridt § che conducevand una fciaiuppa > nella quale era il capitan Dixori del vafcello la Regin^Cdr" lotta partito da Londra 5 vafcello 9 che avea dato fondd col Re Giorgio 9 capi- tand Portlock , alle ifole Montagu , per venire in noftra ricerca indizj degP Indiani. Se fi efamihano tutte le circoftanze delia noftra pdfizione ad una taP epo- ca , queftd iricontro parra effere P av- ^fiimento il piii ftraordinario . Rifletten- do alia fpaveritofa fitua^ione, nella quale fi trovavano ii, Nootka 9 e le genti dell' equipaggid , alle ftragi della rnalat- tia che le confumava , alia loro ptfdfori- da affliziorie 9 a quefto deplorabile fta- to si crudelmeate prokingato , al tiitid- re funefto 9 nia troppo fondato 9 che la debolezza delle perfone , e il disfaei- mento del vafcello non ci perme£tevano di PI M E A R E S . 5^ di abbandonare quel foggiorno di defo- lazione , quand' anche ii tempo fi ad- dolciffe 9 e la ftagione diveniffe piii fa- vorevole ; penfartdd > dico , a tutti que« fti oggetti d' afllizione , che formavano ii trifto compleffd de' noftri mali 9 niuno fera forprefo ch£ fi accoglieffe il ca- pitano Dixon con de'trafporti di gioja, e che fi bagriaffe colle fcoftre lagrime > come un angelo tutelare . Io riori di- fcordero pure , che ricevemmo qualun- que forta di fervigi e di foccorfi dal capi- tano P&rilock $ di cui egli era P inviatd. E qui avrei dovrfta terminare quefta parte della mia ftarrativa ; ma ficcome I' ultimo de' due fignori ha giudicato a propdfitd di rapprefentarfi nel raccdnfo del fed viaggio come poffeflofe di tutte le virtu di un Samaritano 9 e di averle efercitate a rtoio riguardo 9 cosi ho credu- to che conveniva efporre la ftoria della fua condotta 9 con tutti i neceffarj document giuftificativi , perche il pubbli- co poteffe conofcere la verita J e tro- varfi in grado di apprezzare Peftenfione delle obbligazioni, che ho alia giuftizia, alia x 5<5 V I A 6 G t alia gederofita ,.ed all' umanita del Ca* pitano P or dock . (i; A' 12. maggio il fole fu ardentiffimo ful mezzogiorno ; e ficcome regnava il vento del nord 9 cosi P aria era dolce e piacevole i durante il giorno , ed alP ora-» bra, il termometro rimaneva a'40* gradi $ ma la notte fcendeva fino al gelo^ ed un leggiero ghiaccio fi fpandeva fu tut* toci6 che fi era fciolto nel giorno * La gran maffa di ghiaccio che ci cir* condava 9 principio pure a ftaccarft dalla riva, ove era fpezzata dalla marea, che alzavafi a ben 18. piedi , ed in feguito ricadeva , nell'atto che una rapida corren* te di ghiaccio fciolto ne fpingevai pez- zi rimafii nel mare . II vafcello comin^ do (i) M Autore parlando del capitano Portlock fa una lunga nota relativa alia condotta tenutadal me de fino verfo di lui . Sicceme £ un affare mera- mente perjohale . percib fi e creduto di noh dovere interrompere la ftotia del viaggio , e riferbarci di portare in ultimo , o per intero , o per ejtratto quefta lunga nota . Avvertiamo perb , che qualo- ra fi dara per eftratto , non fi tralafcera ver una co fa che poffa interejfare la curio fit a de leggitori 0 JPlMEAjlES. 57 cio allora ad agitarfi fulle ancore 9 ftan- teche il ghiaccio erafi tutto fciolto all' intorno , I noftri malati fi riftabilivano a colpo d' occhio ; ma due pero non provarono gli effetti benefki del ritomo del fole; e non oftante tutte le cure che fi ufarono , dovettero aumentare il nume- xo di quelli, a quali un deftino cru- dele aveva fegnata P oradelP ultimo fon- no fu quelle fpaventofe rive. La fuper- ficie della terra §ra fempre coperta di neve;, la cinia de'pini offrivale fole pro- duzioni vegetabili , che fi potevano ave- re : fu quefta una nuda riforfa 3 che i rigori dell' inverno aveano degnato di ri*- fparmiare in noftro favore, e che itiiven* ne un rirjiedio efficaciflimo per chi ne continuo efattamente P ufo ♦ II 17. maggio fegui unb fcioglimento generate de'ghiacci in tutta 1* eftenfione del feno ; . e quando finalmente ci tro- vammo in pieno mare 9 la fperanza di abbandonare un paefe , che era ftato per noi un teatro d' afflizione e d' orro- re y reed ne' noftri abbattuti cuori" una coufolazione difficile ad efprimerfi, II numero de* nativi che fi erano ve- du- /sy jr-^yawg-.-m^ 58 V I A G G % * duti non oltrepaffava quello di cinque , o fecento . Quefta e una razza d'uomini vigorofi , membruti , e d' una gran- clezza maggjore in generate della comu- ne fra gli Eurppei . Non hanno cit- ta 9 ne villaggi , ne foggiorno ftabile : errano di continuo in tutte le parti dell' Itnboccatura 9 fecondo il proprio ca- priccio o i loro bifogni , riguardanda , tutto quel territorio , come foggetto al loro dominio 9 e non yi lafciano pene- trare una diverfa tribii , allorche fono forti abbaftanza per opporfi 9IP invasio- ne , fe Q&n col farle comptare un tai privilegio per mezzo di un tributo che esigono ( Quando un' altra potente na- zione invade quel luogo , lo che acca- de ben di rado , si rifugiano fopra alcuni fcogli , ove non pofTono arrivare che col mezzo di una fcala 9 che imme- diatamente ritirano ; e taivolta vi montane co' loro ca«ot fabbricati di un le- gno fqttiliffimo e leggerifSmo . Efli hanno un re , che nominano She- hovvay : era quefti un vecchio quasi cie- co: in occasione della prima visita che ci fece nelP ante'eedente autunno 9 condune feco J) I M E A R E S , 5Q feco lui tre donne, ghe chiamavaTue fpo- |e: percio le trattammo con tutti i do- yuti riguardi , ed av^mmo premura di offrir loro tutti quegli oggetti che potevano gradire ; ma effe dimoftrarono non volersi familigrizzare in veruna guifa con noi. Quefte donne, e tre o quattro aU tre furono le fole che yedeo^tno. Desi- derammo yivamente che ci lafciaffero uno de' loro giovinetti 9 onde poter con ta| mezzo procurarci qualche cognizione della loro lingua e coftumi ; n si op- pofero fempre a tai proposizione 9 e non yi acconfentirono che a condizione di doyer noi pure lafciare uno de' qWtci . II re fteffo aveva fempre bilaneiata di venire ful noftro bordo 9 fe 9 durante il tempo della fua visita , qualcheduno de' noftri marinari non paflava nel fuo canot f Un giorno ( fu nel mefe d- ottobre 1786. ) fua maefta ci conduffe una gio- vinetta , che offri di venderci: noi dunque la comprammo : P acquifto non ci cofta che una piccola afcia 9 ed un cer- to nnniero di grani di vetro . Credemmp ful primo che quefta foffe una delle fuQ mo- 6o Viaggi jtogli.* ma jpa ci fece intendere , che era una fchiava , condotta da' nemi- ci con mold altri della fua tribii , ch* erano ftati maffacrati e iij|ngiati ; de- ftino confueto di tutti i prigionieri di guerra iMfla non venne rifparmiata che per fervir di compagnia alle principeffe reali; ma quefte fe ne annojarono ben prefto , e forfe p§r gelosia . La felvag- gia rimafe con noi circa a quattro me- si: ci diffe che apparteneva a una tribii , che abitava nel mezzogiorno ; la noftra intenzione era di cofteggiare nella feguente eftate , per cercar delle pelli , e cosi reftituirla a' fuoi; ma la situazio- ne deplorabile, in cui ci trovammo , e della quale ho fatt^gia il trifto raccon- to , non ci permife di porre in efecu- zione un simile progeny. Io non so fino a qual fegno diceffe il vero j ma ella ci dipingeva fempre i nativi delP Imboccatura 9 come i piii felvaggi dl tutti gii abitanti della cofta 7 e non cef- fava di ripeffrci, che il folo timore de* noftri cannoni era quello che impediva ad efli di maffacrarci per divenir pofcia loro cibo . In vi Me ares. 61 In tempo de' freddi ecceflivi ne' me- si di gennajo 9 e febbrajo ricevemmo la visita di alcune tribii intermediarie , che abitavano nella vicinanza della fua na- zione ; effa le impiego per portarsi ad impegnare i fuoi compatriotti 9 accio veniffero a trovarci : per incoraggirle unimmo a* fuoi inviti alcuai regaletti di gram di vetro ; e difatti fcorfo un da to numero di giorni 9 neil' epoca appun- to che dieeva che dovevano arrivare , comparvero alcuni di que' nativi in tre feparati canot 9 e ci ipcarono una plo- cola provvifione di pdili . La donna do- mando allora .con iftanza la permiffione di partire ; ma ficcome fperavamo di tirar qualche vaptaggio dalle cognfeioni che ci poteva« aare, cosi rifolvemmo di non aderire alia fua domanda : ma ella 9 mentre i noftri erano andati a far cola- zione , fi fottraffe furtivamente , guada- gno i canot, e non fi fece piii vedere. Nell* epoca die coftei ci abbandono, lo fcorbu- to non avea fatti ancora que' crudeli pro^ grefli, che poi ci cagionarono tanti dan- ni , Ella cid nonoftante ci fece capire ,che lo fteffo male defolava la fua nazione 9 e Tom.L E che 62 V l A G G I che tutte le volte che fi manifeftavano i fintomi, gli abitanti fi portavano verfo il mezzogiorno , ove ii clima era piii temperato , e dove potevano avere del pefce in abbondanza : il che facilitava molto la guarigione. NelP Imboccatura del Principe GuglieU mo , i nativi delP uno e dell' altro feffo , portano i capelli cartiflimi , ma lung% tantQtndavanti, che di dietro ; ond' e che cuoprono talmente ad efli il vifo , che ad ogni momenta fono obbM|ki a fe* pararli per poter vedere ; gli uomfM hanno quafi '-tuttipan taglio al di fotto del labbio inferiore 7 nella parte ftacca- ta 9 che fepara il ^labbro dal mento : il taglio e paralello alia ^>cca 9 dimodo- che fembra formarne una feconda . I giovinetti hanno due, tre e qualche voita quattro buchi nel pofto ove gli uomini hanno il taglio , che e forfe il fegno diftintivo della virilita . Le donne hanno de' buchi come i giovinetti 9 e vi at* taccano de' pezzetti di fembrano una fila di denti. Tanto gli uomini, che le donne hanno il fetto, o fia diviforio del na fo fo- ra- conchiglie che V I M E A R E S . 63 rata , e vi portano quafi ^utti una gran penna , o uigpezzo di fcorza d' albero g la barba non e molto comune , equefta si of- ferva folamente nelle perfone avanzate di eta , ful labbro fuperiore, oVerfo P eftre- mita del mento 9 ma quafi fempre coper- ta di ghiaccio nelP inverno . I giovinetti , per quanto credo , fe la ftrappa- no a mifura ella fpunta : %pno Ie gote larghe e forti, il vifo tondo e fchiac* ciato : gli occhi piccoli e neri 9 ed i capelli morati e lucenti: la loro fifono- mia e ferdfe e felvaggia ; hanno le orecchie piene di buchi, e vi attaccano de' pendenti di offo 9 o di conchiglie : fi fervono di una fpecie di tinta roffa , colla quale fi dipingono il nafo , ed il volto 5 ma nella morte de' loro parenti o amici vi foftituifcono il color nero ; quanto a' capelli fon quafi fei^re co- perti di piume d' uccelli : tutto il Joro abbigliamento confifte in una fpecie di mantello di pelle di lontra , che arriva fino a' ginocchi, rimanendo le gambe nude : il veftito di cui fi fervono ne' canot e fatto & inteftini di balena: it cuoprono col medefimo la tefta 9 ed ef- E 2 fen- 6a Viaggi fendo attaccato nelP .eftremita nel foro ove reftano affifi , impedifce all* acqua di penetrare nel canot , e nel tempo fteffo li falva dal freddo 9 e dall' umi- do . Una tai maniera di veftire puo ri- guardarfi come la piii comune tra' nativi I ftanteche paffano la mag^ior parte della loro vita ne' canot. (i) Quefto paefe produce ogni forta di abete 9 come nelP altra cofta d' America ; vi fi trova pure la radice del fer- pente 9 ed il ginfeng: i nativi ne porta- no fempre con loro per fervirfene come d' un rimedio ; ma a noi non fu pofli- bile d' averne . I bofchi fono folti : ricoprono quafi due terzi dell' altezza delle montagne , die terminano in maffe enormi di nudo faffo ; il pind nero vi crefce in grande abbondanza 9 ed e ottimo per fare delle eccelienti alberature I Quando giun- (i) I dettagli che da Meares fu felvajggl deW imboccatura del Principe Guglielmo | fono ter- fettamentc conformi a quelli dad JkOo ftejjo popolQ dal capitano Cook \\ ^Lfuo ter^o viaggio . V I M E A R I s; 6$ giungemmo nel mefe di fettembre all'/m- boccatura del P.incipe Guglielmo , vedem« mo degli arbofcelli di rihgs 9 ma non tro- trovammo poi altra fpecie di frutti 9 n& verun vegetabile : e vero bensi che a queft* epoca la neve copriva le terre elevate, e le baffe non erano che de' pantani 9 ftante le correnti della neve, che fcen- devano dalP alto. I foli animali che vi vedemmo furono degii orii, delle volpi , degli afini , delle pecore di montagna \\ e degli ermellini: di quefti ultimi ne uccidemmo quattro di diverfa fpecie * Vi erano nella fua ftagione molte ocfafe e diverfi altri uccelli del genere aquati- €o y ma fuori della cornacchia , e dell* aquila ^ non ne vedemmo alcuno di quelli che nafcono nelle felve * L' aiticolo del traflSco 9 di cui i nativi fanno il maggior conto , e il ferro, ed antepdngono a tutti i pezzetti di quefto metallo quelli 9 che fi avvicinano alia forma di un chiodo : efli ricercano altresi moltiflimo i grani di vetro verde ,e qualche volta eziandio i rofli,edi turchini: amano pure i noftri Jaqueties di lana 5 ed i vecchi abiti de' marinari. # V I A G ri per fiffare le lon*» gitudini. D I M E A R E S . 71 Un vento del nord comindo allora a foffiare , e ci rende il bel tempo , che contiftuo fino al momento , in cui fco- primmo P ifola d! Owhyhee. Fu forte pe* hoi che il tragitto dal continente foffe cortiflimo ; poiche tale era lo ftato del vafcello , che fe non aveflimo avu- to continuatamente un vento favorevft* le , difficilmente avremmo potuto guada* gnare le ifole Sand-vich . Ma la crudel malattia , che aveva defolato per lungo tempo il noftro equipaggio continuava le fue ftragi ; ci mori un uomo prima che foflimo arrivati in quel clima tem- perato e falubre , ove si pud dire che gli zeffiri portano la fa»ita fulle loro ali, imperocche paffati died giorni dal noftro arrivo alle ifole , non fi fenti piii parla- re fra noi di malattia . Noi vi paffammo un mefe : in quefto tempo, gP ifolani ci parvero non cono- fcere altro piacere fuorche quello che guftavano nel darci de' contraffegni d' amicizia , e nelP efercitare P ofpitaliti verfo di noi. Efli ci accolfero con tutti i trafporti di gioja , e fparfero delle la- '.CEE3?2MM 72 Viaggi lagrime alia noftra partenza . Fra i mot* ti 9 che ci efpofero il desiderio, che avevano di accompagnarci in Inghilterra ( Britannee ) il fold che volemmo rice. vere a bordo , non fenza pero eccitare una grande invidia in tutti i fuoi com- patriotti % fu Tianna 9 capo d* Atooi , e fratello ael fovrano di quell1 ifola . Io non parlero piu al prefente di queft' uomo amabile : avremo occasione in feguito dSft' opera d' ammirare in lui del* le qualita brillanti , ed un carattere de- gno, ardifco crederlo, d' intereffare il leg- gitore . II 2 fettembre abbandonammo le ifole Sandwich, avendo tutta la lusinga di credere che lafciavarno preffo que' popoli la piii vantaggiofa opinione delle noftre manie- re e del noftro ear^tt-^re 5 quanto a noi confervavamo i fentimenti di una viva riconofcenza per gli zelanti fervigi , e per li generofi fegni d' amicizia , che da loro avevamo ricevute . Dopo un viaggio feliciffimo, in cui ^vemmo fempre un vento favorevole alle noftre ve- dute di commercio , giungemmo il 20 ot- V I M E A R E S . 75 ottobre 1787 nel Typa 9 porta vicino a Macao . Appena ch'avevamo dato fondo in quel porto, quando il tempo comincio a mi- nacciare una vicina tempefta, ed il noftro vafcello danneggiato come era, si trova- va affolutamente fuor di ftato di fofte- nere quefto nuovo aflaito: in oltre fum- mo inquietiflimi vedendo due fregate francefi , le quali comparivano ancorate nella diftanzadi circa un miglio da noi. Spoflati per si lungo tempo dalle faci- che d' ogni gsnere , e divenuti quasi ftranieri in tutti gli affari poiitici , non potevamo facilmente forniar delle con- getture confolanti , foprattutto quando si rifletteva non effer cofa ordinaria il veder in que' mari de' vafcelli da guer- ra francesi j quando poi offervammo diverfe fcialuppe ripiene di truppe, che si affrettavano di fortire , ne tirammo i piii funefti prefagj a Non mettendo al- cuna confidenza in un porta neutrale , principiammo a riguardare ia fchiavitii, che ci minacciavia , come la fcena che doveva terminare le noftre prime dif- gra- &mL 74 V I A G G t grazie . Ma quelle fcialuppe, come dopo si feppe , paffarono folamente vici- no a noi per abbordare un vafcello mercantile fpagnuolo occupato nella ricerca di alcuni marinari difertori. Riconofcem- rao che i tegni francesi erano la Calypfo di 36 cannoni, ed un altro groffo ba- ftimento mercantile corredato di cannoni e comandato dal conte di Kergarieu. Ma , quafi il noftro deftino foffe ftato di effere .perfeguitati fino all' ultimo dalle di- fgrazie, non appena fummo tranquilli ful timore che avevamo di qualche dftilita per parte degli uomini , che dovemmo lottare conlr6 gli elementi nemici . La furia de' venti , che si alzarono fu &i violenta , che la fregata la Calypfo du- ro molta fatica a confervare la fua po- sizione, nonoftante che aveffe cinque ancore . II Nootka non ne aveva che wna , ond' e piii facile di concepire la situazione in cui si trovava,che di de- fcriverla . Dopo di averlo falvato da quefto pericolo , per una forte eguale alle altre , e merce i foccorsi della Prov- videnza3 fummo obbligati di condurlo a '••§y^- ter- Pi Meares. 75 terra , come P unico mezzo di conferva rlo. Potemmo effettuarlo , grazie all' attivita de* foccorsi, che ricevemmo dal conte di Kergarieu , e da' fuoi ufiziali e marinari . I fraterni fervigi , e quafi inftangabili , che ci renderono in tale occasione , hanno meritato I* omag- gio , che ho ben piacere di porger loro in tai circoftanza , febbene in termini molto inferiori a quelli 9 che dovrei per si generofa affiftenza . Efponendo pero il mio ftupore , e la mia riconofcenza per effere sfuggito col refto del mio^equipaggio da pericoli cost imminenti , e da tante difgrazie che ci opprimevano , mi trovo doloro- famente ridotto a compiangere la trifta forte del vafcello la Lontra Marina mio compagno , comandato dal capitano Tipping . Dopo che abbandono lo Stretto del Principe Guglielmo, non ne abbiamo avute piii nuove 5 e pofliamo avere tutto il fondamento concludere che quefto vafcello , e le genti delP equipaggio sieno rimafte fepolte nel mare. VIAG. 77 VIAGGI ALLA COSTA NORV-OVEST & AMERICA nel 1788 e 1789 ec. CAPITOL O PRIMO Preparativi del viaggio* — Tianna, Principe dell' ifola Atooi , ed altri nativi dell' ifole Sandwich , fon ricevuti a bordo . — Carattere di Tianna. — Com- pofi^ione delV equipaggio di ciafcheduna de' due vafcelli . — Quantitd di beftia- me imbarcato per le ifole Sandvvick. — La Felice 9 e /' Ifigenia partono. dalla China . Ssenpomi affociato nel mefe di gen- najo 1788 , con diversi mercanti In- glesi ftabiliti nelP India, feci acquifto di Tom.L F due 78 V I A G G I due vafcelli, e li equipaggiai * Effi flirono nominati la Felice , e P Ifigmia , il primo della portata di 2jo.tonnellate , ii fecondo dS fole 200 .Si ebbe cura di provvedere a tuttocio , che poteva metterli in iftato di foftenere il viaggio a cui fi defti- navano ; ed oltre all* effer veioci i erano foderati di rame- ; in una parole la loro coftruzione era abhaftanza foli- da per refiftere a quelle violent! tem- pefte , che fitemono moitiffimo nelP in- verno nel mar pacifico d§l Nord 1 Avevamo progettato di fubito abban^ donar la China al principio della fta- gione ; ma la difficolta 9 che provam- mo nel procurarci la neceffaria quan* tita di provvifioni pel viaggio , trat- tenne i vafcelli fino al 20 del fuddet- to mefe , epoca nella quale furono com* pietamente equipaggiati , e pronti a partire . Uno di effi doveva reftare piii lun- go tempo in mare che P akro : avevamo fiffato di abbandonare P America in queft' anno nel fine d' autunno , e di portarci alle ifole Sandwich per paffarvi Pin- JI M E a. & £ S: ; 79 V inverno: doveva quefto in feguito ri- tornare in America 9 e raggiugnere P ai- tro vafcello partito nel tempo fteffo dal- ia China con una fufficiente provvi- fione di munizioni e di rlnfrefchi per iftabilire de' banchi 9 e dare una maggio- re eftenfione al commercio, che aveva* mo intraprefo. L* equipaggio di ciafcuno di quefti due vafcelli era compofto d' Europei e di Chinefi : i primi formavano il mag? gior numero ; ed | fecondi si erano in quefta circoftanza imbarcati a folo oggetto , di fare una prova : efli fono ftati fempre riguardati come un popolo bravo , vivace , ed induftriofo % vivono di pefce e di rjfo, e siccome il falario che esigono non e molto consi^ derabile,vi e altresi una ragione d'eco- nomia nelP impiegarli, Avemmo luogo di effer foddisfatti de' fentimenti di quelli | che avevamo con noi durante tutto il viaggio , e fe aveflimo in feguito credu- to di dovere ftabiliie de' pofti pel trafc fico fulla cofta d'America , una colonia d'uojpini di tai natura farebbe ftatQ un acqun|o im portantifiimo . F 2 W II ^m IMH Di Ml ARES. 8l detto 9 lavoranti di diverfo genere ; il re- ftante era un piccol numero dimarinari avvezzi a fare il fervigio d€ Giunchir(i) che s' impiegano per la navigazione in tutti i mari della China . In un viaggio di si lungo corfo , in climi si differenti , dovevamo naturalfhen- te temere molti mail, ed in ifpecie i pe- ricoli dello fcorbuto, flagello crudele per gli uomini di mare: fi prefero percio tutte le precauzioni 9 che P efperienza e 1* umanita potevano fuggerire per garan- tirci da' fuoi attacchi 9 diminuirne la ma- lignita, e finalmente per arrivare ad una per- (i) Giunchi e il nome che i Chinefi danno a' loro vafcelli , fianO. da guerra o mercantili . Quelli di Cui fi fervono piii comunemente pel commercio fono leggenjfimi , e della grande^a quafi di un Flibot ( piccolo legno olandefe di fole 100 tonnellate ) . L' albero maeftro rimane un poco verfo la prua , ov e uh altro albero piii piccolo che fporge in fuori : /' ancora I di legno : a' due lad avvi una porta quadra > fotto il primo ponte , per entrare nel vafcello . Ver guidare quefto legno il Pdoto fta fulla poppa , e di la con un piccolo tamburo indica al timoniere da qual parte dee go* vernare * F 3 ya&i£- §2 V I A G G I perfetta guarigione . Avemmo ctira di fare delle abbondanti provvifioni di me- lazzo , di the , di zucchero 9 e di tutti gli articoli , che potevano contribuire ad operare quefti effetti falubri : ogni vafcello aveva acqua baftante per dh- que mefi : ne davamo una mifura al giorno per uno ; e cio a fufficienza , perche P acqua e uno de' prefervati- vi piii efficaci contro quefta malattia : portavamo altresi degli abiti grevi d' ogni forta per le perfone degli equipaggi , tantq^ Chinefi , che Europei; in una pa- tola procurammo tuttocio che produce la China , perche i due vafcelli foffero quanto piii potevamoapprovifionatij e per aflicurare nello fteffo tempo i fuccefli del viaggio, e qualunque fpecie di foc- corfo a quelli, che fi preparavano a par- teciparne i pericoli. Quefto viaggio aveva diverfi oggetti: fra gli altri ce ne eravamo propofto uno, in cui non avevamo realmente altro in- tereffe che quello di procurarci una ben dolce fodisfazione . Ci6 era il ricondur- re nella loro patria quelle j|uone genti levate d' America , e dalle ifole Sand* vvich. VI Me ares, 83 wick . Comprammo una certa quantita di beftiame e d' animali utili, che Ln- barcammo : P idea era di raetterli a terra in luoghi , ove poteffero effere una riforfa di piii per gli abitanti, o effrire i foccorfi ed i rinfrefchi neceffari a' navigator! , foffero Inglefi 9 o di qualfivo- glia altra nazione , che in feguito vifitaf- fero que' paraggi. Tra i figli della nattira, condotti noa tanto dalla curiofit-a, quanto dal loro ardito carattere ad una diftanza cosi grande dal paefe , che If $veva veduti nafcere , ve ne fu uno che trattammo con de' parti- colari riguardi. Era quefti Tianna 9 prin- cipe dell' ifola d' Atooi , capo di una fchiatta illuftre , e d' un rango diftintif- fimo . Io P aveva condotto nella China nel 1787 ; ed al prefente ci procurata il piacere di renderlo al fuo paefe , ed alia fua famiglia . Egli vi riportava uno fpirito in qualche modo , ingrandito dalle nuove fcene 9 da' diverfi profpetti che fi erano offerti a' fuoi fguardi , '**$& una perfetta cognizione di tutti gli og- getti d' utilita , di tutti gli anicoli di F 4 luf- -JLJM 84 Viaggi luffo, che dovevano renderlo il piu ric- co di tutti gli abitanti delle ifole , ove era nato . II Signor Cox9 mercante ftabilito nel la China era uno degli uomini per cui Tianna rifentiva quella viva ftima 5 che i moltiplicati fegni di benevolen- za non mancano mai di far nafcere in un cuore grata al fommo : del rima- nente io mancherei di giuftizia verfo quefto amabile Indiano , fe non lo rap* prefentaflt come un uomo , che poffe- deva tutti i fentimenti, che onorano lo fpirito il piii coltivato. II Sig. Cox non limito le fue premure a trattarlo con di- ftinzione ,, ed a preparargli una vita pia- cevole e felice , lafciandogli una gran quantita di beftiame e d' animali vi- vtnti nelP ifola d' Atooi 7 voile ancora per un impulfo della piii tenera ami- cizia abbandonarfi a tutti i fuoi gu- fti, e fodisfare tutte le fue fantafie j pofe a difpofizione di quefto Indiano una fomma di denaro per effere da lui impiegata fecondo la fua idea , e fecon- do i fuoi defideri : ma una tale inten* zio- uiMeares, 8f zione non fu efattamente efeguita \\ Gli Europei , amici di Tianna , fuppliro- no con de' favi configli a cio che gli mancava di difcernimento, e lo direffe- ro nelP impiego della fomina 9 che gli era ftata donata : in vece di fodisfare il capriccio di un momenta in oggetti, che non avrebbe forfe tardato a difprezza- re , ebbero cura di procurargli de' beni durevoli, e che poteffero contribute a' progrefli della fua nazione verfo la . ci* vilizzazione . II tempo che potevamo involare alPal- leftimento de' vafcelli 9 era da noi in gran parte confacrato a quefto amaBUe India** no . Avemmo molta premura di fargli comprendere , che doveva ben tofto im- barcarfi pel fuo paefe . Tuttocio che il nuovo mondo , in cui fi era vifto con- dotto 9 offriva di ricchezze e di mara- viglie non aveva potuto feparare i di lui affetti : P amor della patria , quel fentimento, che fembra innato nelP uomo , in tutte ie condizicni, e per tut* ti i climi, agiva potentemente fopra di lui: quelle affezidni domeftiche, che fono nel tempo fteffo i vincoli delle facie- mmm Wl ^M^Hl B6 V i A g g t cieta , e la forgente della feiiciti edftiti* ne > quella tenerezza per li parenti, che agifce con minore o maggior forza fu tutti gli efferi animati | dalle clafli w piii nobili del genere umario fino agli animali della fpecie piii vile j tutti quefti fentimenti, id dico> avevano confer- Vata la loro vivacita nel cuore di Tiam na . La memoria della fua famiglia , e della fua patria opprimeva foyente il di lui fpirito i i trifti penfieri ne' quali allora fi gettava 9 P afforbivano a fegno 9 che tuttocio che colpiva i fuoi fguar- di nulla aveva di forprendente per lui t qualche volfca lo vedevamo nello fteffo momenta forridere all' afpetto delle novita , che Id circondavano , e ver- far delle amare lagrime alia inemoria degli amati oggetti , che aveva abban- ddnati , penfando che forfe non li ri- vedrebbe piu . Cosi , quando fu certo del fuo prof- fimo ritorno a Atooi, P idea che avreb- be abbracciata di nuovo la fpofa che amava, il figlio che adorava , unita a quella dell' effetto che avrebbe prodotto il fuo arrivo colle acquiftate cognizio* ni, v i M e A r | s; Bf ni J col poffeffo delle ricchezze , e col potere fpargere delle beneficenze nel luogo della fua nafcita, gli cagiond de' trafporti di gioja , che facilmente com* prenderanno i cuori fenfibili, ma che $jk impoflibile d' efprimere . Se io entrafli qui in dettagli partico- lari della eondotta di quefto Capo , e de' fentimenti , che fi notarono in lui fino dal fuo arrivo a Canton, avrei for- fe da temere, che non fi confideraffero come una inutile digreffione , e poco degna della curiofita , che queft' opera ha per oggetto d' infpirare : fa pero d' uopo P offervare che fi fcuopriva iri lui uno fpirito capace di tuttocic) , che P educazione puo produrre preffo chi ha ricevuto dalla natura una intelligenza fuperiore ; aggiungo che era dotato di quella fenfibilita 9 che fa una legge ad ogni uomo Muminato di non mai avvi- lire col nome di Selvaggio V individuo 5 che effa caratterizza , fia qualsivoglia il colore della fua pelle , ed il paefe che abita . Quando egli vidde per la prima vol- ta i vafcelli a Wcimpoa . provo una foe- pre- ^EP yOSUmmmVS. 88 V i a g g i prefa che paffa ogni immaginazione: egli li nominava con enfasi le ifole di B/0* tannee: ma quando ne ebbe efaminato P interno 9 e che gli si fecero conofcere tutti i dettagli , cadde ben tofto nella triftezza e nelP abbattimento; chinava la tefta con un profondo silenzio , e verfa- va involontariamente qualche lagrima , come fe tuttocio che vedeva gli facef* fe femprepiii comprendere la propria inferiority X Ma lo fteffo fpirito , che P aveva portato ad abbandonare il fuo paefe per tornarvi in feguito con delle co- gnizioni proprie a fpargervi P iftruzione, e recarvi ddle artff _che poteffero ren- dere gli abitanfi piii poliri , non tarda- va ad effere rifvegliato m lui dal bifo- •gno di fodisfare la fua curiosita . Egli fece ben tofto prova di una intelligen- za poco comune > notando beniflimo 9 quando si prefentava Poccasione , la diversity fra gli uomini delle varie nazio- ni dell' Europa 9 e quelli che apparte- nevano all' Inghilterra « Soleva nomina- re queft' ultimi gli uomini di Britannee : vedeva i Chinesi con una repugnanza, che si avvicinava all' eftrema avversio- ne: d I Meases* 89 ne : la loro tefta calva , 1^ loro nari- ci larghe ed aperte , i loro tratti insi- gnificanti 9 tutto gli aveva infpirato il piii gran difprezzo per efli . Si puo credere che un tai fentimento in lui dominan- te , aumentaffe la dignita naturalmente fparfa in tutta la fua perfonaj e forfe a quefto fi deve attribuire il rifpetto, di cui i Chinefi parevano penetrati per lui tutte le volte , che fi trovava in mezzo a loro , e la fretta colla quale quella timida moltitudine gli apriva il paffo fubito che io vedevano arrivare . Tianna aveva circa trentadue anni ; era alto fei piedi e cinque pollici I le fue robufte membra annunziavano una forza d' Ercole : il fuo portamento era pieno di dignita j e ficcome era ftato gia affuefattd a ricevere nel fuo paefe gli omaggi dovuti al rango elevato che occupava , fi ammirava in lui un aria di diftinziofie , di cui fenza dubbio nulla aveva perduto , adottando le ma- niere europee : e quafi foffe fempre vif- futo in quefta parte del mondo , non foffriva alcuno incomodo da' noftri abi- ti I e non folo li fapeva bQn portare , ma iaufet T~*mr-Jmm.. eg YlAfiSI ma ooneva eziandio ogni particolare atten- zione per dimoftrarfi in tutta la perfonach una propriety di una ricerca Ja piu ftudiata . Si offervava pero di tanto in Santo qualche ritorno alle fue^mt^li abitudini : ayea taivolta la deboiezza di penfare alio ftato , in cui era nato ; e quefta njemoria , che occupava il fuo fpirito , ne ritardava neceffariamente i progreffi i non po.temniq riufcire di fargli comprendere il valore della noftra mo- neta corrente ; e quando avea bifogno di comprar qualche qofa 7 offriva inge-j jiuarnentQ in c^mbio del ferro . Quefto metallo, il piii preziofo di tutti a' fuoi occhi, gli pareva dovere effere il mezzo naturale del cambio per tutte le aitre nagioni . La premura di ricondurre Tianna nel fuo pafe eb>be molta parte nelle difpofi- zioni del viaggio che precede il noftro . II fuo progetto , e la fua inclinazione era di arrivare fino in Inghilterra . II Capitano Churchill , che coraandava il Walpole y vafcello della cdmpagnia del* le Indie oriental!, gli ayeva offerto, 3 tanti de' mari i piii lontani da3noi fpar- geffero delle fincere l&grime fopra un avvenimento , che fparfe il dolore pet; tutta P Europa : e impoffibile di farfi un' idea del numero di coloro che fra efli fi.affollavano intorno al vafcello per ottener la permiffione di andare in Bri- tannee , verfo gli amid del loro caro e ben' amato Cook : effi piangevano , e ci fupplicavano con iftanze capaci a guadagnare ful momenta i cuo-ri meno difpofti in loro favore.I capi ci colma- vano a gara di regali :• la folia impedi- va ad efli di avvicinarfi al vafcello : per lungo tempo fi fentirono gridare da tutte le parti , con terribile rimbom- bo , Britannee , Britannee j ed io ten- terei invano di dipingere il filenzio del loro dolore , quando intefero che Tianna , principe d' Atooi era il folo feel- to per aver P onore di partire con,noi. Prima della noftra partenza , Taheo Re di quell' ifola, ci fece una vifita ac^ compagnato da tutti i fuoi capi, Sicco- me quegl' iiolani credevano che i co- mandanti di ciafchedun vafcello enro- peo , che arrivava nelle loro ifole dopo Tom. I. G la l^BuG- - *- 'izL **' ■ ~ "^ i 94 Viaggi la morte del capitan Cook , foffero i figli di quefto iiiuftre viaggiatore 9 deplo ravano quel trifto ayvenimento co' fe- gni del piii vivo dolore ; ognuno fi af* frettava di proteftare la propria inno- cenza ; fi riunivano in feguito per di- pingere \\\\\\ paflione , che li avea por- tatua commettere P orribile omicidio , che /doveva effer per efli un fdggetto eterno di pentimento ; ed aggiungevano che la loro afflizione era il ,gaftigo, con cui venivano percofli dalli Dei irritati , Dopo quefte dichiarazioni 9 e moite aU tre fimili 9 rinnovarono le aflicurazioni delP amicizia 9 incaricandoci di portarle in Britannee ,e partirono. Io certamen- te non dubito che i navigatori 9 a' quali accadera in feguito di trattenerfi in quelle ifole , non vi trovino un ficuro afilo , ed un' amichevole accoglienza . Gli altri nativi delle ifole Sandwich , e d' America, che ricevemmo a bordo, erano ftati condotti nella China fu di- verfi legni, piuttofto come oggetti di curiofita , che per ricevere iftruzioni , o per fervire all'intereffe del commercio : confiftevano quefti in una donna Zl I M E A R E 5. 95 ?ia delP ifola d' Owykee nominata Ufi- net, di cattiva falute , e che peggiora- va ogni giorno j in un uomo vigorofif- fimo , in un giovine dell'ifola di Mo- wee 9 ed in un nativo dell' imboccatura; del Re Giorgio ; ma i compatriotti di queft'ultimo erano di una natura cosi fel- vaggia, che farebbe ftata una prova at folutamente inutile d* incaricarlo a ri- portar fra loro i diverfi vantaggi, qhe riferbavamo agli altri ifolani. v Imbarcammo a bordo di ogni vafcello fei vacche e tre tori, quattro vi- telli 9 una quantita di caproni, de' poll! d' india , de' conigli, diverfe pajadi pic- cioni 9 ed altre provvifioni za : non potemmp pero lora de' caftrati : comprammo bensi va- rie piante di limoni e cParanci, che defti- navamo per P ifola d' Atooi 9 il di cui prin- cipe Taheo era abbaftansa forte per man- tenerfi in poffeffo di una si preziofa propriety . Se aveffimo avuta la forte di potere sbarcare tutto il carico preparatoperleifor le Sandwich , quefte farebbero certamente divenute ilpofto di tutto il mar pacific** del Nord il piii propria a fomminiftrare G z de' in abbondan- avere per al- $6 Viaggi de' rinfrefchi a' navigatori . Chiunque fia 9 che {i occupera feriamente del com-, mercio d' America 9 raccoglfera de' con- fiderabili vantaggi , inclufive da quefta parte del noftro progetto , che non po- femmo efeguire . Sulla fera de' z2 gennajo i due vafcelli levarono P ancora per abbandona- re il Typa, ed avanzarfi in mare 5 ma facendofi ben tofto calma , e quindi , la marea effendo contro di noi , dem- mo il fegnale per porci alP ancora : e demmo ancora fondo nella rada , a fti braccia , in un feno fangofo . L' Ifigenia trovandofi nel piii groffo della marea , fu cacciata molta lungi al di la della rada , e ando a ftazionare a due miglial di diftanza dalla poppa del noftro vafcello . Noi vi trovammo all' ancora P Angylshire forte vafcello inglefe , della portata di circa fettecento tonnellate, ca* ricato pel Bengala. Quefto vafcello peri dopo infelicemente nel fuo paffaggid dal Bengala alia China , e fi crede che pe* riilero ancora tutte le perfone del fuo equipaggio ♦ CA* di Meares; 97 C A P I T 0 L O IL All' Ifigenia fi rompe V albero di trin« chetto * ' — Pajfaggio alle Filippine. — Naviga^ione lungo la cofta di Luco* nia . — Pafjaggio all9 ifola de' Capro- ni, aW ifole di Luban , all' ifola di Mindoro , ed alle Calamine „ — Lo fcor* buto fa delle crudeli ftragi a bordo dell' ifigenia » — Paffaggio all' ifola di Panay . — Rivolta dell' equipaggio della Felice i V Erso le ote 9 della fera ( dottie- nica 21 gennajo ) fi alzo un vento di fud-eft , che ci determino 9 non oftante che foffe direttamente contrario , a ri- metterci in mare . Demmo dunque all' Ifigenia il fegnale di unirfi : circa le ore clieci fumtno f^ttd vele con un vento leggiero e vfcriabile di mezzogiorno I fino a mezza notte continuammo a navi- gare verfo il gran Ladrone : allora furn- mo forprefi da, una nebbia foltiflima $ che ci obbligd ad abbaffar Ie vele per G 3 cau- *ULm*Jmm£ ■rgr*~r» £8 Viaggi can fa delP Ifigenia -y la quale trovavafi moltiflimo addie&o del noftro vafcello » Lo fcandaglio dava egualmente da quattro a fei braccia di fondo limacci-dlo ; fi perd& allora di vifta P Argyltshire , che levo auch' effo P ancora , ed avanzo al fud-oveft. Nella mattina de' 23 fi ebbe un' al- tra folta ne-bbia , e nella-notte perdem- jno di vifta P Ifigenia : il vento falto all'eft-nor deft, e comincio a rinfrefca- ite''z furorro tirati due colpi di cannone per dare il fegnale all' Ifigenia di ammai- nar le vele di baffo bordo, e di far rot- ta al fud-eft. A mezzo giorno fi rifchia- ro il tempo, e vedemmo P Ifigtt&a a una lega circa fotto vento del noftro vafcello . Durante la notte non ceffammo di tirare il cannone , e battere i gongs (1), affinche quefta poteffe giudicare della noftra fituazione . Secondo P offervazioni, la (l) Fra gli ftrumenti chine fi vi e il gong •* quefto € fatto a guifa di cembalo * ma di un metallo com* pofto della mefcolan^a di div erfi met alii. Ne'G\\uo* chi Chinefi fe ne fetvom come campanelli: loper- CU9- VI M E A R E S. 99 la noftra latitudine nord era di 20 gr. e 54 minuti ^ e la noftra longitudine eft: di 114 gr. e 24 minutJI La parte fud** oveft de' banchi di fabbia di Prata ci ri-* maneva , nella direzione del fud , a' 75 gr. eft , alia diftanza di 40 leghe , ed il capo Bolinou , anch' effo nella direzione del fud , a 50 gr. eft , e alia diftanza! di 419 miglia . Siccome era noftra intenzione di na- vigare lungo la cofta di Luconia fecondo il vento , cosi rifolvemmo di tenerci 11 piii che foffe poflibile all' t(t , temendo in quella ftagione d' incontrare qualche corrente del fud . Preferimmo di navigare lungo la cofta di Luconia 9 invece di co- fteggiare quella di Mindoro o delle Calamine y effendo queft' ultime ifole cir- condate da bafli fondi 9 da fcogli , e da porzioiai d' ifolette , che rendono la na- un cuotono con un maglUtto di legno , e rende .. fuono Jonoro , e che colpifce . Quefta forta di ftru menti £ molto in ufo nelV Afia e nell America , per chiamare il popolo alle raunan\\e : il coftume e pajj'ato ancora fra* Turchi 7febbene lo jtrumenw fia variato nella forma . g 4 .m^Mm^m^jm ^A&?Jkmm\\ ..grrg^. 100 Viaggi navigazione eftremamente pericolofa, ed efigono le maggiori precauzioni pe' vafcelli in un ,Arcipelago di una cosi va- fta eftenfione . Le carte di quefti mari che ci ha date il figilor Dalrymple 9 fono fenza dubbio efattiflime; ma fono ftate formate fopra una fcala cosi riftretta , e delineate con punti cosi piccoli, che Puti- lita che fe ne dovrebbe ricavare per la navigazione , fi trova molto diminuita • Seguendo quefta rotta fperavamo di avere un tempo meno burrafcofo , dovendoci fervire in qualche guifa di ricovero la cofta di Luconia . Ci lufingavamo ancora di potere fcampare da diverfi bafli fondi pericolofi , che fi trovano a qualche diftanza della cofta , e che fono 9 realmente , fparfi pe? tutti quefti mari. Fino ai 25 ( mercoledi ) continuum- mo ad avanzare al fud-eft: il tempo era Gfeuro e trifto ; i venti foffiavano con violenza dall' eft-nord eft , e dal nord- eft quart-eft 5 avevamo inoltre un mare groffiflimo; la latitudine nord , a mezzogiorno 9 era di 18 gradi; ia longitu- dine eft, di 117 gr. e 1 min. ;il baffo fondo di Maroona meridionale ci rima- neva V I M E A R E $.: 101 neva al nord a' 61 gr. di long* eft, ed a 49 leghe di diftanza} ed il capo Bo* linou a 6i gr. di long, eft, ed alia diftanza di 67 leghe. II vafcello P Ifigenia era un cattivo veliero in comparazione della Felice , talche venivamo obbligati a calar di vele per fua cagione : rifolvemmo dunque di sbarazzarci da un fimile incomodo , fe- parandoci da quel vafcello , e fac^ndo tutta la diligenza poflibile , fubitoche foflimo fortiti dal mare di Sooloo. Nella fera ci parlavamo da un vafcello all' altro: il capitano Douglas , che comandava P Ifigenia ci fece fapere, che pe' cattivi tempi fofferti il fuo vafcello aveva fatta una falla per di fopra al rame , che P obbligava a teiier con- tinuamente una tromba da acqua in at- tivita , ma che fperava di ftagnarla al primo momenta favorevole . Quefto ac- cidente ci cagiono una viva inquietudi- ne ; fimili avvenimenti hanno per effetto di gettare lo fcoraggimento nello fpiri- to de' mariaari ; qualunque fia la loro intrepidezza fono foggetti a lafciarfi av- vilire da' prefagi fuperftiziofi, i piii ri- di- m%ff!mmr--*' I 1Q2 V I A G C 1 dicoli ed* i piii ftravaganti: quando que* fta difgrazia accade al principio d' utl ^viaggio influifce fovente fu'loro fpiriti, e fulla loro condotta , durante tutta la navigazione , per quanto lunga poffa effere * I Chinefi del noftro equipaggio ven* nero attaccati dal mai di mare : quefteji fu un avvenimento molto trifto per noi: il moto continuo e le agitazioni del vafcello cagionarono pure nel beftiame,una fpecie di languore : ci parve impoflibi- le di confervarlo tutto : da altro canto non mancayamo del nutrimento neceffa- * rio per P equipaggio 9 e vpera a bor- do una maggior quantita di quefti ani* mali , di quello che realmente bifogna- va per le ifole, a cui li deftinavamo . Una tai ragione ci determino ad ucci- derli tutti, eccetto due vacche , un toro , ed un vitello , che potevanfi fot* trarre a' bifogni del viaggio , e riierbaifcij li pel luogo del loro deftino : in con- feguenza fe ne ammazzarono fubito due $ ii dette la carne frefca , ed orzo all'equipaggio , pel quale fu veramente un piat- to riftorativo • Nella D I Nella fera 2a , ed ii mare a veleggiare al poter paffare il fettentrionale , la M E A R E S | 10$ il vento foffio con violen- fu groffo I continuammd fud-eft colla fperanza di baffo fondo di Maroona di cui pofizione, fecon- do il signor Dalrymple e molto incerta I ftemmo dunque meglio che potemmo in offervazroiie. Sulle ore cinque avemmd un dllarme t P Ifigenia fece fegnale di danneggio; ma nello fteffo tempo non ci pareva che aveffe bifogno di pronto foccorfo rfrattan- to fi fece forza verfo di lei colle \\ vele } ed arrivammo a fegno di poter comu- nicare coll' equipaggio i il capitan Douglas ci diffe che 11 fuo albero di trin- chetto aveva piegato in una maniera cosi inquietante, che era neceffario di pren- dere ful momenta qualche compenfo per afficurarlo ; ma ii mare fi fece cosi groffo , ed il vento foffio nello fteffo punta con tanta furia, che non potemmo dargli alcun foccorfo . Calammo fubito Ie vele 9 ed avanti la notte fi ruppe alP Ifigenia il fuo piccolo albero di gab- l>ia , ed il perroccbetto : quanto all* al- 164 V I A G G f albero di trlnchetto era del tutto sghift* dato . Divento allora d' una neceflita affo- luta per noi di tenerci fotto vele piii che foffe poflibile t L' Ifigenia era in iftato di confervare la fua gran vela di gabbia, la vela maeftra , e P albero di mezzana ; per render quefte vele capa- ci a fervire almeno neila notte , fi di-* reffe la noftra rotta fu due punti di ven* to , che ci davano fperanza di poter paffare il Maroona fettentrionale 5 non eravamo pero certi di confervare tanto Vento per oltrepaffare il Maroona meri- dionale , che fi defcrive come pericolo* fiilimo 9 e la di cui fituazione non e me- glio determinata di quella del baffo fon* do fettentrionale, che porta lo fteffo nome . II vento foffio con violenza per tutta la notte 9 e ci parve che V Ifigenia foffriffe molto * Non poteva in Verita accadermi altra cofa piii funefta : il temporale , a cui ci trovavamo efpofti era molto da te- merfi: lo ftato rovinofo delP albero delP Ifigenia aumentava aflaiflimo i noftri ti* mo- P I M E A R E S . 105 mori ; poiche in cafo di nuovo acciden- te non conofcevamo altro porta alleato, o piii vicino , ove poteflimo riparario , fuorche Batavia . Cacciati, come eravamo, da tutti que'mari, e circondati da pericolofi fcogli, la noftra fituazione non prefentava , che difgrazie e fpavento ; ci era impoflibile di fcuoprir la terra j ed in tai cafo fi farebbero aumentati i pericoli dell' Ifigenia : quanto alP abban- donarla in un si trifto ftato , nemmeao ci pafso per P idea : inoltre non eravamo fenza timore di vederci fpinti trop- po lontano verfo ii mezzogiorno, lo che ci avrebbe pofti nella affoluta impoffibilita di tenerei a portata della cofta di Luconia, di Mindoro , o delle Calamine 1 in quefto cafo invece di paffare pel mare di Sooloo , faremmo ftati obbligati di pren- dere la noftra corfa a traverfo gli Stret- ti della Sonde , e di guadagnare il mar pscifico del Nord, per gli Stretti di Ma- caffar . Per tutto cio eravamo molto in- certi fe dovevamo prendere quefta rot- ta , o fe okrepaffando l'eftremita fud-eft della Nuova Olanda aveflimo potuto tro-^ HEM | 106 Viaggi trovare il paffo degli ftretti di Endeavour . E' facile di figurarfi P inquietudi- ne , che ci faceva provare la trifta pro- fpettiva della navigazione , che efigeva un flffeil giro « II tempo non fi addolci in verun conto fino ai 26 a mezzogiorno: la latitudine nord allora di 17 gradi e 5 minuti, e la longitudine eft* di 118 gradi: P eftremi- ta fud-oveft di Maroona fettentrionale efl rimaneva nella direzione di fud-eft , alia diftanza di 30 legh£ ; durante la notte contifuammo a camminare verfo quel punto: andavamo colle vele per quanto P Ifigenia ce lo poteva permettere ; e de- fideravamo vivamente di fpedire una fcialuppa a quel vafcello ; ma tutto ad un tratto il tempo fi fece piii burrafco- fo che mai 9 dimodoche non potemmo mandare in fuo foccorfo ne falegnami , ne tavole . Era ftato fatto un ponte in- torno al bompreffb ( albero di prua ) ; ma il mare agitato ci fece fempreppiii temere , che la fua situazione non peg- gioraffe . In quel giorno ammazzammo un' al- rra beftia pe'bifogni dell'equipaggio: il mo- v i Meahes. 107 fliota de' vafcelli , ed il loro ondeggia- mento continuo ci facevano difperare di poterne falvare una fola ? due de' piii bei*eaproni erano rimafti morti per una di quelle violenti fcoffe ; durante la noN te il vento foffio con forza , ed il mare continuo ad effer grofliffimo : la noftra direzione era fempre al fud-eft, met- tendo fpeffo in panna a caufa delP Ifipp* niay che andava deholmente a vela. Un tempo si contrario duro fino 1% mezzogiorno del venerdi 27 ; la latitu- dine nord era di 16 gr. e zo ra,, e la longit.. eft di 119 gr. e I2< min* La va- rieta delle correnti che provavamo non ci permetteva di fare delle offervazioni b^n ficure: il vento era faltato al nord, e noi veleggiavamo all'eft-fud-eft, pro- porzionando la noftra navigazione a quel-* la dell' Ifigenia . Temevamo moltiflimo die una corrente d' eft non ci fpingeffe all' oveft, ftanteche la noftra latitudine nord era di 16 gracji e 20 ra, , e non vedevamo alcuna cofa che fomigliaffe a de'bafll fondi \\ ficcome non ci pareva poflibile^ che foffimo all' eft di Maroona , cosi ci vedemmo obbligati di fer- rare maML £?■■■& f~~V*imjs ! 108 Viaggi rare il vento all' eft, per quanto la cor- rente d' un mar grofliflimo poteva per- metterlo . Nella fera parlai col capitan Douglas, che m' informo che la cima del fuo albero di trinchetto -era interamente gua- fta | e che i ialegnami duravano molta fatica ad aflicurarlo contro la violenza di un mar si groffo ; prima della notte avemmo pero la fodisfazione di vedere riattata la gabbia delP Ifigenia, con*e pure tutti i fuoi cordaggi , dimodoche il timore , che avevamo di effere fpinti a mezzogiorno di Mindoro , fi diflipo in gran parte . Intanto riconofcemmo, fecondo la vafta I eftenfione de' man*, che dovevamo traver- fare, che P Ifigenia correva de' gran rifch|| nello ftato in cui fi trovava , per efporfi a un tai paffaggio, fenz' aver perfettamente riattata P albero 9 e riconofcemmo altresi che non effendo quefto in grado di fer- vire era meglio di porvene un altro ; convenimmo dunque che i falegnami P ffimmaffero al primo momenta favore- vole $ ed effendo affolutamente indifpen- fabile di determinare un luogo , ove^iJ Pi VI Me ares, 109 poteffero fare le neceffarie riparaziom , riguardammo come il piii conveniente Io ftabilimento fpagnuolo di Samboingart nelP eftremita meridionale di Maginda- nao 7 e benche appena ne aveflimo no- tfeia , e che foffe molto dubbiofo , che gli Spagnuoli ci accordaflero P ofpitali- ta , la neceflita ci forzo a prendere quefto partita, piutrofto che avanzarci fino a Batavia , o efporci fulla cofta della Nuova 0%nda . Nella fteffa fera di quefto giorno vedemmo una grau quantita di legno gal- leggiante , e di quell' erba , che P acqua ftacca dagli fcogli j lo che cider- te timore di cadere in qualche baflb fondo. II fabato ,28 9 ful far del giorno diftin- guemmo'P ifola di Luconia dal bompreffo , che rimaneva alia diftanza di 12,0 14 leghe delP eft-nord-eft all' eft^fud-eft; que- fta pareva altiffima e piena di montagne , ed a mifura che ci avvicinavamo a terra 9 il tempo diveniva piii quieto e piii bello : a poco a poco ilVmare fi placo del tutto : P Ifigenia aveva riftabi- hto il fuo piccolo albero di gabbia mm, H Una IIO V X A G £ I Una ofleryazione fatta a mezzogiognqJ ci dette 16 gradi e 16 min, di lat, nord , talche nelle ultimo ventiquattr' ore avevamo proyata una forte corren- te di nord . Nulla dimoftra meglio i. peqcoli del-. la navigazione nt?' m^ri della. China , quanta la varieta delle correnti conjra3 rie che provammo in si poco tempo , Offervampio generalmente che nel tempo ddla maggior parte de'muffoui ( MfH ti regolari ) di nord-eft, vi e una cor- rente di nord lungo la cofta di LuccH nia , fino al capo Bolinou : in queftq luogo le acque , che fi precipitano a traverfo gli ftretti 9 che formano il paf- faggio tra Formofa , queft' ifola 9 e le Babuyanes 9 trattengo.no la detta corren-. te , e la fanno volgere ne' mari dell$ China, ove riceve una direzione di fud * alia diftanza di 15 , o 20 l,eghe dalh{£ cofta di Luconia . In tutte P epochs d^l muffone di nord- eft , le correal portano con yiolenza a mezzogiorno in quefti mari , eccetto prelTo di LXiconig, ; ma il loro corfo di-i venta molto piii rapido a jo , o 40 le« ghe ; p I 3V1 5 A R § St HI ghe dalle rive di quell' ifola , che alP altura della cofta della China ; e cio fi puo attribuire all' unione delle acque che fcorrono a traverfo gli ftretti di Luconia % e di quelle che paflano tra la China ^ Formoja . De' vafcelli carichi per la China potrehbero fulla fine della ftagione profittare di quefte corren ti, onde per- venire al capo Bolinou , e troyarvi un paffaggio facile e ficujo , aperto fiao a Caqtdn : puo effere certamente vantag- giofiflimo di andare lungo la cofta di Luconia , pojche , oltre quefta corrente di nord si favorevole J il tempo | ordina- riamente belliflimo. Qqalche volta i yenti fono variabilij e nei piii forte del muf- fone di nord-eft, fi e yeduto *aiora fof- fiarne un furiofo di fud-eft. Siccome il noftro timore di effer? fpinti verfo mezzogiorno non aveva fat- to che aumentarfi , cosi fu grandiffima la fodisfazione, che av^mmo di tenergx tf&ini a terra: fulla fera dello fteffo giorno il mare fu in calma j ma circa ie ore noye fi alzo un vento difud-oyeft, che ci dbbligo a voltar di bordo verfo terra per la notte : in quefto tempo H z oiler- m Viaggi offervammo diverfi fuochi acceft} la noftra diftanza dalla terra era a circa fet- te leghe . Nella mattina della domenica 29 la terra ci reftava a nord*nord-eft a fud- fud-eft alia diftanza di quafi fei leghe : ci parve piena di montagne, e cr>pe£||H di bofchi, eccetto in alcuni pofti ftac- cati fulla pendice delle montagne . Ve- devamo delle groffe colonne di fumo alzarfi dalP interno delle alture , lo che annunziava la popolazione . La latitu|H jj-qrd a mezzogiorno era di 15 gradi e 52 minuti . Nella fera e nella notte continuammo a correr verfo terra ; ma con centocinquanta braccia di corda alio fcandaglio , non fi pote trovare il fondo . La terra si eftendeva dal nord-quart- nord-eft, al nord-eft-quart-eft : effa era a circa fei leghe da noi ; ftemmo a quefta diftanza cofteggiando lungo la riva al fud , ed alP eft 9 effendo a 15 gradi e 19 min. di latitud. nord , fecon- do P offervazione . Difesi per cosi dire dalla terra , avevamo un tempo eftre- mamente dolce e piacevole ; il mare era VI M E A R E 1ST UJ era in una calma poco ordinaria, ed i noftri occhi non vedevano che un paefe elevato , montagnofo , e/ coperto di bofchi I Nella notte dei 30 il vento rinfrefco all' oveft 9 onde ci portammo al fud- quart-eft per riconofcere P ifola dey Ca** proni; il che esigeva delle accurate of- fervazioni per caufa di alcuni bafli fon- di , che si credono situati al nord di quell' ifola . SI Nel di 31 vqrfo le ore 8 della mattina vedemmo P ifola de' Caproni, che rima- neva al nord-eft-quart-nord , alia diftanza di circa fei leghe . La cofta di Luconia ci reftava in quefta pofizione di nord-quart-oveft al fud-eft a quattordici Jeghe di diftanza . Secondo un' offerva- zione fatta a^nezzogiorno la latitudine non era di 1 j gradi, e 45 minuti. If ifola de' Caproni ci parve d' un ele- v&zione mediocre, e ben bofcata ; ma nulla affolutamente vedemmo chfe indi- caffe effer quefta abitata: le ifele Lubarz erano vere montagne coperte di bofchi: quefte nelle carte fpagnuole vengono H 3 rap* .— .^ii-Mi mi* ^Mn 114 Via^i rapprefentate come unite nW ifola de'Caproni per mezzd di bafli foridi: hon po- teniino per6 fcdprire un fol forldo > ove § acqua foffe interrotta 9 ne trovare ua. fondo con centocinquanta braccia di cor- da alio fcandaglid j Prdfittammo allora del vento favore- vole per mettere il vafcello in iftato di difefa j in cOnfeguenfca montammd i cannoni , Ii riexripimmd di una quantita di polvere fufficiehte, ed in una parola fa- cemmo tutte le altre neceffarie difpofi- zioni 9 effendo que* mari infeftati da un ijumero prodigiofd di pirati . Due bel- liflimi vafcelli erano ftati recentement£ da efli pr£dati : uno fi chiamava il May della portata di 300 toririiellate, e di jo ipezzi di eannotie; quefto era partita da Bengala per fare il commercio alia cofta di Borneo ,- e per mezzo de' Malais fi feppe che era ftato diftrutto, hoh ef- fenddfi falvato alcuno delP equipaggio per raccontarne i dettagli . Diverfi altri vafcelli erano fottunatametite fiiggiti dalla j jperdita che li minacciava 5 ed in realta tare volte paffa un anno fenza che ac- ca- & I M iE ares; i 15 tadano fimili difgrazie *» I Pros (Oefco- no in si gran numero da ^Mdgiriddnao e da Sodloo , che diventa perieolofo per lin vafcello troppo debdle il far vela in que' mari a Quefti Pros portarto cento , e qualche volta centocinquanta uomini ben' armati , e pel confueto de' cannoni da fei a dodici libbre di palla . Subito che un vafcello e prefo da queftf-cqr- fari, vi fanno un maffacro orribile , *'■$ Conducono in ifchiavitii il piccol numero degli sforttinati che fopravvivono , fenza che poffano fperafe di effer mai rifcattati 1 Alcune flotte di 30 o 40 di ■tjuefti Pros incrdciano i mari 5 qualche volta ancora fe ne fono veduti fino a cento ; e benche non temeffimo molto che ofaffero attaccare due Vafcelli, tut- tavolta farebbe ftata per noftra parte una ttegligenza imperdonabile di non prepa- tarci a qualfivoglia avvenimento . Pr§^ fit- (t) I Pros fono de piccoli legni montati da varj cdrfari , che inquietdno contimtaments i vafcelli in que mari* H 4 .*M*j 116 Viaggi fittammo ancora del favorevole memento per fare la rivifta degli aiberi dell* Ifigenia , e per darle tutto il bifognevo- le 9 affine di metterla fu un piede di di- fefa rifpettabile : le inviammo due cannoni di piii , con una quantita propojfflj zionata di polvere , di palle , ed altre munizioni; ed in cambio i icevemmo una buona provvifione di carbone per le fud cine , e molti altri articoli egualmendj neceffari. Varj nuovi motifci ci facevano ogni! giorno fentire la neceffita di una fepa- razione per li vafcelli fubito che fojSa mo fortiti da quefti mari perjcolofi. La Felice 9 accompagnando 1' Ifigenia , che era in ftato da foftener molto meno di lei la navigazione^venffa ad effere fin- golarmente ritardata nel fuo viaggio 5 quefto folo motivo poilke era per nofl delP ultima importanza , farebbe ftato baftante, per fare tutta la diligenza pof- fibile pnde arrivare a tempo alia cofta d' America . Nella fera i falegnami tornarono dalP Ifigenia 9 e ci fecero fapere che il fuo al- pi Meares; 117 albero non era affolutamente in grado di fervire per viaggio : dubitavano ancora fe poteffe condurla fino a Sam* boingan : la cima era marcita , ne fi fo- fteneva , che a forza di maftietti; frat- tanto vi avevano pofte delle buone la- VaVLe Per afficurarlo in qualche guifa. Sul tramontar del fole fi fcopri P ifola di Mindoro : quefta ci reftava al fud- ma • « 10 leghe eft-quart-eft in diftanza di vento foffiava con violenza dall' eft | e fcendeva a vortici precipitofi dalle alte montagne di Luban : durante la notte coll' ajuto tempeftofo , e ficcome farebbe ftata iiS Viaggi ftata cofa imprudente P avanzare in ift£i- zd a folte teriebre fopra una cofta incognita > cosi demmo il fegnale alP ifigenia di correre irinanzi fulla fua ancora , efeguendo altrettanto ful momenta noi ftel'li | ma effa aveva di gia fat^ td forza tolle vele 9 ne la potemmo piii dffervarc 9 benfche rifporideffe a' fegnali • Fummo intantd occupati a fcandagliare j ina cento braccia di cdrda non ci da- vano il fondo . Gli abitanti mantenevand tuttavia de' fuochi in gran numerd fulla riva j e ne avevano ancora acceft fulla cima delte montagne * II primo di febbrajo ful^pr del gior- rid dccupavamo affolutamente Ia fteffi pofizione che il noftro vafcello aveva avanzatd fulla fua ancora nel tempo del* la notte : P Ifigenia fi trovava innanzi a ridi circa qitettro leghe ; ma andandd cdlla vela vi arrivamnio verfo mezzogiorno i La noftra latitudine nord era di 3 2 gr. , e 5$ min. L' ifola di Mindoro Ci rimaneva al fud-eft-quart-eft a fei te- ghe di diftanza \\ Nel ttamontar del fole quefta ifola ci reftava dal nord-quart-eft | medio^ vi Me ares. ii$ dio-eft al fud-eff-quart-eft, medio-eft,ed eravamo circa fei leghe diftanti dalla riva . Nella notte il tempo fu , come al confueto , burrafcoflimo , e ptovammo una forte corrente, la quale cagiono una tale agitadone iiel mare, die tememmo mdltifliitio per gli aiberi e per le anten- ne i verfo la fera dalammd le vele , e fummo in grande attenzione per caufa de' baffi fbndi | che trovanfi fra Mindoro y e le Calamine I per liberarcene ci ferranlmd a terra verfo la riva della prima di dette ifole * Si da tre leghe di larghezza al canale che fi trova fra Mindoro , ed i bafli fondi * I fuochi ci par- vero effere in maggior nuniero fulte co- fte delle montagne , e rimaifero accefl tutta la notte \\ II giovedi 2 a ore 9 della mattina 11 fcoperferd le ifole Calamine dal fud-oyeft al fud*eft a fedici , o diciaffette leghe di diftanza . II tempo era altresi cangia- to, e prometteva di effer piii favorevo- le ; ci rallegrarfimo pero molto di en-» trare in quel canale ; in fatti i vertti , che foffiavano con violenza dall* eft , avrebbero potuto fpingerci al mezzogiorno * 4^ i2o Viaggi no, ed all' oveft delle Calamine , e fa- remmo allora ftati coftretti d' avanzare lungo la cofta di Palawan , *e di rien- trare nel mar di Sooloo , tanto poid fi- euro in quefta ftagione . Avemmo allora il vantaggio di veleggiare preffo la cofta delle Filipplne per quanto i venti ce lo permifero; ma provam no nonoftante delle difficolta in confervare quefta pofi- «ione a caufa de' venti d' eft, e di nord- eft ,%che non ceffavano d' inquietarci, e che ci obbligarono a forzar continua- inente colle vele . II capitan Douglas fi prevalfe di quefta occafione per darmi avvifo che lo fcorbuto cominciava a mamfeftarfi ful fuo vafcello : il falegiame 9 due de' fot- to padroni, ed alcuni de' marinari era- no ammalati 'gravemente y in altri poi fi; vedevano de' fintorni fpaventevoli j fi gonfiavano ad efli le gambe 9 e principiavano a marcir le gengive : fu loro fubito prefcritto un metodo . Si ordino che faceffero ufo della birra in vece d' altri liquori fpiritosi . Si manda- rono a bordo dell' Ifigenia moke cefte di aranci , fapendo quanto la virti di un ;:?l tai D I ME A RES. 121 tai frutto fia efficace per la guarigione di quefta malattia ; in fomma fi ricor- fe ful momenta a tutti gli altri rimedi antifcorbutici per foffogare nel fuo na- fcimento un male fpaventofo , i di cui progreffi non potevano effere accom- pagnati , che dalle piii funefte confe- guenze . Infenfibilmente ci avvedevamo delP aumento del caldo : nella parten2a della China avevamo fofferto un freddo glaciate ,e tutto ad un tratto il tempo era paffato da un eftremo all' altro . Un tai cangiamento unito alle copiofe rugiade, che cadevano ogni mattina ed ogni fera , era contrariifimo alia falute ; /fummo nondimeno molto forprefi che gli uomini, i quali fi erano cibati in terra di provvifioni frefche , e di vegetabili in abbondanza, e che non avevano guttata carne falata per molti mefi, foffe- ro attaccati da si violenti fintomi di fcor- buto ,fpecialmente nel principio del viaggio : aggiungafi che ufavamo la maflima attenzione nella diftribpziorie de' cibi ; il pefce e le carni erano bejiifirao di- fa- «j£j£ I 122 VlAfffl falate ; facevamo cuocere alteruativameii* fe ogni giorno del rifo , e de' pifelli j If genti dell' equipaggio facevano cola- zione con del the e zucchero j avevamo delP acqua in abbondanza, e fi po- neva tutta la c$ra polfibite nel mante- nere in efle la pulizia j non permette- vamo mai che dormiffero ful ponte per timore che non rifentiffero gli effetti fu- nefti delle rugiade perniciofe 9 che ca- dono mattina e fera \\ finalmente non la- fciavamo mai a loro difpofizione i liquo- ri forti, effendo queft' ultima pr^cauzio- ne della maflima ipiportanz^ per tutti i marini | Del rimanente quelle preqauzioni di cui ljo parlato fono piii neceffarie ancora a prenderfi, riguardo a cojoro che hanno fatti de' frequenti viaggi pell' Indie , attefo che il loro fangue diventa piii fufcettjbjle d' infianinjarfi , e di pro- vare i colpi di quefto male terribile . Durante la notte fumfrio vicino alle | rive di Mindoro : avevamo afficurate le I vele di gabbia j e ficcome il tempo con- tinuava ad effere burrafcofo , cosi non ^effavamo di fcandagiiare j ma cdn cento brae- ^L VI M E A R E S jj 123 Jiraccia di corda non fi pote trovare il fondo , benche non foffimo che quat- tra leghe diftanti d^Ila terra. II venerdi ^ ful far del giorno per- demmo di yifta P ifola di Mindoro 9 e vedemmo a mezzogiorno P ifola di Pg.- nay 9 che rimaneya dal nord-eft-quart- pil; al fud-eft , i\\ nove leghe di diftanza . II tempo era tranquiljo : il vento foffiava d^r nord eft ; e la noftra Jatitu- dine nord 9 a m^z^o-giorno , era di 11 gr. 9 e 5 j minuti \\ L' ifola di Mindoro e di una eftenfio- ne caniid^r^bile : non offervammo in alcuni pofti , che una mediocre elevazio- ne ,• in altri ci parve montuoflima , e quafi per tutto. cpperta di bofeW . Le nuraerofe colonne di fumo 9 che veder$- mo alzarfi tanto dalle vallate 9 che dallq montagne durante il giorno , ed i nu*> mero.fi' fuochi | che non ceffayano di fchiarir la notte | non lafciavano luogo a dubitare , che la popolazione non fof- fe confiderabile . Alcuni pofti delP ifola , che fi potettero offervare , ci par- vero un foggiqrno di delizie . Erano quefti delle pianure di una yafta eften- fio- 1^4 V I A G G I fione , coperte della piu bella verdura , bagnate dall' inargeutate onde de' ru- fcelli 9 ed ornate di bofchetti , il tui& difpofto non men dalP arte 9 che dalla natura 9 con tansa vaghezza che ne ri-. fultavano delle fcene di una beliezza campeftre 9 degne di quanto vi e di piii ricercato nella cultura de' giardini in Europa . II feguente giorno cofteggiammo P ifola di Panay.Lmi latitudine nord a mezzogioim no , era di to gr., e 36 minuti. Non eravamo che quattro miglia diftanti dalla terra , e cio che e molto piu ftraordinario , con novanta braccia di corda alio fcanda- glio non trovavamo il fondo: vedevamo un rumero infinito di villaggi ful pen- dio delle colline , e tutto ii paefe ci prefentava la piii bella e la piii ricca veduta ; le abitazioni parevano molto ben coftruite , e con moita regolarita : le pendici de' colli verdeggianti erano f;herzofamente variate: cadevano de'ru- f-elli verfo le pianure , intorno alle quali lentamente fcorrevano: vtdevamo ezian- dio framezzate delle piantagioni ben col- tivate , che formavano miik piacevoii D I ME A R E S j 125 giri ; il tutto ci offriva de' profpetti , che in nulla cedevano a quelli veduti il giorno avanti : il belliffimo tempo , di cui godevamo 9 accrefceva ancora la magaificenza dello fpettacolo „ I noftri fguardi fi volgevano con pia- cere fulla fcena ricca e pittorefca , che fi apriva inanzi a noi ; eravamo allora tre miglia difcofti dalla riva che forma- va una cofta fabbiofa 9 e alherata di cocchi : all'ombra di quefti aiberi vedemmo i nativi 9 che erano venuti in gran numero a goder del frefco ,.e met- terfi al coperto da' raggi ardenti delfo-- le : parevano intenti alle diverfe occu- pazioni dd giorno , e ci difpiacque in- finitamente di non poter gettar P ancora in quel pofto per procurarci qualche comunicazione con loro . Non e inutile di offervare che non vedemmo un canot, ne una fcialuppa per la pefca fu quella parte della cofta, lungo la quale avevamo navigato . A queft' epoca fi manifeftarono de' movimenti fediziofi a bordo della FelU ce : fortunatamente li potemmo rep?im$| , re, avanti che aveffero guadagnato tutto Tom. L I T equi- 1 ***** n6 Viaggi P equipaggio : ma per imprimere una forte di difonore a quefto avvenimento y furono inferiti tutti i dettagli nel gior- nale del vafcello . Mi fi permetta qui di manifeftare un mio fentimento . Se ne' viaggi di lungo corfo fi fcriveffero efattamente ful gior* nale tutte le particolarita della buona e della cattiva condotta delle genti delP equipaggio , una tai regola produrrebbe i piii felici effetti. Si vedra fempre il timore dell' infamia agire potentemente fugli uomini in qualunque rango e con- dkione fi trovino , fe non hanno totals «aente perduto il fentimento del roffo- re y dove che i gaftighi i piii feveri non avranno altro effetto che il dolore del movimento . Si, io fon convinto , che il folo timore di effere notato ful regi- ftro del vafcello per la fua cattiva condotta , diftorra piii d' un marinaro da! portarfi male . Si fupponga pure tutta la rdzzezza ordinaria ne' marinari, tutta P infeiifibilka che caratterizza le genti in un tale ftato 9 coftoro temeranno fempre il difonore ; mentre non vedranno che con P indifferenza del difprezzo il do- di Meares, 127 dolor momentaneo di una punizione corporate . Non fi puo che compiangere amara- mente P infufficienza e P inefficacia delle leggi fulla marina per reprimere gli ec- cefli de' marinari a bordo de' vafcdR mercantili . E' una vera vergogna pet una nazione , la prima del mondo per la fua marina e pel fuo commercio , di aver negletto per si lungo tempo di fta- bilire un codice di leggi per contenere in una giufta fommiffione i marinari de* vafcelli mercantili, come pure quelli im- piegati ai fervizio della marina reale . Quanti vafcelli non fi fono perduti per la fola licenza e per gli ecceffi delP equipaggio ! Quanti viaggi refi infruttuofi per ia fteffa eaufa ! Io non vedo frat- tanto , che fi faccia il minimo sforztf per prevenire un male si evidentemente nocivo al commercio del noftro paefe . Preffo le altre nazioni i vafcelli mercantili fono ftati comprefi nelle leggi generali ftabilite per la fubordinazione nel fervizio marittimo . E' realmente delP ultima importanza per 1' Inghilterra di feguire 1 * un imaS/MC'-' *2Lr- 128 V I A GG I un cosi falutifero efempio, e di forma- re un codice di leggi, che poffano ave- re per effetto di contenere ne' li.miti di una faggia difciplina quefta claffe d' uomini si necefiaria al commercio, alia potenza, ed alia gloria delP Impero Bri- tannico g CAPITOLO III. Malattia de' nativi dell' ifole Sandwich . I Morte di Winee . Sub carattere ec. — Uifiru^ione del befliame . — Ifole di Bafdan , c di Magindanao . — J vafcelli gettano V ancora all' altura dell* ultima . — J falegnami fono inviajjf^m terra con un diflaccamento per taglia- re un' albero . — Perdita di un Chine* fe . — Spagnuoli fpediti a bordo per compliment are i vafcelli . — I due va* fcelli danno fiondo all' altura del forte Calder a . — Condotta del Govematimk Spagnuolo ec* 1 NosTRi amici d' Owyhee avevano cm* delmente fofferto durante la rotta a tra- ver- Di M e a r I s. 129 verfo i mari della China . Per Ie afli- due cure ufate a Winee , Tianna aveva guadagnata una groffa febbre : quefta j malattia , unita all' inquietudine , che provava per fe fteffo, Io tenne qualche giorno a letto . II felvaggio dell' imboccatura di Nootka , dotato di una vigo- rofa coftituzione, fopporto le incomodita del viaggio , fenza molto lamentarfi : quanta alia pdvera femmina , effa non giuftifico che troppo i timori , che di Id avevamo concepiti, e P; opinion e , in cui eravamo , che ella non rivedrebbe giammai il foo paefe , ne i fuoi amici: coftei fi andava confuitiando di giorno in giorno 9 e non ci rimaneva altro, che di addolcirle il momenta fatale di ua proffimo disfacimento 9 che non era in poter degli uomini di ritardare. Noi non mancammo 9 come ognuno pud facilmen- te perfuaderfelo , ad alcuna delle atten- zioni 9 che poteva fuggerire P umanita , ne a qualunque cofa che dipender po- tea da' noftri foccorfi. Ella fu per qualche tempo uno fpettro vivente : finalmente la mattina de' 5 febbrajo fpird % I z ed IFWtF- \\ .gPWy^fctx. 130 Viaggi ed a mezzogiorno il di lei corpd fu con« fidato nel profondo del mare. Noi pen- fammo che conveniva onorare gli avan- zi di quefta sfortunata colle cerimonie e cogli ufi di una religione , che apre le braccia a tutti gli uomini , qualun- que fia il colore della loro pelle 9 ed il clima che abitano 9 fiano efli felvaggi , fiano fkjgl o filofofi (*) . Tianna fh tai- mente colpito dalla fua morte > cl^e te- memmo vivamente per qtialche tempo che la fenfibilita 9 che provava in tale occafione non alteraffe la fua falute j im- perocche aveva quella eftrema delicatez- za, che diftingue i capi dalle genti del vol- (*) Non deve in verun conto forprendere la ri* folu\\ione prefa da capi del vafcello Inglefe di ac- cordare le cerimonie della loro religione a quefta felvaggia ; ognuno fa come fi penfi in Inghdterra, ove fi guarda con indffcrenya v qualunque culto e qualunque religione . Noi fedelmente traducendo I originale Inglefe abbiamo creduto di riportare que* fto pajfo colle fiejji efpreffioni del capitan Mea- res \\ lafciando al lettore la liberta di fare fu quem fto propofito que' rificffi che crederh piii opportune a quejta pratica. • d I M I A R E S i $31 volgo , e che fi offerva particolarmente preffo gli uomini di qualche grandezza nel fuo paefe: Cosi mori Winee nativa d' Ovvihee una delle ifole Sandwich, che poffedeva tutte le virtu che non fi trovano d' ordi- nario preffo le donne della fua claffe nel paefe ove era nata . Io aggiungo che aveva ricevuto dalla natura una fu- periorita d' intelligenza che non fembra doversi trovare in uno fpirito groffola- 110 e fenza cultura . II lettore non fen- tira forfe fenza intereffe , come quefta sfortunata abbandonaffe i fuoi amici, e la patria, che non era piii deftinata a rivedere . II capitano Barclay 7 che comandava P Aquila Imperiale , era uno de' navigator! alia cofta d'America , il di cui viaggio era ftato il piii felice. Miftriss Barclay accompagno il fuo fpofo, e divife con lui i travagli, le fatiche, e gli accident! di una rotta cosi lunga e peri- colofa . Effa non confuho le convenien- ze, ne la delicatezza e P educazione di un feffo piii debole. Quefta dama fu si incantata deile maniere amabili della po» I 4 vera iiKifii rZ£-r^*xm~* JP Viaggi vera Winee 9 che desidero di condurla feco in Europa, in confeguenza, e con piacere degli amici di Winee 9 s' incari- co di lei, e la prefe lotto la fua parti- colar protezione . Allorche Miftriss Barclay abbaritjono la China per tornare in Europa, Winee fu lafciata , come si e detto di fopra , in uno ftato di debo- lezza 9 e fu deftinata ad effere imbarcata pel fuo paefe col refto de' nativi delP ifola Sandvwck * La mattina del giorno della fua mor- te , ella confegno a Tianna , come un pegnd della fua riconofcenza per le pre- mure ed attenzioni ufatele , uno fpec- chio 9 un bacile ed una bottiglia della piii bella porcellana ': a quefti doni ag- giunfe una vefte, un paniere , una gonna 9 ed un cappello per fua moglie : quanto alle di lei altre proprieta , che consiftevano in un gran numero di diversi articGli, Ii teftd per la fua fami- glia: ne fece depositario Tianna , e Io incarico di confegnarii per fua parte a' iyoi genitori . Uomini fieri ed orgogliosi guardatevi di forridere con difprezzo a quefte ba- gat- vi Mures; 13^ gattelle , che componevand il modefto teforo della povera Winee : quefte era- no una vera ricchezza, e le avrebbero conftrita una grande importanza nella fua ifola nativa fe ve le aveffe potute reca- re.Ma fe pensiamo a cio che dovette fof- frire dall' idea di non riveder mai piii ii fuo paefe 9 e al difpiacere da cui ve* niva confumata, vedendo per cosi dire delufa la fua innocente vani-t& j fe pen- fiamo che a tanti motivi di triftezza e di abbatimento fi univano i dolori di una malattia incurabile , aumentata ancora dalle fcoffe e da' violenti moti , che imprimevano al Vafcello de' mari fecondi di tempefie , la fenfibilita fi ris- vegliera alia memoria di tanti mali che defolano P umanita per tutta la terra, e non potremo negare qualche lagrima di compaffione alia forte della sfortunata Winee . In quefta epoca trovavafi molto di- minuita pel cattivo tempo la noftra prov- vifione di beftiame : non ci refcava di quanto avevamo prefo in origine che un toro , una vacca , ed un vitello ; tutti i ca- Smmmt-mTl 134 Viaggi i caproni erano periti , eccetto che due . Nel di 5 ful tramontar del fole y fi perde quafi di vifta P ifola di Panay . Punto di Naffo che fta all' eftremka meridionale , rimaneva allora all' eft- nord-eft, a fette leghe di diftanza . II cielo era fofco per le nebbie , ed il vento foffiava da nord-eit. Camminam- j mo nella notte al fud ed alP eft con un vento piacevole verfo P eftremita meridionale delP ifola di Magindanao . La mattina de' 6 febbrajo ful far del giorno fcoprimmo queft' ifola , che ci rimaneva all' eft, a fette o otto leghe di diftanza . Eifa ci parve altifiima e monta- gnofa . Una oflervazione fatta a mezz-dl giorno ci dette 7 gr. e 21 min. di la- tit, nord . Le montagne fporgevano fino in mare, ed erano coperte di bofcha dalla loro cima fino a fior d' acqua . Non ceffavamo di fcandagliare \\ ma non trovavamo il fondo con cento braccia di corda. Fummo allora ful punto di fcegliere o di portarci direttamente verfo Soloo , fill odi vi Me ares; 135 o di giiadagnare lo ftabiiimento fpagnuo- lo di Samboingan . Preferimmo queft'ultimo partita , non fembrandoci prudente di ..avanzare fotto vento fino alia prima di dette piazze: in oltre i venti conti- nui del nord-eft ci facevano temere di provare maggfori difficolta nel paffare Jelolo ,-0 fia la Nuova Guinea. Ci deter- minammo dunque a cofteggiare la riva di Magindanao , ed a rimettere all' az- zardo la cura di provvedere a' noftri bi- fogni< continuammo a feguir P ifola fino al tramontar del fole : la cofta era ficura , e non avevamo da' temere al- cun pericolo , non trovando fondo col piombino . La puntaa occidentale delP ifola ci rimaneva al fud-fud-eft a cinque leghe di diftanza . Penfavamo frattamo che ci poteva effer pericolofo P ^van- $arci nella notte , ed in confeguenza fu dato il fegnale di girar P argano fino alia mattina dopo , in cui continuammo la noftra rotta 9 non eilcndo lontani piii d' un miglio dalla riva . Nella notte <£!$. 6 ai 7 ii provamaio una forte corrente di nord. A mezzogiorno fi vidde P ifola di Ba*> filan y 1$6 V I A G G t filan , che reftava al fud-eft~oVeft in di* ftanza di nove leghe . La noftra latit* nord era di 7 gr.,e 8 minuti. Un gran numero di colline di figura conica Ie davano un apparenza fingolare . Una di quefte colline, che fomigliava al ber* retto di un mandarino chinefe , termi* nava la punta orientate dell' ifola : era effa riniarchevoliffima , perche forpaffa- va in elevazione tutte le altre colline , die formavano quefto gruppo curiofo « L' ifola di Bajilan ftendefi quafi eft ed ove ft > Si offervavano all' altura della fua punta occidental diverfe altre ifole di. una eftenfione molto minore *. Circa le ore tre dopo mezzogiorno ci aprimmo il paffaggio , che fepara Baft* Ian da Magindanao . Dopo le tre okre- paffammo T eftremita meridionale di Ma* gindanaoy ed entrammo in quel canale, che ci parve avere una larghezza con* fiderabile con diverfe ifolette nel mez*, zo . I noftri fcandagli davano dalle z% alle jo braccia , fondo di fcoglio . U eftremita meridionale di Magindanao ri- maneva a 6 gradi e §6 mm. di latit* nord da noi diftante . Le rive del mare era- V I M E A R E S . 137 erano per tutto coperte di bofchi. A ore quattro e mezzo fummo pia- eevolmente forprefi, vedendo un picco* lo forte di pietre , fituato fulla riva di Magindanao. Quefto fi univa ad una corrente d' acqua viva , e reltava circa a due miglia diftante dalla punta meridionale delP ifola f Nello fteffo tempo fco- primmo un poco piii verfo 1'eftun gran vil- laggio . Alzammo nelPiftante il padiglio- ne, e quefto fece altresi fubito fpiegare dal forte i colori fpagnuoli ; allora non fi dubito piii , che quella piazza non foffe Samboingan, Era quefto un edifi- zio quadro murato in pietra con due i rampari parevano (1) il tutto pero non cafotti per angolo garniti di Malais (l) Sotto il nome di Malais s'intendono de' po* poli che fi fono ftabiliti nelle ifole della Sonde . Ejfi non fono tanto neri come i nativi del paefe , obbedifcono a de' Sultani , e trcfficano volenderi con le altre na^ioni. Sono ancora piii civili che i Negri; ma non bifogna fidarfi molto delle loro po*- lite^e * poiche non hanno altro fine , che di me- glio forprendere gli ftranieti; conviene altresi sbar- care bene armato fulle loro rive , e farfi eola por- tare Mmm ui.^ l»i*»'**^ 138 Viaggi non annunziava una fortificazione im- ponente . 11 rifluffo venendo allora fortemente contra di noi , demmo il fegoale di rnet- tere all' ancora : ftaz-ioriammo dunque to fette braccia d' acqua 9 in un fondo di terra fangofa, a due miglia circa dal forte , e ad un quarto di miglio dalla riva , che vedevafi cop-^rta di folte bo- fcaglie . Sul tare i generi che fi voglion compare . Quefti po- poll non penfano che alia guerra , e traj'curano l' agricoltura . Sono portati ad una tai negligen- %a dalla facilita y colla quale fi nutrifcono dell*, farina di Sagou . II Sagou e un albero che cre- fce venticinque o trenta piedi, ed e jz grojj'o, che appena un juomo lo pub abbracciare : quando £ mature le foglie fi cuoprono di una polvere blanca ; allora fi abbatte , fi taglia a pe\\\\i , e fi eftrae dal fuo inter no una farina fanijjima che vi fto. rinchiufa . Tutta la prepara\\ione confifte nel me- fcolarla con acqua comune , e filtrarla per fepa- rarne le fibre legno fe . Quando quefta pafta ha perduta una parte della fua wnidita fi getta in forme di terra , e cosi la confervano per mold anni . Per mangiarla \\ gV Indiani fi contentano di ftemperarla nell* acqua , e qualche volta la fanno cuocere . 'SirA-: d i M e a r e s. 139 Sul momenta ponemmo le fcialuppe in mare , e fpedimmo i falegnami a ri* conofcere la qualita de' bofchi . Allora oifervammo , per mezzo de' canocchia- li , che i colori B&gnuoli fventolavano fopra un' altra foiflflcazione attenente al - villaggio , e davanti alia quale erano all' ancora due galeoni. Verfo Ie cinque vedemmo venirci incontro lungo la cofta una piccola fcialuppa , con un padiglio- ne bianco a pr.ua: quefta era fervita da quattro Malais , e portava tre Padres , o fiano preti fpagnuoli : parve fulle prime che temeffero molto che il noftro ar- rivo non annunziaffe delle vedute ofti- li, ma quando furono aflicurati che le noftre intenzioni erano pacifiche ed ami- chevoli 9 fi refero all' invito , che ad efli facemmo di venire a bordo , e dopo aver prefi alcuni rinfrefchi , tornarono al villaggio . C impegnarono a non per- mettere ad alcuno de' noftri di az- zardarfi ne' bofchi 9 che erano infeftati da' Malais 9 attefo che quefti avrebbero fpiato il momenta di farci qualunque cattiva azione : in confeguenza di quefto importante evvifo , e che provava la loro m& 140 Viaggi loro benevolenza , furono fpediti fubito degli ordini all' Ifigenia 9 che fi era pofta air ancora a circa un miglio da noi , perche aveffe cura di tenere il fuo equi- paggio lontano dalla|j|fiva . I falegnami tornado alle fei ore , e differo che fi poteva avere qualfivoglia forta di legname da coftruzione che ci mancaffe . Nella mattina di lunedi 8 mandai un ufiziale alia tefta di un forte diftacca- mento co' falegnami incariqati di fega- re de' trqnchi di albero per antenne di gabbia , e baftoni di coltellaccio , di cui la Felice ayeva bifogno . Fu egualmenJ| fpedito P ordine all' Ifigenia d' inviare un fimile diftaccamento per tagliare un albero di trinchetto ; nello fteffo tempo s' impiego la fcialuppa a fcandagliaraj ed a riconofcere il canale , che trovo contenere de' tonfani ben grandi, dalle cinque alle died , ed inclufive alle tren- ta braccia , fondo di fcoglio . Sul mezzogiorno i falegnami furono di ritorno a bordo colle antenne , ed i bf|| ftoni y avevano altresi tagliato P albero di trinchetto per P Ifigenia . L' ufiziaM mi V I M E A R E S jj 241 mi annunzio- che fi era perduto un Chi- nefe: egli prefumeva che quello sfortu- nato fi foffe fmarrito ne' bofchi, e dg$. in confeguenza i Malais lo aveffero pre- fo . Una banda numerofa di quefti fel- vaggi , armati formidabilmente alia loro maniera , errava intorno al luogo , ove i falegnami lavoravano j e ficcome non potemmo ayere alcuna nuova di quell' infelice , fi puo affolutamente credere , che cadeffe nelle mani de' nativi. A un ora fi vidde venire verfo di noi una grande fcialuppa fpedita dal gover- natore , che faceva la fua refidenza nel villaggio. r era quefta incaricata di com- plimentarci ful noftro arrivo , e di i#- vitarci ad un banchetto , che aveva avuto la bonta di preparare per noi. L' ufi- zi-ale 9 che aveva la commiflione di far- ci quefto obbligante invito , confermo cio , che i preti avevano detto del per- fido carattere de' nativi delP ifola , e ci raccomando colle piu vive iftanze di prendere tutte le pofllbili precauzioni , quando dovevamo fpedire de' diftacca*- meati a terra . Ci diffe altresi che a- vremmo potuto avere tutto il legname Tom A. K da mbmmmW maggior 142 Viaggi da co&uzione neceffario , con facilita e ficuaezza ne' cont i Meares. f 4S delle dolcezze dell'ofpitaBl^ , che ci era ftata offerta : rallegrarono il convito, e non ci pa|^e che fupponeftero di effere ftati gettati fu quell angolo del glo- bo , per paffare il loro tempo fra gli orrori, e la malinconia . Dopo aver bsgnati i muri del forte , il rufcello che fcorreva a traverfo del villaggio andava a gettarfi nel mare a una piccola diftanza del pofto, ove avevamo ammarrdio , e quefto ci prefenta- va un mezzo preziofiffimo per far acqua . Ci prevalemmo dunque ben volen- tieri di un occafione cosi favorevole , per rimpiazzare il confumo , che fi era fattd di un articolo tanto importante . II primo albero , che i fale°nami avevano tagliato nel bofco per 1 Ifigenia , fi trovo incapace di fervire «, Nel di io il governatore ebbe la bonta di permet- tere , che i due galeoni armati comple- tamente J accompagnaffero le fcialuppe de' noftri due vafcelli , che dovevano portare i falegnami a terra, circa a una lega dal forte , per andare a tagliarne un altro . Verfo mezzogiorno furono fot- to vela, e cominciarono a navigare di K 3 C OB- 146 Viaggi J^riferva colle noftre fcialuppe, che an- ch'effe erano bene armate , e mom^B formidabilmente . Eravamo ftati 'affi||H rati 9 che delle bande numerole di Malais ftavano del continuo in imbofcata> o per faccheggiare , o per fare fchiavo qualche cacciatore imprudente , a cui pofcia refta impoffibile il liberarfi. Ave* vamo dunque determinato di reftar#^B uno ftato -di difefa , in maniera tla potere efeguire la noftra piccola fpedizio- ne* fenza effer da loro effenziallmente turbati. Suite nove ore i noftri diftac* cataenti furono di -ritorno con de' bel- liffimi aiberi, e fenza aver veduto t ombra di un nemico . Frattanto le al* tre operazioni avanzavano, 4 facevamo tutti i neceffarj preparativi per la cofl- tinuazione del viaggio • Cio nonoftante rifolvemmo , the i due vafceif fi fepararebbero in quefto po- fto : P Ifigenia non poteva effer pronta, che fra qualche giorno 5 e un tale fpa- zio di tempo ci diventava preziofo , at- tefo che P anno era molto avanzato » La Felice fu approvvifionata di tutti que- gli articoli , de' quali poteva aver bifo- sno, v hMeares, 147 ' gno , e ci difponemmo ad abbandona- re Samboingan fenza ulterior ritardo. Tianna , e Comekala ( cosi chiama- vafi il nativo delP imboccatura del Re Giorgio ) erano dopo la morte di Winee , i foli felvaggi delle loro refpettive ifole -, che foffero a bordo della Felice: gli altri fi erano imbarcati a bordo delP Ifigenia . Depofitammo allora fu quefto vafcello V amabile capo d' Atooi , le di cui ifole fi trovavano fulla rotta , che doyeva fare . Comekala refto con noi 9 effendo P oggetto del noftro viaggio di portarci nel fuo paefe. Tianna aveva provata una cosi pro- fonda afflizione per la morte di Winee j che la di lui falute fi trovo coniidera- bilmente alterata : foffriva una continua febbre , e quefta parea , che fi pren- deffe gioco di qualfivoglia noftra cura per procurargli del follievo . Per un ef- fetto dello fteffo deftino, che aveva fe- parata per fempre la fua sfortunata com- patriotta dagli amid che amava, e dalla terra che P aveva veduta nafcere | tutte le fue rifleflioni fi portavano verfo il fuo paefe . Si puo credere che temeva K 4 fo- fovente di non udir piu i dolci norm di padre , e di fpofo 7 che forfe afpet- tavafi talvolta la fteffa j difgrazia , e fi perfuadeva che il feno delP Oceano farebbe la fua tomba , come era ftata quella di Winee . Lo affidai dunque alle attenzioni del capitano Douglas : fperai che il foggiorno , che avrebbe fatto in terra fino alia fua partenza, $d il nuo- vo fpettacolo delle vedute , che Id cir- condavano, calmaffero la violenza del fuo male, e rendeffero a* fuoi fpiriti il ne- jceffario grado di vigore per foftenere il rim&nente del viaggio -. La fera dello fteffo giorno fi ricevet- tero a bordo quattro belli bufali con dell' erba *, e dello ftrarae per loro nu- trimento , e per quello delle altre noftre beftie : fi aggiunfe a quefte provll vifioni una gran quantita di rifo , di ve- getabifi, e di frutti 9 come ancora alcuni majali" grafliffimi . La noftra in- tenzione era di far vela ful momenta ; ma ficcome il vento foffiava dal fud-^S con violenza , e Ie nuvole , che ofcu- ravano il tempo non permettevano di affidarvifi , cosi differimmo la noftra par- v i M | a r e s; 149 partenza fino al giorno feguente . Avendo allora i mezzi di dimdftrare al governatore qualche riconofcenza per le gentili attenziont ufatici , gP inviai un ufiziale con xommiflione di ringraziarlo delle fue cortefi m&niere , e nello fteffo tempo invitarlo a venire il giorno appreffo ad un pranzo a bordo del vafcello : egli accetto con vivezza P invito 9 ed in controcambio di tai pulitezza da noftra parte 9 ci prego di affiftere ad un-ballo per la fteffa fera . Io ne daro qualche dettaglio, quando parlero delP ifola I e de' fuoi abitanti . All' ora indicata il governatore venne a trovarci, come aveva promeffo : era accompagnato da tre rdigiofi , e .dal maggiore della milizia . Noi li trattammo liieglio che potemmo per provare ad effi la noftra fenfibilita pe' fegni d' amicizia da lui ricevuti . I preti fi divertirono ful vafcello , come avevano fatto in terra , e ftettero d' accordo con quella ve- rita , che col vino e coll' allegria pu& contribuire a togliere la diverfira delle opinioni . II governatore , ed il fuo feguito , nelP atto di partire , efpreffero co' J1^$ Via £ G t Co' termini i piii affettuofi , quatlto era- no fodisfatti della noftra accoglienza * A quaitr' ore dopo mezzogiorno pro- fittamnio di un Veriticdlo del nord y e della marea * che ti favdriva per gira- re a picco 7 ma avemmo la difgrazia ^H trovare che la noftra ancora fi era at- taccata ad uno fcoglio : tutti i noftia| sforzi per iftaccarla furono iriutili : fa- cemmo col maggior vigore P ultimo col- po di jrtiaiio 9 ma la gomena fcappo , e fi perde fenza rirtiedio . II vafcello fu ful momento fotto vele : paffammo vici-- no all' Ifigenia, il di cui equipaggio get- to tre grida verfo di noi ; ed altrettan- te gliene rimandammo . Quefto vafcello non poteva piii fervirfi del fuo vecchio alberd di trinchetto > ed i falegnami era- no occupati in terra a porre il nuov® ia iftato di rimpiazzarlo *, II cortiffimo foggiorno , che facem- mo a Samboingan § nori ci lafcio il tempo di acquiftare fu quefto ftabilimento maggiori cognizioni di quelle che avevamo avute da' racconti d' altri viag- giatori , Ma iiccome quefta piazza fi tro- VI MEA RES, 151 trova del tutto (tr&niera alia noftra marina ed al noftro commercio , cosi iion efi- to punto a comunicare al pubblicd cio , che me ne diffe il piii vecchio de' tre religiofi . Non fi ftendera a credere ch$ la lunga refidenza , che ha fatta in quelP ifola rfcnda la fua teftimonianza degna di qualche fede ■# Magindanao h lin' ifola di una eftefl- fione confiderabiie ; *effa ha circa cento miglia di larghezza , e centdfeffanta di lunghezza: la natura le ha data un fuo- lo fertile , ed al fommo atto a prqdur- re : le parti interne riflchiudono dlferfe catene di alte montagrie > fra le quali fono fituate delle immenfe pianure 9 ove delle numerofe greggie errand alia Ventura ne' piii deliziofi pafcdli. Alcune parti del paefe fono tagliate per cosi dire da varie profonde vallate : de' vafti tor- jenti, che fcendono dalle montagne, le traverfano nelle piovofe ftagioni,e cor- rono impetuofamente verfo il mare^ Le pioggie , ed i vapori umidi fparfi nelle pianure, fi rifolvono in piccoli rufcel- li , che furmano fcorrendo mille e mil- le graziofi giri. Nel loro corfo radunano per6 152 V I A G G t pero una quaiitita di diyerfe piccole cof* renti 9 dimodoche quefte fono di gflf divenute fiumi confiderabili, quando cor* rono al mare * Quafi nel mezzo dell' ifola fi vedono alcuni laghi di una vafta eftenfiorje « Tutto cio che ne abbiamo potato fape- re e , che le loro rive fono abitate da varie tribii di nativi molto felvaggi, la principale fufliftenza de' quali confifte nel faccheggiare quelli che abitano piii vicino al mare . Quefti popoli fi riguar- danci come liberi, e affolutamente indi- pencfenti dal fovrano di Magindanao : il loro carattere e fiero 9 implacabile ; fono continuamente in guerra co' Maomet- tani 9 che compongono la principal parte dell' ifola . Si chiamano Hdloonas: non profeflano alcuna fpecie di religione , e vivono nello ftato d? ignoranza e di barbaric la piii completa . Ii fovrano di Magindanao e un prin- cipe potente; egli conta fotto di fe mol- ti principi fubakerni 9 che lo riconofco- no per loro capo ; ve ne fono pero alcuni , che negano di rendergli quefto omaggio , e che per confeguenza fono fern- vi Me ares. 153 fempre in guerra; con lui \\f dal che fi puo concludere che la pace non e uno de' beni , di cui il cielo ha favorko quell' ifola . Gli Spagnuoli, e vero, pre- tendono di ave*e 'de'dritti fopfe Magindanao , e la riguardafi#^^tae internments foggetta al loro-8§minio : ma t|U|bfta e .una pretenfione illuforia : poi- che non oftante che fieno in poffeffo de' fuddetti ford in quell' ifola , effa tut- tavia non e m veruna guifa foggetta alle leggi della loro nazione , La citta di Magindanao e fituata fulla cofta fud-eft della medefima 1 e tra- verfata da un fiume cap^ce dipricevere de' pfccoli vafcelli , e fa un comSSgrcio confiderabile con Manilla 9 Sooloo , Borneo y e le Molucche : i fuoi articoli d* efportazione fono del rifo , del tabac- co , della cera gialla , e delle fpezie- rie : riceve in cambio de' grofli panni del Coromandel, della porcellana, e delP oppio . Quefta citta era gia folita d' effer vi- fitata da vafcelli Europei 7 ma fapemmo che da lungo tempo non fe n' era ve- duto alcuno j ed il governatore c' infor- 154 Viaggi mo, che P Ifigenia , e la Felice eranQ ^foli vafcelli Europei ,.che aveffero fnu to vela in. que' mari nel corfo di mold anni K Tutti gli abitanti di quefP ifola- pro- feffano. I^l f^Ugione dij^laometto 9 ad eccezio$$:degli Hilloonas . Quefti , come ab^i-itpa di gi^ Qfferygto , non fop direflli da verun principio religiofo , ne hanno alcuna fpecie di culto , e liyono affolutamente nello ftato di na- tqra . Quefti popoli fono chiamati dagli Spa- gnuoli Negcos del Monte % o i Negri della Montagna a cagione della loro jRuni- glianza co* Negri deli' Affrica , tanto nel fifico che nel morale ^ Si pretende che foffero in origine fignori di Magindanao, ed ancora di tutte le Filippine. Isla de Negros , o P ifola de' Negrhme e intera- mente popolatal, e fono fempre in iftato di continue oftilita cogli Spagnuoli . I nativi dell' ifola , che feguono la leg- ge di Maometto , fono uomini robu- fti: il loro colore e un bazzano fcu- ro , e paffano per mercanti intetUgen- tiflimi . Se vi Me ares; 155 Se gli Hilloonas fonoftati , come ti crede | in origine abitanfi di Magindanao , vi e luogo da prefutnere che fi falvaffero fullemontagne per confervare la loro liberta , nel tempo della in- vafione de* Maomettani , che nel XIIL e XIV. fecolo fi fparftrd come nuvole di cavaHfitq , full'Arcipelago orientate . La piu-groffdl^na ignoranza, le difpofi- doni le piii barbare fembrano effer di- venute si naturali preffo i felyaggi, che li lafciand fenza il minimo defiderio 9 e forfe ancora , fenza la minima idea di una intelligenza a loro fuperiore . I mif- fionarj cattolici romani , che con quel- lo ?elo tanto cognito per la qonverfione degP infedeli 3 fi fono portati a predica-* re il criftianefimo a quefti popoli bar* bari 9 fono ftati quafi fempre prefi q maffacrati , V ifola e ben bofcata : delle forefte impenetrabili ne cuoprono diverfe parti verfo le cofte del mare : in altre i bo- fcht^bno fparfi qua e la con una dilet- tevole irregolarka : cosi non fojo con- tribuifcono alp abbellimento del paef# % • ma ancora alia falubrita , alia comodita de' n 156 Viaggi de' luoghi , difendendo le colline e'|3| vallate contro il calor divorante de' rag- gi del fole . Le fpecie d' aiberi che vi abbondano in maggior copia fono il teabe ,. il poone 9: ed il larix7 ma la piii utile , e la piii preziofa produzione delP ifola e la cannella : fe ne trova per tutto , ed in nulla la cede per la quality a quella dell' ifola di Ceylan. Ci fu data per faggio della fcorza di ftefco tol- ta da queft' albero ; e la trovammo di una delicatezza , di un gufto , e di un odore simile a quello della cannella della nominata ifola ... II noftro buon amico religiofo ebbe la bonta di procurarci quaranta giovini pianticelle della vera cannella, che confervammo per le ifole Sandwich. L' aria paffa per faluberrima in Magindanao , e foprattutto nelle vicinanze del mare . II calore non vi e cosi ar- dente* quanta uno si crederebbe natu- ralmente di trovare in un paefe situato nello fteffo centro della Zona torrida . Io non mi fovvengo di aver veduto il termometro a piii di 88 gradi | e fpef- siflimo difcendeva fino a 62.1 venti d' eft, vi Meares. 157 eft , che regnano fu quella parte della cofta bagnata dal mar Pacifico rendono I aria frefca e piacevole .. II vento ali- %e foffia continuamente fulle rive , e con tanta violenza che fpazza , in qualche guifa , P ifola in tutta la fua lar- ghezza j e benche nel paffaggio perda moka forza , pure ne conferva tanta da rinfrefcar P aria agli abitanti della riva occidenlale . Le parti interne fon molto piii fredde, gerche un' atmosfera nu- volosiflima , fofpefa per cosi dire fulla cima delle montagne, si rifolve in grofli ed umidi vapori . II fuolo e fertiliflimo , e proprio alia cultura di tutte le famiglie de' ve- getabili : produce del rifo in ahbon- danza , e si pua avere un pecul , o siano 13J libbre per un dollaro di Spagna * Vi si coltiva neUa piii gran perfezio- ne P yams (1) , e la patata dolce ; vi si Ci) Yams : Si e par lat 0 di qpejla pianta ancora nel viaggio che ferve d1 intredu\\ione . 1/ no~ me e Americano . I Francefi la chiamano Igtiame • Tom, I. L Si 158 Viaggi si trova pure il cocco, il plumbe^nofe, il mangouftier , il jack , il bananier , 1* arancio , il limone , in una parola tutti gli aiberi fruttiferi 9 che producono i climi della fteffa temperatura . La na- tura e ftata liberaliflima verfo gli abi- tanti , facendo nafcere per efli , fenza i foccorsi della loro fatica e de* loro sforzi tutte le diverfe produzioni 9 che crefcono in si gran quantita fotto il tropico. % Si trovano ancora in quefto paefe delle 1 1 Si e creduto propria di confervarle il nome India- no » Quefta pianta crefce in vari luoghi dell' America ^ in Affrica 7 nella Guinea, fulla Cofta a* Oro ec. E' una fpecie di pataca : non fi femina, ma (i pianta un pe^etto diradice, epurche abbia una pic* cola fibra, getta immancabihnente la fua radice ed in- grojfa : gli fteli non s' ihalqano > ma fi ftendona ful* la terra ed allignano : le foglie fono piii grandi e piii ford di quelle della pa tat a ; hanno la forma di cuore , ed il color verde bruno lucente : i fiori fono giallaflri , ed unid infieme a guifa di fpiga t le raditi fon grojfe e lunghe , guarnite di molte fibre , e di un color bigiaflro : hanno una polpa bianca , fugofa , e farinafea ; talvolta vino fa . Si mangiano invece di pane quando fono cotte , e fervono di nutrimento agl* ifolani del mar del Sud * D I M E A R E S . I59 delle miniere d' oro 9 che si prefume effere di un gran valore. Si puo credere che gli Spagnuoli le conofceffero , o fofpettaffero la loro. esiftenza , e che per tai morivo si determinaffero a fta* bilirsi full' ifola : ma siccome i nativi ignorano del tutto P arte di foavare le miniere, cosi non $i fono presi la pena di riconofcerle . Ci fu aflicurato che quel poco d' oro, che hanno , fe qualche volta ne kaaiio potuto. procurare jB e quello , che i torrenti ftaccano nelT autunno dalle montagne abitate dagli Hilloonas . e dove si trovano, per^uaa- to fi crede , le vene che nafcondono quefto preziofo metallo, . Ma da una parte que' m^ntanari fono in troppo gran numero 9 e troppo determiaati a noa cedere , che a forza ed a fangue , un pofto che occupano da si lungo tempo ; e dall' altra Ia potenza degli Spagnuoli e al prefente troppo indebolka , per avere il coraggfosd' intraprendere g sloggiarli . tutte le parti delP ifola abbondano ec. grande di di- L z in bufali , vacche , majali , caproni Vi ii trova una quantita grande di ver- I j6o Verfi uccelli 9 che hanno la to belliiiimo : cola razza di V I ed A una G G I fpecie di amtre ■ tefta di un colore fcarlat- vi fi vede ancora una pic- cavalli rimarchevoli per la loro intelligenza. I nativi fi fervono pero principalmente de' bufali per P agri- coltura 9 e per altri lavori .- Gli abitanti di Magindanao mafticano quafi tutti del betel 9 e delP arek 7 ma fanno un ufo piii moderato dell' oppiofS che verun altro degl' ifolani de'mari dek' Oriente . I Pros de Malais fono in gran nume- ro , e di una forza formidabile: effi pof- fono contenere da 50 a 200 uomini ; i refultati otdinarj delle loro vagabonde fpedizioni fono lo fpargimento del fangue , la carnificina, e la fchiavitii degli abitanti delle citta e villaggi 9 che for- prendono fenza difefa , o delle .perfone che compongono P equipaggio de' vafcelli che poffono predare . II villaggio 9 o per dir meglio, la cittp di Samboingan, e fituata fulle rive di un piccolo rufcello, che fi getta immedia- tamente nel mare , e che de' bofchetti di cocco cuoprono colla lor' ombra pia^f| ce- v i M e a r e s; IC5l cevole . Vi fi contano circa mille abitanti , comprefivi gli ufiziali , i foldati, e le loro refpettive famiglie » Vi fono ne' contorni diverfi piccoli offervatori coftruitl fu de' pofti di dodici piedi d' altezza , e ne'quali fi tiene coftantemen- te una guardia ; il che fa fupporre, che gli Spagnudli fiano fempre in guerra co' nativi del paefe . slipabitanti fi fervono per edificare le loro cafe , de' femplici materiali che fono generalmente in ufo fra gl' ifolani de' mari dell' Oriente . Per la loro co- ftruzione impiegano il legno di bambouy e le cuoprono di ftuoje : le ftanze a ter- reno fon deffinate pel beftiame , pe' ma- jali, e pel pollamej la famiglia occupa il piano fuperiore . Fummo molto for- prefi di vedere che gli Spagnuoli in ve- ce di far nafcere P emulazione fra i na- di contribuire a' loro progrefli per la fuperiorita , che hanno fopra di loro nella cognizione delle arti e de' piaceri della vita, degenerano infenfibil- mente , ed adottano gli ufi^ed i coftu- mi di quel popolo , di cui affettano di difprezzare P ignoranza , BencW non ab- L 3 bia- VW#: /^vMp^b %6l Vl A G G 1 biano grande occafione di vantare Ia magftificenza dele loro cafe , hondime- no hanno una chiefa convenientemente edificata . Quefto e un frutto della loro devozione ; effa e coftruita di pietre . II forte non si puo considerare come una piazza di gran difefa ; da quanw| potemmo ritevare trovasi in uno ftato di decadenza , che aumenta ogni giorno ; ed il governatore ebbe Ia precau* gione tf impedirci che ne faceffimo un J>airtfcoIare efame I Dalla parte di terra , tutta la difefa consifte in una femplifjH barriera con due 9 o tre pezzi di tsffll none : certamente non bifognarebbe itH attacco vigdrofd per impadronirsi della piazza | e la Felice , e 1 Ifigenia avreb- bero potuto da fe fole far provare un terribil colpd alia potenza degli Spagnuo- li in quello ftabilimento I 1 utta la loro forza militare consifte in centdcinquan- ta , o dugento foldati, nativi di Manila la, di dove era originario il governatore : la loro difciplina ci parve cor- rifpondere perfettamente alio ftato del* la fortezaa | di cui formavano la guar- nigione * Sam* D I M E A R E JU Z63 Samlmngan e la Botany Bay (1) delle Filippine . L'esilio per quefta piazza fc la pena di alcuni delitti • Non vedemmo de' criminal!; ma aveflimo luogo di fofpettare che si tengano rinchiusi per la maggior parte in una fpecie di ftret- tiflima prigione. Del rimaneate per quanto poco con- siderabile fembri tale ftabilimento , si af- sicura che P knpiego del governatore gli rende jo mila dollar! ne1' tre anni della fua residenza in quefta piazza: egli rl- cava un tai profitto dalle monture e prowisioni diverfe che fa a' foldati 3 come pure dalla polvere d' oro , dalla cannella , dalle fpezierie , e da altre mercan- zie di contrabbando . * Gli abitanti offervarono nella loro con- dona con noi le regole della piii ama- biie convenienza : efli fono unicamente debitori di quefte graziofe maniere alio fPi- (1) -Bofcany Bay e I* ifola we fin deportati i criminali dall* Ingfclterra . La fcoperta di que* ft ifola vedafi a fuo luogo nel Vocabolario Geo* grajico . 1 povero p^polo confidato *e . Quanto al fuddetto re- 164 Viaggi fpirito di civilizzazione introdotto fra loro dal vecchio religiofo : i fuoi due cooperatori ne' travagli della vigna fpi- rituale non erano tanto artivi a render migliore qi alle loro c ligiofo egli aveva quel carattere dolce e conciliante, si neceffario in chi in- trapende di coltivare lo fpirito de' Sel- vaggi \\ Non fu fenza noftra gran forprefa che udimmo un concerto efeguito da una truppa di buoni fuonatori , tutti nativi del paefe : confifteva in quattro vidlini, due baffetti , e diverfi flauti , e man- dolini : quefti fuonatori , che non ci afpettavamo, fi difimpegnarono affai bene di alcuni fcelti pezzi di Handel: avevano altresi cognizione di diverfe noftre delle noftre arie e delle noftre comuni canzo- nette : efeguirono pero il Fandango con una jjerfezione capace d' inqMtare Ie orecchie le piii delicate di Spagna . I Malais 9 come moke altre nazioni fel- vagge , fono eftremamente fenfibili alle contraddanze inglefi favorite dolcezze della muiica poffono ancora 'msm di M e A r I s . 165 cora giugnere con qualche fatica ad ef* fere eccellenti in queft' arte incanta- trice . II buon vecchio religiofo aveva altresi infegnato a ballare (*) alia mag- gior parte della citta ; dimodoche gli abitanti di quefto luogo non frequenta- to , di quefto paefe fituato all' eftremita del (*) Non deve forprendere V arte innocente che poneva in opera quefto buon religiofo per incivili* re quefto popqlo felvaggio , e per potere in feguito fpargere ne* loro cuori i primi femi della fua religione . Egli capiva pur troppo che non farebbe potuto giungere a quello che fi era prefijfo^fent^i conciliarfi antecedentemente V ani'-no di quefti bar* bari , i quali y fe aveffe voluto in quahhe altra maniera fottometterli , o V avrebbero trucidato co* fuoi ccmpagni, o fi farebbero per mancan\\a di for* \\a , rintanad nelle felve piu interne di 'quel continent e . Non fi fono cltra volta ojfefyati nella China i Mijjionarj veftiti da Mandqvini ? Non fi fono veduti ancora degli altri cercare di conciliarfi con mille piaceri innocenti coloro de' quali vo~ levano fare de' profeliti ? Tutti quefti -.ardfi^j erano non folo lodevoli 7 ma e\\iandio necejfarj 9 per giuiigere a quel? onefto fine che (i erano pro* pofte . Non pub dunque fojpettarfi vsnin male in quefti piaceri > ne' quali il cuore di chi li pone m efecu^ione , e il pi judice di fe fteffo \\ t66 V i a.g g i^ del globo, conofcevano i due generi di divertimento i piii propri a rifvegliare il languore > o ad addolcire le amarezze della vita * La fera della vigilia della noftra partenza 9 il governatore , come ho di fopra detto, ci dette un' altra pro- va della fua politezza , e del fuo ca- rattere d' ofpitaliti , preparandoci efpref- famente un feftino per procurarci qualche piacere » Alle ore 8 della fera la compagnia , fi raduno nella cafa del governatore * Le dame fcortate da un certo numero di giovanetti di Samboingan, erano vefti- te alia moda delP ifola, che fi avvicina molto a quella di-Manilla 9 di dove ere- diamo che abbiano copiato P abbiglia- mento * Confifteva quefto in un velo che dalla tefta fcendeva con grazia quafi fino a' piedit quefto, mediante Parte colla quale lo accomodavano , o aumentava le loro bellezze, o le rendeva belle , fe la natura aveva loro negata la belta .* le fole braccia reftavano nude ; ma Ie pieghe del velo erano lavorate in guifa da l^ppiar vedere il feno , mentre P oc- chio avido e curiofo cercava in vano Ift di di Meares. 167 di ravvifare i tratti del volto a traverfo dello fteffo velo , che nafcondeva inte- tamente la naturale e femplice bellez- za . Effe avevano i colli de' piedi 9. ed i polfi ornati di braccialetti d' oro, che aggiugnevano , come fi credera fenza dubbio 9 qualche cofa di vago al loro giro , di gia per altra parte nobile ed elegante . Diverfe di quefte femmine era- no belliflime : certi fguardi voluttuofi , che parevano effer loro abituali, diveni* vano femprepiii tali ne' movimemi della danza , che le rendevano amabili al mag- gior fegno» II Fandango fu efeguiro nella maflima perfezione : i loro pafli nulla facevano perdere al minuet della fua nobilta , e le contraddanze inglefi, delle quali ne ballarono alcune per com- piacerci , fono ftate talvoka efeguite con minor grazia e leggerezza in diverfe delle noftre fcelte adunanze , di quel che lo foffero allora in un angolo delP ifole Filippine . Quefto divertimento dur6 fino a mezzanotte 9 ora 9 nella quale la compagnia fi feparo con tutti i fe^ni defla piii cornpleta fodisfazione ♦ II i6$ VlA^ C I II popolo di Samboingan deve 1* ob- bligo di quefti innocenti piaceri al fud* detto venerabile religiofo * Egli ancora fi mefeolava nella danza. Sarebbe onore- vole d' impiegare ovunque degli uomini 9 che full' efempio di quefto amabile miniftro, faceffero delle loro miffioni un mezzo di confolazione , ed una forgente di felicit^ pe' loro fimili \\ Del refto , non oftante tutte le fue gentilezze , il governatore non ci permi- fe di portare a terra un folo degli ftro* menti 9 che poteffero fervire le offerva* zioni aftronomiche : fummo dunque obbli* gati di farle venire da' vafcelli, non fenza un grande fvantaggio. Secondo diverfe buone ofTervazidm fatte a mezz;ogiorno , la latitudine nord della piaggia era di 6 gradi, e 58 minuti , e la fua longkudine, fecondo ven* ti altre offervazioni, che facemmo fuc- ceffivamente fulie diftanze del fole e della luna con de'buoni feftanti , di 122 gradi e 28 minuti eft da Greenvick. Il padiglione che fventola^a ful forte ci re- ftava allora a nord-medio-eft , a un mezzo nfiglio di diftanza # La PI M £ A R E $; !<%> Laplaggia davanti il forte e cattiva, e d'un fondo di fcoglio: in faccia della citta e molto migliore : i vafcelli vi fi pongono all' anffata fopra un fondo fab- biofo , e fon ben difefi 7 eccetto daila parte fud-ovefty e da quefta fteffa parte il vento non foffia con violenza tale da produrre un groffo mare , o da far temere qualche pericolo . Interrompo ora per un momenta il cprfo del mio viaggio per offrire al let- tore le offervazioni 9 e le note che ho avuta occafione di fare ful paffaggio fra il mar Pacifico del Nord , ed i mari della China . Spero che non gli fembre- ranno aliene dall' oggetto di queft' opera : La cognizione di quefta rotta e di una importanza ben grande per coloro, che intraprendono il commercio delP Oriente 9 fia al nord ^ fia al mezzogiorno delle Filippine . E' poi foprattutto ef- fetiziale a' vafcelli che prendono il paffaggio orientate della China , paffaggio che preferifcono fovente a qualunque altro , particolarmente in tempo di guer- ra , quando fono carichi pel porto di Canton |, e che foffiano i muffoni di nord-eft, Le 170 Viaggi Le offervazioni nautiche fono fempre della piii grande utilita . Io abbandono le mie alle rifleflioni, ed alia fagacita delle perfone che poffono intereffare davvantaggio: qui frattanto fi deve fare una confiderazione . Sehbene nella loro rotta a traverfo i mari della Cni- na , e lungo P ifole Filippine nel mar pacifico, la Felice e P Ifigenia non ab- biano provato alcun pericolo 9 tuttavia qualche altro vffcello potrebbe non effere cosi felice , facendo la fteffa 9 attefo- che vi^ne riguardata generalmente come pericolofiflima . Noi non provammo in effetto veruno oftacolo j ed io non du- bito, che prendendo tuf§e le convenien- ti precauzioni, non giungano i vafcelli a procurarfi un ingreffo facile e ficuro ne* mari della China per Magindanao , ed il canale di Bafilian* I mari delP Oriente fono , fenza dubbio a-lcuno , pieni di fcogli , che ren- dono neceffariamente la navigazione ter- ribiliflima . Quefti fcogli fono per la mag- gior parte fconofciuti ; il che non con- tribuifce poco ad aumentare i pericolic, e ben- D I M E A R E S. 17I e bensi vero , che i vafcelli che feguo- no la rotta ordinaria a traverfo i mari della China al muffone di fud-oveft , non hanno molto da temere , purche riconofcano le diverfe ifole per pro- curarfi de' nuovi punti di partenza . Tutti i tempi non fono pero proprj a fare delle offervazioni iunarie , e quefto e quello che dovrebfce rifvegliare la vigilanza,e rendere piii fenfibile la ne- ceiiita di prendere le precauzioni , che tanto preme di non trafcurare in quefta difficile navigazione. Non farebbe certamente prudente di far montare de' vafcelli ne5 mari della China contro il muffone di nord-eft j, come pure fi correrebbe molto rifchio a farli difcendere pel vento di fud-oveft. Vi e in quefti mari un si gran numtro di correnti diverfe , che un vafcello fi trova efpofto fenza avvederfene , in mezzo al pericolo, e non fi puo riufcire a falvarlo con tutta P attivka , ed abilita immaginabile , eziandio quando e fode- rato di rame , Io fo che vi fono degli efempj de' vafcelli 9 che fon venuti a capo di fare 11 172 Viaggi il viaggio 9 non oftante i venti, che ref! gnano in quefti mari . Ma dovrebbero piuttofto citarfi come prove ftraordina- rie della forte per effere sfuggiti ad un numero infinito di pericoli diverfi , de' quali uno folo poteva effer loro fatale, che offrirli per efempio , ed incoraggi- xe cosi altri vafcelli ad intraprendere la fteffa navigazione } poiche oltre i rifchi del viaggio , fupponendo anco che uno poffa efporfi con quefti inconvenienti 1 tutte le fortune fon contro il fucceffo , quando i mujjbni foffiano con violenza, fia in una rotta , fia in un' altra . Siccome i vafcelli hanno molto da temere , ancora pe' venti periodici, cosi e effenzialmente neceffario di provve- derli di due cronometri : (i) coll' ajuto di (i) Chronometri ; nome generico che indica li ftromenti che fervono a mifurare i tempi . Quefta parola e compofta di %pvos tempo e di pirpof mi* jura . II famojb Graham della Societa Eeale di Londra ha dato quefto nome ad un piccol pendulo portatile di fua invenyione che fegna i tcr^i , o fia la fejfantefima parte di un grado \\ cib fi k ri* levato effere molto utile nelle off'erva\\ioni aftrono* miche ; tanto pat che fi pub far andare nel pre* cifo \\ v i Mear.es; 173 di tali ftrumenti fi poflbno determinare in una maniera ficura le pofizioni del vafcello ; imperciocche effendo foggetti a fer.marfi , fe un accidente fimile ac- cade a uno de' due , fi puo conofcere per mezzo dell' altro P intervallo di tempo che e paffato , foprattutto fe fi ha 1' attenzione di confultarli di quattr' ore in quattr' ore ; e quefta e una vigilanza importantiffima: conviene altresi afficu- rarfi della loro efattezza in tutti i luo- ghi, ove ii vafcello fi trattiene per qualche tempo , perche fe ne poffa fare 1* efame neceffario. Vi fono degli efempj non pochi an- che recenti de' funefti accidenti accadu- ti ai vafcelli in tempo deimujfoni ordinary , per la mancanza di quefti utili ftrumenti. L' Hornby f vafcello di Canton, carl- co per Bombay, nel mefe di dicembre 1788 cifo momento , in cui comincia V ojferya^ione 7 & fermarlo altresi nel punto m cui finifce ; il che produce , che fi ha efattamente il tempo giufto della fua durata . Tom. L M 174 Viaggi 1788 fu fpinto da un vento contro P ifola Pula Sapata ne' mari della China , e lo vedemmo quafi ful punto di farsi in pezzi: era si vicino a terra jj che pareva che nulla lo poteffe faivare. Tutto ad un tratto P onda con violenza toniil a balzare dalla parte di uno fcoglio : I vafcello allora prefe con un'eftremapron- tezza il momenta di far vela , e cosi ebbe la felicita di fcampare , Nello fteffo anno un vafcello olande- fe peri ful baffo fondo di Parata . Le genti delP equipaggio si falvarono nella fcialuppa 9 ed arrivarono feiicemente a Canton . Nel 1789 verfo il mefe di giugno , il Lizard, vafcello carico da Bombay per Canton , arreno ful baflb fondo di Lincoln 1 il capitano e fette uomini furono le fole perfone dell' equipaggio che/ fcamparono . Dopo aver provate le piii crudeli fatiche 9 e fofferti de' mali ine- fprimibili in una piccolafcialuppa, sbar- carond a Canton . Si prefume che P Argyleshire , fortel vafcello da guerra 9 carico d«|3Benga-J la per la China , fia perito in qualche ^tu v i M I a r e s; 175 she pofto de' mari della China mede- fima ^ Ii numero de' vafcelli fpagnuoli e portoghefi, che e perito in quefti mari e conftderabile : il che proya , che non e mai troppa la vigilanza , e la precauzione in una navigazione cosi pe- ricolofa . II Cprhwallis delta portata di 10a tonnellate , comandato dal capitano William Counfill , difcefe ne' mari della China nel fuo viaggio al Bengala nel mag- gio 178^, epoca che fi■ fupporie^ effer quella del miffone di fud-oveft : quefto incontro tanti div^rfi bafji fondi I tante ifole e fcogli , che il fuo fcamfo fi riguarda come un yero miracolo . Se non foffe ftato equipaggiato in una maniera fuperiore , e governato con una, faviezza ed abilita poco comune , cer- tamente non avrebbe mai guadagnato il Bengala . Siccome P eftratto feguente di una lettera fcritta a bordo di detto vafc^pM lo puo effere di una grande. utilita a' navigator!, che in feguito faranno vela in que' mari 9 cosi non credo d' M aver •176 Viaggi aver bifogno di giuftificazione per infe- rirvela . Malacca 4 Luglio 1789 » Nel di 27 giugno giungemmo qui dalla China , dopo una traverfa di 45 giorni, che abbiamo confiderata come eftremamente lunga per un vafcello cosi buon veliero , come j il Comwollis . Aveflimo nel noftro tragitto una singo- lar posizione all' eft: non potemmo fcuo- prire ne il Macclesfield , ne Pula Sapa* ta . Nel di 18 maggio vedemmo per la prima volta la terra : effa ci reftava al fud-oveft-m-fud a quattre leghe di diftanza . In oltre una fcogliera a catena , ed altri fcogli perpendicolari peri- colofiflimi, che fupponemmo effere Ie Andrades, fi trovavano quafi alio fteffo srado di latitudine . A due ore e mez- zo paffate , dopo mezzogiorno , offer- vammo dal ponte un baffo fondo, che rimaneva al fud-oveft-m-oveft a due mi^ glia di diftanza 7 e verfo le quattro ore, ficcome camminavamo al fud-oveft , fummo obbligati a voltar vento a prua a caufe di un altro baffo fondo, che| ci V I M E A R E S. T77 d reftava al fud-eft-quart-eft nella diftanza di due miglia . NelP eftremita fud- eft di quefto baffo fondo e un ifola baffa e fabbiofa , fulla quale vedemmo qualche cofa che fomigliava ad un ba- ftimento naufragato : il tempo era molto turbato . Durante la notte rifolvem-4 mo prudentemente di vokarci al 0fcd ., facendo moderatamente vela j e cio perche temevauio 9 che quella catena di bafli fondi non fi ftendeffe davvantag- gio verfo il fud . TI giorno dopo full* alba prendemmo vento in poppa, cor- rendp fu'bafli fondi, e a ore 10 avanti mezzogiorno li fcoprimmo . Fummo allora obbligati di ferrare il vento alP eft, ed all' eft-nord-eft fino a tre ore dopo mezzogiorno 9 e di tirarci cosi da* diverfi bafli fondi che vedevamo . Undid di efli defcrivono una curva o cir- colo profondo , e fi prolungano confi- derabilmente all' oveft . Sembrano ab- bracciare nella loro eftenfione , che e di circa 25 miglia , ciafcuna delle due eftremita eft-nord-eft , ed oveft-fud- pveft, Cio che rende piii pericolofo an- M 3 cora mm 378 Viaggi cora di riconofcerli e 9 che ve ne fono inclufive ne' pofti , ove la liiperfi-l cie dell'acqua e placida ed unita.jjyjfl che I impoffibile d' offerVarli, non ve- dendofi all' intorno altro fcoglio che il primo i » y> Quando ufcimmd da quefta fco- gliera veleggiammo al fud ; ed il giorno feguente ci trovammo in un mare shall razzato dagli oftacoli I » » II di 30 a mezzogiorno offervam- mo altri fcogli, che giacevano al nord- eft-quart-eft a otto o nove miglia di diftanza . Quefta catena ci parve avere la fteffa pofizione che P ultima :fi tro- vano de' maffi e roccie pericolofe -lun--| go le fue rive j, e P eftehfione e di circa tre leghe >.f quando la fcorgemmo I la noftra latitudine nord era , fecondo una buona offervazidne | di 5 gradi e 47 minuti . Diverfe altre offervazioni del fole e della luna ci dettero una lon- gitudine I pericoli fenza numero a' qua%ij§| eravamo veduti efpofti , ci avevamo re- fa la rotta eftremamente faticofa . Finalmente fcoprimmo Ie Natumas e Anam- bas, riguardo alle quali si ft molto errata , tanto per la latitudine ', che per la longitudine . » Secondo quefti dettagli pare , che i vafcelli d' Europa caricati per la China , e che non avranno guadagnato nel mefe di fettembre lo ftretto della Son** de , non facciano meglio, che di prendere ii paffaggio all' eft per evitare i pericoli , di cui abbiamo parlato . Benche i vafcelli della Compagnia delP Indie Orien- tali , il Walpole 9 il Belvedere , ed il Walfingham siano arrivati alia China nel mefe di fettembre 1787 , tutta via non si puo negare che non foffe dal canto loro una temerita , che una ne- ceflita imperiofa poteva fola giuftifi- care . Ii Walfingham mont6 lungo la cofta di Bolneo , e fu ancora favorito da un buon vento di fud-oveft fulla cofta delle Fdippine : cio non oftante corfe de* rifchi cosi grandi, che verun uomo fag- gio vi M e a r e s; 181 gio non farebbe tentato di efporvisi di nuovo . II Walpole guadagno la cofta di Luconia , ed il fuo paffaggio fu felice , febbene per P avvifo del capitano Churchill i pericoli non foffero meno considerabili. Finalmente il Belvedere , capitano Greer , fece vela nello fteffo tempo a traverfo i mari della China , e frattanto fecondo tutte Ie probability , il muftone doveva allora regnarvi con violenza. Tali favori della fortuna si debbono piuttofto considerare come colpi di forte , che citarli come efempi ; poiche in ogni cafo farebbe certamente meglio per li vafcelli di preferire un paffaggio all' eft, foprattutto quando non hanno gua- dagnate le akure di Java verfo il di 10 ottobre. Gli ftretti di Bally o d9 Alias o&tono in queft'ultima ipotefi un paffo \\ ficuro, fe pure le carte di M. Dalrymple fono bene efatte. Di la I vafcelli continuano la loro rotta fino agli ftretti di Macaf- far 9 e conviene che prendano tutte le neceffarie precauzioni a caufa dell' ifole * iSz V I A g G I le 9 e bafli fondi 9 che giacciond fra quefti ftretti. Gli ftretti di Macaffar hanno effi pure i lord pericoli : fono pero in piccol nu- mero ,. e fi conofcdno perfettamente . 1/ Efperimento , ed il capitan Cook tra- verfarorio quefti ftretti 9 e feCero delle utili offervazioni nel loro paffaggio * L* Efperimento fu norioftante fpinto fulla cofta ed un poco danneggiato •. Ne' tempi del mufjone di nord^oveft. vi e d' or- dinario una corrente che traverfa il fud * Le acque del mar Pacifico e delP Arcipelago di Sooloo che fi trovano rin- chiufv? in quefto ftretto fogliono in generate formarvi la detta corrente . Nel paffaggio degli ftretti i venti fono va- riabili ; ma quando i vafcelli ne fono una volta fortiti , fi trova che foffiano all' eft y ed all' oveft . Refta allora facile e non dee ^dubitarfi , <;he non f\\ poffa arrivare fulla cofta di Magindanao ,. che e prefer.ibile alP ifola di Sooloo , ove regnano talora de' venti d' oveft , foprattutto ne' mefi di novem- bre , e di dicembre . Non farebbe dunque D I M E A R E p l8j que vantaggiofo di portarfi verfo Soo- loo 9 perche le Correnti ed i venti ren- derebbero difficiliffimo ai vafcelli il mon- tare a Magindanao , indipendpntemente da un gran numero di bafli fondi, e di fcogfiere di coralli molto pericolofe fparfe qua e Ik fra Sooloo > e Bafilan g mentre f\\ puo paffare fra P alto degli ftretti di Macajfar 9 e P eftremita fud di Magindanao , fenza efporsi a gran pericoli . Noi traverfammo quefto canale fra Jelolo 9 e P ifola di Morotay , e rien- trammo nel mar Pacifico al fud-eft di queft' ifola . Qui le correnti portano al fud oveft, e col vento portano alP eft ; nientedi- meno si puo guadagnare P ifola di Ba- fiian 5 e di la Samboingan , ove si tro- vano tutti i neceffarj rinfrefchi . Diri- gemmo allora la noftra rotta verfo San- guir y e quelle piccole ifole , che refta- no fra Sanguir 9 e P eftremita meridionale di Magindanao . Quefte ifole fono di una mediocre altezza , e ben Jfaofca- te : non hanno alP intorno alcuno fco- glio , che* non si poffa offervare , e che non sia per confeguenza faciliflimo ad wm 184 Viaggi evitare . Sanguir e ben popolata , ed of- fre de' rinfrefchi d' ogni fpecie . Si dice , che quefta ifola abbondi di fpezie- rie , delle quali fa un commercio con Magindanao . Ci e paruto ; che i venti d' eft vi regnino 9 e non fe ne allonta- nino molto. Fra le ifole di Bafilan e di Sanguir vi fono diverfe ifolette, che non fi tro- vano fegnate fulle carte : ma non fi e veduta cofa nella loro vicinanza , che aftnunzi il minimo pericolo . II paffaggio per Samboingan^ e certa- mente preferibile al paffaggio all' eft di Magindanao ; e difficiliflimo P arrivarci per queft' ultimo | e folo con molto tempo , pene , e fatiche potemmo guada- gnare il 4j grado di longkudine } di piii la rotta e quafi tutta feminata di fcogli . Si vedono per tutto delle ifolette baffe e fabbiofe , ed un gran numero di fcogliere di corallo, che in una notte nera e denfa farebbero la caufa di una perdita inevitabile : i vafcelli hanno altresi da temere , perche lo fcandaglio non da punto fondo , e cosi non poffo- no effere avvertiti a tempo de' pericoli che vi Meares, 18$ che corrono . Ma fupponendo ancora che riefca di tirarfi fuori da quefti fcogli , e da quefti bafli fondi 9 non farebbe prudente di girar vento a prua prima d' aver paffata' la Nuova Guinea .Finalmente dobbiamo figurarci la rotta verfo il nord, come fituata a traverfo di quelle ifole peric61ofe , le Caroline , delle quali non riguardavamo la pofizione come determinata in una maniera ben cer- ta 9 finche non fu decifa dall' Ifigenia , come pure la fituazione de' bafli fondi vicini 7 e particolarmente quella del baffo fondo Abregoes , la di cui efiftenza era generalmentfe revocata in dubbio , ma che al prefente e noto, che rimane fulla rotta de' vafcelli , che entrano dal mar Pacifico ne' mari della China tra Formofa , e Luconia . {3e fi preferifce il paffaggio all' oveft di Magindanao , non vi fon pericoli per entrare nel canale di Bafilan 7 almeno non ne offervammo verund . Si trovano in quefto paffaggio delle cadute di acqua confiderabili 9 ma nulla di piii dal pofto della piaggia all' altura del Forte Calde- ra. Quefto paffaggio e molto piii cot- " iS6 Viaggi to 1 ed a mia opinione e eguale in tutti i rapporti a quello del mar Pacifico, fe fi eccettuano pero , il che e di una importantiflima confiderazione , i mezzi de' rinfrefchi per P equipaggio de'diverfi vafcelli if Abbandonando Samboingan , debbono i navigatori , per quanta f^ra loro pof- fibile , ferrarfi alia riva di*Magindanao. Siccome il vento foffia generalmente all* altura della cofta , che e perpendr- colare , cosi nulla avranno da temere . Quanto a' pofti propri all' anco-? raggio , fi trovano di gia indicati nel conto, che ho refo dello ftabilimento di Samboingan . Da Magindanao fara neceffario di far vela direttamente verfo la parte meridionale dell' ifola di Panay: fe il vento non e piu che favorevole, allora bifo* gnera cofteggiare P ifola delNegros. Non vi e alqun pericolo a navigare vicino all'ifola di Panay y la di cui cofta e fi- ^piriffima, finche fia.fi guadagnata la punta occidentale delP ifola Mindoro. Di la fi avanzera alia cofta di Luconia , ove f fi potra profeguire col favore delle eor- $Kk ren- V I M E A R E S; 187 renti 9 che portano al nord , durante il muffone di nord-eft , all' altura del capo Bolinou , dalle 20 alle 25 miglia nello fpazio di 24 ore 9 e fovente all' altura fteffa del capo Buxadore. Le piii grandi precauzioni diventano rteceffarie nelP epoca , in cui cangiano i muffbni .• Quefto tempo e quelld, che. fi dee temere piii di tutti ne" mari della China . Se dunque fi trovaffero de' vafcelli , che avefiero guadagnato Samboingan nel mefe di ottobre , farebbe pro- priflimo che yi reftafiero , finche foffe paffato il piii forte muffone di nord-^ft, Dopo il mefe $ ottobre , il paffaggio a Manilla, e da Manilla alia China e fempre ficuro . II piii cattivo de' vafcelli fpagiuoli monta la cofta di Luconia fino all' altur^ dell'ifola, ajutato dalla corrente di nord; ed ailora avanza alia cofta della China , ficuro di potervi trova? re un paffaggio f Da tuttocio , che ho detto , fi puo evidentemente concludere che quefta rotta e nello fteffo tempo la piii ficura 9 e la piii corta. Di phi aggiungo , che of- fre . 1 i88 Viaggi fre 9 in tutti i cafi ,. maggiori vantaggi^ che la cofta di Borneo . Se fi preferiffe il mar Pacifico , perl effettuare il paffaggio in queftione , avan- zando ful primo all'eft, e poi voltando vento a prua , per oltrepaffare P ifola di Luconia, bifognerebbe allora veleggiare alP eftjfinche fi foffe varcata la cofta della' Nuova Guinea, e finche fi giungeffe a'150 gradi di longitudine . Sarebbe probabile in quefto cafo, che fi okrepaffaffe quel gruppo pericolofo d' ifole chiamate Ie Caroline, nel numero delle quali convien porre le Pelew, ed altre ifole baffiffimj|S circondate da fcogliere ad una gran diftanza , e dove lo fcandaglio non puo avvettire i vafcelli del pericolo , nelle notti ofcure e tempeftofe . Vi fono fra Magindanao 9 e la Nuova Guinea degli arnmafli cosi confiderabili di quefte ifole baffe , che efigono tutta la vigilanza , e P attenzione immaginabi- le , e per le quali fono talvoka infuffi- cieiti fimili precauzioai . Quando fi e al nord di quefti fcogli fi poffono guadagnare le ifole Bashee vedu- V I M E A R ES. 189 vedute da Dampierre 9 o P ifola di Bo- tol-Tobago-Xima, che fcoperfe Lord An- fon 7 ma ft trova un maggior vantaggio ed una maggiore ficurezza a determi- narfi per queft' ultima 9 offervando fempre d'evitare con tutta la poflibile pre- mura il baffo fondo di Abregoes , che e eftremamente pericolofo . Quando fi comincia a vedere Botol-Tobago-Xima , fi puo fenza il minimo timore , ed ancora nella piii ofcura notte , veleggiare al fud-oveft per quattordid leghe . Si girano allora gli fcogli di Ville-Rete a "una mediocre diftanza , ed e facile d* entrare ne' mari della China ferrando il vento ai nqrd 9 ed all' oveft : Ivi si tn> va una piccola ifola piena di fcogli, che giace quasi all'eft di Botol-Tobago-Xima a qualche miglio di diftanza ; onde con- viene ben guardarsi di prender P una per P altra . Gli fcogli di Villi-Rete fono perico- ldsiflimi ; formano una fpecie di grup- po, e fono circondati da maffi perpen- dicolari ; il piii considerabile non ha maggiore elevazione , che il corpo di un piccolo vafcello fuori dell' acqua : Tom. I. N que- 190 Viaggi que/ti fcogli si eftendono fud-oveft alffl altura delP eftremita meridionale df FbrJ mofa , a cinque leghe di diftanza. Cre- devamo , che si poteffe fcuoprire daiP albero di prua un canale fra quefti fcogli , | Formofa, L' ultima volta che ci avvicinammo i\\ Botol-Tobago-Xima 9 avevamo quafi le tenebre in mezzo del giorno : il tempq era nuvolofo, ed in tempefta y e ben- tofto il vento foffio all' eft con violenza. Veleggiammo fud-eft per lo fpazia di quindici leghe , e ferrando il yente* all' oveft , ed all' oveft-nord^oyeft l en* trammo a mezza notte ne' mari della China, fenza offervare in veruna parte P ifola di Formofa . Abbiamo fegnat^ fulla carta la longitudinq di quefti pa- raggi a norma delP eccellenti offervazioni del fole , e della luna , In quefta navigazione bifogna contare , in generate , fopra una forte corrente 9 che porta alP oveft, fubito ch$ la prua del vafcello, e al nord . Ne' contorni di Petro Blanco 9 o Sco- glio bianco fi prende ordinariarpente terra fulla cofta della China : di la per le ifo* v i M e a R e s ; * che fece Lord Anfon ful Centurione. L' ifiia di Grafton e situata all' eft de\\l'japla d\\ Orange . Effa rimane circa nord e fud : la fua eftensidne e consiJ derablle : ha quasi trenta leghe di cirjl conferenza •, ed una buona piaggia dal* la parte delP oveft . A due miglia, ap- pteffo a poco , al fud della citta , ove risiede il governatore > si trova una pfc> cola ibaja, fabbiofa > ove gettammo P ancora fu nove braccia di fondo, e a un mezzo miglio dalla cofta; lo feandagli® era fceipa&o; per gradi dalle quaranta alle nove braccia ; ma la riva non si trova a meno di due miglia di diftanza . I vafcelli erano allora a 20 gradi , I j6 mi^diil di Jatitudine ©ft da Greenvich > fecondo le offerva-aioni delP ifole 9 e della luna «. / [j Nulla vi e di piii-bello, che P afpetto di que- vi Mearhs; 19s tjueft'ifola . Effa fembra effere eftrema- mente fertile > e le provvisioni, che vi ricevemmo > non fmentirono punto cio, che prometteva lo fpettacolo incantato- re delle loro diverfe produzioni. I nativi ci recarono in abbondanza degYyams i piii belli , che si poteflero vedere , delle canne di zucchero , della radice di taro , del bananier , ed altri vegeta- bili : ricevemmo pure da' medefimi de' majali , e de'caproni , ma pochiflimo pollame : il ferro era la mercanzia fa- vorita di quel popolo : notai pero varie volte > che facevano altrettanto cafo de' grani di vetro , fe forfe non li prezzavano davvantaggio . E' vero | che dopo che gli Spagnuoli i) fono im- padroniti di quefte ifole , P argento ha un corfo eguale fra nativi quanto il ferro . Nel tempo di Dampierre non co- nofcevano altro mco di commercio , che i grani di vetro . Noi lafciammo al governatore una razza di montoni del Bengala ,• e fubito che furono pofti a terra fi viddero errare in abbondan- ti pafcoli, ed in un fuolo di una am- mirabile fertilita . Io non dubito , che N 4 que- 196 Viaggi quegli animali non abbiano profittato ne! loro nuovo foggiorno , e che non pro- curino delle abbondanti riforfe a' navi- gatori, che in feguito fi tratterranno in quelle ifole . L' acqua nelP ifola e belliffima , e vi fcorre in gran copia vicino alia riva , ove forma una piccola conferva, mante- nuta di continuo da un rufcello che fcen- de dalle montagne .• Le truppe fpagnuole arrivarono in quefta ifola verfo il 1783 per prender- ne il poffeffo . Non e difficile di con- getturare con qual veduta vi foffero fpe- dite , quando fi fa che dicevafi effere in quefte ifole delle miniere d' oro . E' certo che vedemmo preffo i felvaggi una quantka confiderabile di polvere d* oro , e de' pezzetti di miniera , che i torrenti fccondo tutta P apparenza avevano ftaccati dalle montagne , e che poi fi trovano nel letto de' picc'oli fiumi , di cui queft' ifole abbondano. Coftoro in- filzano quefti pezzetti con del groffo fi- lo di metallo , e li portano come or- namento alle orecchie , o ne formano *& de' di Meares. 197 de' vezzi per li fanciulli . Noi ne com- prammo alcuni . Quefte ifole fono ben popolate: negli abitanti trovammo una fpecie d' uomini dolci, e tranquilli : il loro maggior pia- cere confifte nel bere un liquore chia- jmato bashee, (f) che fi diftilla dal rifo e dalla canna di zucchero . La fera uomini , donne , e ragazzi ft adunano in folia fulla riva con delle fiaccole in ma-/ no , e bevono del bashee finche fiano del tutto ubriachi : effi formano allora delle danze, e danno tutti i fegni poffi- bili (1) II liquore che fi chiama Bashee ha fen^a dubbio dato il nome alle ifole . E' inutile di ri* cercare I* origine di quefte parole compofte 7 poi- che tutti i Di\\ionarj , riportati fin qui da' diverfi Viaggiatr,ri , de'varj idiomi de' felvaggi , non ha no vcruna analogia con qualjivoglia lingua Eu~ ropea . N. B. I due Articoli, cio& : Ojfervayioni fu la frobabilita d' un paffaggio Nord-OveJ} ec.; e Trdi- tato del Commercio fra la Cofta Nord-Oveft e la, China , che trovanfi nell' origuiale fra il pfimo ed il fecondo viaggio, li daranuo per intero udY ultimo toaio : *98 V i A g d i bili di gioja , e di fodisfazione f Io tefiid pero che il nuovo governo non abbia turbati gP innocenti piaceri di quefti bug*- ni ifolarti i Nell' epdca del muffone di fud-oveft il tempo e eftremamertte burrafcdfo, 6 quart- do il vento foffia in que'paraggi e vio- lentiffimo e fpaventevole i Le correhti 7 e le maree hanno nil corfd impetuofo e rapido , foprattutto lungo la piii meridionale di quefte ifole, che fono tutte bafiiffime. E' dunque ne* ceffario 9 che i vafcelli fi procurino-una buona ftazione nel loro paffaggio fra que* fte ifole , e Formofa. CAPITOLO 1 La Felice parte da Sarrikoingan. -- Paffaggio alle ifole della Felice . — Efpo- firTione degli ordini ed iftrufwni date da' mercanti proprieiarj pel viaggio . -- Catigiamento ftraordinario nel nalurale de bufali ricevuti a bordo . — Paffaggio alf ifola di Magindanao . — Rapi- dita delle correnti , — U ifola della Pro- \\ ^Provviden^a felicemente evitatu, — Paffaggio alle ifole Talour * V* Ifola San-* guir>. m Veduta del Capo Nord . — Im- poffibilita di oltrtpaffarlo . — / venti 'Wfevlf foffiano cofiantemente nel mar Pacifico . — La- Felice avdn^a foito il vento del capo Nord' •«*. Paffaggio all9 , ifola Ricu . — Canale fra Morintay e V ifola di Ielolo . — Odore foave , e pro- jumico dell'aria."-- Paffaggio all'eftremita meridionale di Morintay . — La Felice guadagna finalmente il mare.— Latitudine di Morintay efattamente de- terminata i m t Wel di 12 febbrajo, ful far del giorno t avevamo perduto di vifta V ifola dt ^»- boingan . Allora profeguimmo la noitra rotta lungo la cofta di Magindanao > La latitudine nord a mezzogiorno , era; ai 6 sr. e 34 minuti , e 1' eftremita deU ifola che vedevamo,giaceva oveft-nord- oveft alia diftanza di 12 leghe. .JJ-uoui di Bafdan ii eftendeva da fud-oveit- quart-fud all' oveft-nord-oveft a quattro le»he di diftanza . In quefta poftzione ms zco Via 6 g \\ fi rimarcava bene la collina, della quale abbiamo di gia parlato 9 e che pareva aver la figura di una benetta di mandariuo . Si offervarono due piccole ifole fi- tuate fra Magindanao , e Bafilan , che ci rimanevano al nord-quart-eft a quattro miglia di diftanza : effe non avevano una grande eftenfione , ma erano per tutto coperte di hofchi : siccome non occupano alcun luogo fulle carte , cosi demmo ad effe il nome d' ifole della Felice * Una corrente considerabiliffima ci aveva jaella notte fpinti al nord-eft . II vento rinfrefcava dal nord e dal mezzogiorno ; ed al tramontar del fole pote- vamo appena diftinguere P ifola di Magindanao . Prima della noftra partenza da Samboingan 9 e della noftra feparazione con P Ifigenia , avevo rimefli al Gapitano Douglas* gli ordini , e le iftruzioni per guidarlo nella condotta che doveva te- nere . Io ancora aveva ricevuto avanti la mia partenza dalla China le neceffa- rie iftruzioni w Effe contengono in det- ta- VI M EA'RES, 20I taglio i motivi , ed il vero oggetto del viaggio . Io non altero certamente la ve- rita , afficurando che non vi fi trova uea fola efpreflione contraria a que' fentimenti d' umanita , o a que' princi- pj che i mercanti inglefi debbono ono- rarfi di profeffare con tutte le nazioni del mondo . Si puo dire che quefti or- dini ed iftruzioni refpirino per tutto la giuftizia ,e la benevolenza j in ogni luogo vi fi ammirano que' mezzi delicati, che impiegano per incoraggire P induftria y mezzi egualmente onorevoli per P umanita ed utili pel noftro paefe 9 in qual- fivoglia parte della terra abitata fi pon- gano in ufo. Nel di 13 continuammo la noftra rotta con de' venti leggieri e variabili : il tempo era burrafcofo , e faceva un ca- lor foffocante . Suite ore 6 della fera perdemmo di vifta P eftremita fud-oveft di Magindanao . Dall' altura di queft' ifola vedemmo un' akra ifola rimarchevo- liffima , che aveva la forma di una mon- tagna , e le di cui cofte inclinavano quafi perpendicolarmente verfo il mare , Per tutta la notte avemmo una groffa Pio§- zo% Viaggi pioggia I ci regolammo al fud ed all' eft per poter ferrare P eftremita fud-eft di Magindanao :. fulla mattina del feguenre giorno ci troy^mmo vidniffimi . Effa ci parye ^ka , mo.ntagmo.fa , e del tutta eope^ta di bofchi dal m|Nino alia fua fommita . Si gettaya fpeftb lo fcandaglio j ma cento braccia di corda non ci davano il fondo . A mezzogiorno eravamo a 6 gradi e % minuti di latitudine nord . A quattro ore dopo mezzogiorno la punta di Magindanao , qhe fi poteva offer- vare ,, ftendevafi eft-m-nord , a otto leghe di diftanza . Serrammo allora rl vento all' eft'fud-eft per okrepaffare P eftremita meridionale. Offervammo in quel punto un can- giamento ftraordinario nel naturale de' bufali, che avevamo irrtbarcati a Samboingan : effi erano in quell' epoca si fel- vaggi e si fieri, che folo con mplta fa- tica , e moki pericoli fi paterono con- durre a bordo f Quefti animali fi fervi- vano delle loro coma con tanta defrrezza, che gli ftefli nativi non ardivano lord av- vicinarfi. Tutto ad xm tratto la lorq natural ferocia parve che Ii abbandonaffe: I VI MeARES, 20$ I erano di gia talmente ammanfiti, che jnangiavano in mano , e ci parevano qhe ^veffero delle qualita meno cattiye clelte altre beftie \\ Nella mattina. di quefto giorno rile-? yammo , che una forte corrente ci aveva portati al fud di Magindanao ; quefto punto ci reftava verfo il nord , alia diftanza di circa undid leghe, L' eftremita meridionale formava un promontorio ele- vato I che fomigliaya ad un' ifola . Ci comiodammo a rallegrare entran- do con si pochi oftacoli nel mar Pacified del Nord y ma la noftra fodisfazio- ne fu molto diminuita pel cangiamento funefto. del vento, che foffio d' eft-nord- eft . Avevamo a mezzogiorno , 4 gradi , e 58 minuti di latitudine nord , *e 126 gradi , e jG minuti di longitudine eft da Greenwich . In quel momenta vedemmo due piccole ifole , che giacevano al fud-fud-eft a cinque leghe di diftanza \\ e il promontorio di Magindanao , che fi foopriva ancora coll' occhlo , ci reftav^ al nord 9 a tredici leghe di di- ftanzai. La corrente allora ci porto si violen- te- 204 Viaggi temente al fud, che non potemmo co* fteggiare le due piccole ifole offervate al fud-fud-eft .Avendo fcoperto in mezzo di effe un paffaggio facile 9 ci de- terminammo a traverfarlo . Quefte ifole fono elevatiffime e coperte di bofchi . Dalle eftremita nord e fud della piii fettentrionale , fcorgemmo fortire una punta di terra di circa un mezzo miglio , e dalP eftremita la piii fettentrionale , a circa un miglio di diftanza , alcuni fcogli ftacca- ti | fu' quali vedemmo diverfi aiberi fparfi qua e la 9 il che li rendeva facili ad of- fervarfi . Quando fummo nel mezzo del canale , che e fra le ifole , gettammo lo fcandaglio , ed a feffanta braccia trovam- mo un fondo di croftaeei rofli 9 e bian* chi . Appena P avevamo traverfato che P ifola la piii meridionale ci comparve aperta come in due ifole diftinte , che pa- revano divife da un canale. Oftervammo nello fteffo momenta un' altra ifola , che rimatieva alP eft-fud-eft a quattro leghe di diftanza , anch' effa coperta di bofcaglie . Non tardammo molto a diftinguere ancora dall' albero di prua un baffo fondo 9 ed una catena di fcogli pericolofiffima , che aveva xmv-x*. vi Me ares. 205 aveva tre miglia di eftenfione dall' eftremita meridionale di queft' ifola, ma ri- marchevoli^l fommo per la loro bian- chezza. Finalmente vedemmo in faccia del vafcello un' akra ifola , che fi eften- deva fud-fud-eft irr diitanza di otto leghe . In quefta pofizione il promontorio di Magindanao ci reftava all' eft-nord- eft, diciotto o venti leghe diftante. La noftra fituazione allora non corri- fpondeva con veruna delle carte che avevamo fotta gli occhi . Divenne dunque neceffariffimo per noi di non avan- zarci a traveffo di quefto Areipelago , che colle maggiori precauzioni. II capo fettentrionale dell' ifola Morintay H eften- deva eft-nord-eft a 134 miglia di diftan* za 9 fecondo il noftro computo ; ed il capo di Buona Speran^a 9 o P eftremita fettentrionale della Nuova Guinea , gia- %ceva ai fud-eft , nella diftanza di 470 miglia : il vento reftava coftantemente alP eft-nord-eft; e paffando quefte ifole ci avvedemmo che una rapida corrente dalla pa tedelfudci faceva declinare fotto vento pel traverfo del vafcello. Tanti contrattem- pi cosi funefti e cosi continui, non ei la- TomJ* O fcia- zo6 Viaggi fciavano moka fperanza m potere okre- paffare ii Capo Nord. In oltre temevamo moltiflimo di effere fpinti , fenza poterlo evitare , verfo le molucche , gruppo d' ifole si pericolofo , che viene riguardato come lo fcoglio il piu funefto pe' naviga- tori ne' mari delP Iadjp-.. E' vero che potevamo lufingarci fjno ad un certo fegno, che il fole trovandofi vicino alia linea, diminuirebbe un poco la violenza del muffone di nord-eft 7 tuttavia 9 rav-* vifando come conveniva tanto cio che ci era permeffo di fperare * quanto quello che dovevamo temere , come pure la noja delle lunghe ed ofcure notti, non potevamo afpettarci nella rotta , che degli oftacoli e de' pericoli , i quali fa- xebbero divenuti maggiori , fe per dif- grazia il tempo aveffe continuato ad effere burrafcofo . La corrente , che febbene di una va- fta eftenfione , non aveva minor forza e rapidita 9 ci faceva fempre declinare fotto vento . Baftera foltanto di afferire che fcorreva tre miglia nello fpazio di un ora ; onde avevamo tutta la certez- za di credere che P impetuofita farebbe au- D I M E A R E aiinwntata a mifura , che fi avvicina- reffimo agli ftretti di Macaffar : quel che vi e di certo fi e , che ci porta va, ca$j£; una tai violenza , che non fummo padrgg|f di guadagnar P ifola 9 gia da noi veduta al fud-eft-quart-eft , rimanendo dlftanti cinque leghe « Durante la not-t^-de' 15 ayemmo ua gran ven|p; cio nonoftante ilnpre fueftre- mamente tranquillo j prova certa j^ che eravamo, nella vicinanza di qualche terrgi considerabite • Ci tenemmo al fud-eft- quart-eft , foffiando il vento coftante- mente al nord , ed all' eft. Imbrogliam- mo allora le baffe vele 9 afllne ^poter diftinguere piu facilmente gli ogget- ti, e di effer fempre pronti a girar vento a prua , in cafo di preffante perip|£. Io . Quefte precauzioni furono singolar- mente neceffarie j imperciocche verfo mezzanotte fcoprimmo al lume della lu- na 1 che eravamo vicini ad un ifola .cjjj*: perta di fabbia bjanca, e ,fpasi ^kyelf lo delP acqua : avemmo la forte di ve- dere quefto pericolofo fcoglio, ij^. diftanza di circa un mezzo mjglio,||che ci dette luogo di obbedire al vento t 208 V I A G G I Allora gettammo lo fcandaglio; ma con cento braccia di corda non si trovo fondo ; cio nonpftante continuammo a tenere il vafcello in sicura posizione fitio alle ore due della mattina , quando ii perde di vifta quefto fcoglio ed allora ci volgemmo all' eft-fud~efc con un buon ventdffrefco di nord eft . Quefte ifole baffe e fabbiofe fparfe qua e la nella vicinanza della linea , rendono in que' paraggi la navigazione eftremamente pericolofa. Ivi lo fcandaglio non puo avve*tire i vafcelli del pericolo che li minaccia , dimodoche , in una notte ofcura , ne la vigilanza , ne le precauzioni farebbero fufficienti per garantirli da una inevitabile diftru- zione . Nel di 16 al levar del fole , vedemmo la terra . che ftendevasi dal nord-oveft all' oveft 9 in diftanza di 16 leghe . Calcolammo che la situazione della pic- cola ifola baffa e fabbioia , che avevamo veduta la notte , poteva effere a* 4 gradi e 1 min. di latitudine nord , e a'127 gradi e 10 minuti di long. eft;e le demmo il nome d' ifola della Prov-\\ vi- Di Meares. 209 viden^a . Nello fpazio di 24 ore paf- fate una forte corrente ci aveva portati a ^3, miglia al fud : la longit. eft era di 127 gradi e 58 minuti . Offervam- mo allora la terra da tutte le parti; effa s'eftendeva da eft-nQrd-eft all'oveft-nord- oveft. Al nord ed all'eft ci parve ftac- cata e tagliata in vari luoghi ,- come fe foffe compofta di un gruppo d' ifole . AlP oveft poteva effere lontana da noi circa quindici leghe. Al tramontar del fole le ifole del v^nto |fcaanevano nord-nord-eft a 14 leghe di diftanza . La pofizione in cfip ci trovavamo era altrettanto piii critic ca , in quanta che non poteva accor- darfi con veruna delle noftre carte . Vi era nondimeno luogo di prefumere che la terra al nord-nord-eft confifteffe in quelle ifole conofciute fotto il nome d' ifole Talour , e che quella all' oveft foffe P ifola Sanguir . Ma fe non c' ingan- navamo nelle noftre congetture , le cor- renti avrebbero dovuto agire fopra di noi colla maggior forza , portandoci al fud 7 talche provavamo una crudefe in- certezza, non fapendo fe avremmo po- O 3 tuto 2fO V I A G | I tuto oltrepaffare ii Capo Nord , il che era per noi un affare della piii grandfej importanza | Avevamo una grande fperanza che av- vicinandofi alia linea i vend farebbero va- riabili 7 ma fino a quel punta il vento era rimafto alP eft, come fe non avef- fe dovuto piii cangiare ; e fembraVP che non volefte favorird davvantaggid • La noftra fituazione era dunque critica al maggior fegno -. L' avvenire non ci of- friva veruno oggetto di ficurezza, e fe- condo tutte Ie apparenze ddV^vatno effer cacciati fotto il vento di lelolo , e forzati per cohfeguenza ad Sbbandonarci a tutti i pericoli di una navigazione pe- nofa e fparfa di fcogli | Noi eravamo pienamente convinri , che fe non fi poteva oltrepaffare il Capo Nord , bifdgnava tentare un paffaggio a traverfo ie Moluccht Ml fud dilc- lolo 9 ove avevamo tutta la ragione di fperare che avremmo incontrato, fe non il muffone del nord-eft, almeno de'venti aiffai varia|>iii che ci avrebbero permeffo di rientrare nel mar Pacifico del Nord per gli ftretti di Pitt: ma non era del tutto cer- to, D I M E A R E S; Jilt to 9 ancora in queft' ultimo cafo , che foflimo in ftato di varcare la cofta della Nuova Guinea . Penfavamo non fenza un eftremo rammarico , alia neceflita in cui ci fairemmo trovati di feguire quella cofta occidentale , e di guadagnare il mar del fud per gli ftretti d' Endea* pour . Era pero da temerfi che prendendo quefta rotta 9 durante la quale la lun- ghezza e P ofcurita delle notti doveva neceffariamente rallentare il noftro viaggio 9 non mancaflimo Interamente del precifo fcopo . D^jgm' altra parte diri- gendoci al nord , coll' intenzione di paffare la edfta della Nuova Guinea contro un forte muffone , non avevamo minor ra- ragione di temere la fteffa mancanza | Finalmente ci determinammo a rinun- ziare a quefto progettp 9 attefa P irnpof- fibilita manifefta di efeguirlo , fenza con- fumare una gran parte del tempo , di cui non avevamo punto da perdere ♦ Tanti oftacoli non erano facili a fupe- rarfi ; e P avvenimento ha provato , che a. ftento sfuggimmo tanti pericolic che il ■ timore ci aveva fatti travedere . O 4 Nel %iz Viaggi Nel corfo della notte de' 16 fi continuo a camminare all' eft-fud-eft a forza di vele ; faceva un belliflimo lume di Juna , dimodoche fi farebbe potuto di- ftinguire il piii piccolo fcoglio intorno alP orizzonte. Nella mattina de' 17 vedemmo la terra dalla prua del vafcello : effa ci reftava nella direzione d'eft , a 12 leghe di diftanza. La fcoprimmo pure fotto vento 9 nella pofizione di fud-fud-eft . La latitudine nord , a mezzogiorno , era di 2 gr. e 40 minuti . 11 Capo Nord ci rimaneva all' eft , nella direzione del nord in diftanza di quattordici leghe. II vento foffiava coftantemente dal 4iord-eft , e dall'eft-nord-eft, ed avevamo una foiij te corrente dal fud . Continuammo a ferrare il Capo Nord , lperando che il vento di terra ci avreb- be fecondati vantaggiofaraente: ma fulle fei ore della fera , iiccome eravamo a due miglia dall' ifola Morintay , fummo obbligati di vojtar vento a prua , e di portarci verfo il mare per la prima volta , II fondo non fi trovava con cento brae- V I M E A R E S: 213 braccia di corda. Benchfe aveflimo avuta la difgrazia di cadere fotto il vento del Capo Nord , tuttavia avevamo rifoluto di far tutti i noftri sforzi,finche foflimo con- vinti delP impoffibilka di paffare quefto capo. Allora fu che prendemmo vento a prua , e che camminammo verfo il mare. I Circa le ore died della mattina ci trovammo di nuovo viciniflimi alP ifola Marintdy : nella notte avevamo prefo vento a prua per avvidjiarci alia cofta; ma sfortunatamente non provammo in mare , ne preffo la terra un cangiamen- to di vento, che ci foffe piii favorevo- le , Offervammo ancora , con noftro gran difpiacere , che per P effetto delle correnti del fud , avevamo declinato nella notte fottovento alia pofizione che occupavamo nella fera del giorno precedente . La latitudine nord offerva- ta a mezzogiorno era di 2 gradi e 35 minuti , ed avevamo interamente per- duto di vifta il Capo Nord , che ften- devafi eft-quart-nord , a 17 leghe di diftanza , immediatainente nella direzione del vento. Ri- -floii^, *ii4 Viaggi Riconofcemmo allora evidentemente I impoffibilita affoluta di efeguire il no* ftrd progetto, tanto piii che la necefll- ta di fcegliere fra miile oftacoli che fi prefentavano , rendeva la noftra fitua- zione irnbarazzantiffima , Frattanto fco- primmo uno ftretto canale fra una pic- cola ifola , che reftava al fud-fud-eft a quattro leghe di diftanza | e P ifola di Morintay „ Era altresi facile di diftingue- re lelolo , la di cui punta piii fettentrionale ci reftava al fud-oveft nella fola diftanza di nove leghe. Fra quefta punta e P ifola , di cui hd parlato , offer- vammo un canale di una vafta eftenfio- ne* Non avemmo dunque altra alterna- tiva , che quella di cercary! un paffag- X gio 9 e di girare P eftremita meridionale di Morintay 9 feiza efporci di piii a perdere un tempo che ci era tanto pre- ziofo | e tentare degli inutili sforzi per paffare il Capo Nord a difpetto de'venti , delle correnti , e del mare . Prevedevamo pienamente che entrati una volta in quella rotta , non vt farebbe ftato piii mezzo di ufcirne,. Cono- fcevamo altresi di poterci trovare im- Di Meares; -215 pegnati ne' bafli fondi di lelolo , e nel golfo di Chiauw 7 golfo prdfondo , che e pieniflimo di bafli fondi 9 e di fee- che , e dove il muffone foffia fenza ri- pofo , unito cof tame men te alle corren- ti I Un fimil concorfo di circoftanze era piii che fufficiente per convincerci che il profeguire tale imprefa efigeva la piii coraggiofa perfeveranza. In confeguen- za a mezzogiorno ci portammo verfo il canale 3$ le jfole Riou e lelolo ; quefto fulle quattro dopo mezzogiorno ci fi aperfe , e ci parve avere fufficiente lat- ghezza per effer navigabite 1 Ma fi tro- varono nel mezzo diverfe ifolette baffe e fabbiofe , che potevano fino ad un certo punto formare un oftacolo alia navigazione di quefta canale , ed inclufi- Ve^renderla pericolofiflima. Continuammo dunque la rotta lungo la cofta di Riou a due miglia di diftanza . La terra era per tutto coperta di bofcaglie fino a fior d' acqua ; ma per quanto potemmo accurataniente oflervare , non vi fcoprimmo veruna traccia di abitanti I Lo feandaglio non dava fondo con qua* ranta braccia di corda. A 216 Viaggi A ore quattro e mezzo paffate fi vide la cima delle ake montagne di Ielo- lo 9 che parevano elevarfi fopra P oriz- i zonte ; il che ci fece bentafto compren- dere tutto il pericolo della noftra fitua- zione . In quel momenta ci trovav^pi™ tanto avanzati , che il raiaimo tentati- vo per ritornare farebbe ftato il colmo della ftravaganza. Avevamo di gia paffato il canale ; ma P ifola di Morintay occupava maggiore eftenfione al fud di quello che le deffero-.-tutte Ie carte . Si era eguairnente paffata P ifola di '^pu: quelle di lelolo e di Morintay formava- no- allora un canale vafto e profondoijM circa dodici o tredici leghe d' eftenfio- ne . II gran golfo di Chiauw era in quel punto fotto vento del noftro vafcello . Si vedeva a circa cinque leghe alP altura dell'ifola Morintay, lungo il canale, ove fi navigava , una fila d' ifole baffe e fabbiofe unite a de' baifi fondi 7 e fa- • ceva un belliifimo lume di lun a ; altri- menti non ci faremmo efpofti ad avan- zare durante la notte ; il vento foffiava con violenza da nord-eft. La noftra gente ftava continuamente fulie cateue delle far- Di M E A R E S I 1*7 farchie per offervare lo fcandaglio , come pure fulle antenne per riconofce- re i bafli fondi, o altri fcogli non me- no pericolofi . Nel paffar quefte ifole , i bafli fondi ci parvero unitiflimi in diftanza dfteirca quattro miglia 9 e vedemmo un terribile ondeggiamento foorrer fopra di efli. Lo fcandaglio dava rego- larmente dalle fei alle otto braccia d' acqua fopra un fondo di fabbia . Facen- do vela piii avanti nel canale, avevamo quattordici venti, e qualche volta tren- ta braccia dello fteffo fondo . Quefte ifole fi eftendono a circa cinque leghe nord e fud . Effe fono quafi cinque leghe diftanti da Morintay, e otto da lelolo . Sarebbe a mio parere un aumentare i pericoli che fi corrono nel canale, paf- fando fra le ifole e Morintay 7 poiche trovammo una forte corrente , che nella fua rapidita ci portava quafi al fud . Fu per noi un gran difpiacere di aver paffato il canale in queftione durante la notte , perche a caufa di quefto comrat* tempo" non fi poterono fpedire delle feff- luppe a terra per efaminare la natura del fuolo | e cercare delle teftuggini . Si ^«itei& 2X8 V I A .£ 6 I Si fa che le ifole baffe e fabbiofe fono i Iqoghi , ove fi trovano piii facil- mmte * Nel noftro paffaggio fentim- ma P aria profumata di odori aromati- ci: alcuni de' noftri credettero diftingue- re particolarmente P odore della noce mofcada . i Quando ci vedemmo fuori da quefta catena d' ifole e di bafli fondi, ferram- mo piii il vento, per awiciqarci una volta all' eftremita meridionale di Morintay . Vi riufcimmo felicemente ai 19 ful far del giorno , e. ci trovammo alia fola diftanza di tre leghe : cosi continuammo a navigare fino a mezzo giorno I La latitudine era allora d' un gra- do e 47 minuti. Le eftremita delP ifola Riou fi eftendevano dal fud-oveft-quart- Oveft al fud-oyeft-m-fud a nove leghe di diftanza 7 e quelle di lelolo ci refta- vano dal fud-fud-oveft al fud^eft in diftanza di undid leghe « In quefta pofi- zione vedevafi P eftremita del ^anale, a traverfo il quale avevamo fatto vela. Profeguimmo la noftra rotta alPeft-fud- ^eft, con un vento di nord-eft , ma af- fai leggiero 9 fino ai 20, in cui fi ebbe a mez- vi Meares; 219 a mezzogiorno la fodisfazione di effer portati in alto mare . La latitudine nord era di un grado , e 5.6 minuti .• L' ifola di Morintay ftendevafi dal fud- quart-oveft-m-oveft all' oveft-quart-nord- m-nord , a 16 leghe di diftanza , e P ifola di lelolo ci rimaneva dal fud-quart- oveft al fud-oveft in diftanza di quat- tordici leghe . Cosi guadagnammo felicemente il mare , fenza perder molto tempo , e a traverfo di un canale, per cui non c? faremmo mai efpofti a paf- fare , In qualunque altra fituazione. Frat- tanto non vedemmo cofa alcuna , che poteffe impedire un vafcello a paffarlo facilmente , e con tutta ftcurezza, pren- dendo le fteffe precauzioni che noi , e facendo attenzione a tutte le circoftan- ze , delle quali fi e di fopra parlato . Io ho indicate le pofizioni con tutta P attenzione e fedeka poflibile per P uti- lita de' navigatori ? che , per fcelta o per neceffita, giudicheranno a propofito di feguire per quefta rotta, Non ceffammodi provare ,fdopo di aver paffato Magindanao, delle forti correnti 9 che portavano al fud, e al fud-oveft : il ven- 210 Viaggi vento foffiava coftantemente al nord-eft j ed in tutta la rotta , da quefta ifola fino a Morintay 9 abbiamo notato la maggior parte de' pericoli, che fi trovano fra le medefime . Secondo il noftro calcolo 9 P eftremita meridionale delP ifola Morintay , refta a' gradi i e 40 minuti di latitudine nord, e 128 gradi di longitud.eft* da Greenwich . La terra , che vedettffc* mo ai 16 , clove va effere, fecondo le noftre congetture, le ifole Talour , e P ifola di Sanguir e CAPI- C A P I T O L O VI. // vafcello continua la fua rotta all% eft. Delle correntilo portano fino all' ifola di Wagievv. — Si manifeftano alcuni fin- tomi di fcorbuto fra la gente dell' equi- paggio • — U vento diventa largo per la prima volta al nord-oveft . — Paffaggio all' ifola Wagievv , ed all9 ifole Tatee * pericolofe pe' navigatori. — Ve- duta delf ifole Freewill . — I nativi di quefte ifole vengonv a bordo. — Allegre^- %a che dimoftrano vedendo del ferro. $- Alcuni dettagli fulle medefime . — Loro latitudine e longitudine ec. — Forti cor- rend nella loro vicinan$a. J^j Ulla ci accadde di rimarchevole fino ai 21 j la noftra direzione era all' eft-fud-eft y il vento foffiava coftante- mente dal nord-eft, ed ogni giorno pro- vavamo una corrente di fud ♦ A queft* epoca P eftremiti fettentrionale della Nuo* va Guinea ci rimaneva nella direzione Tom. L P d' eft- 22i V\\aggi d' eft-fud-eft , in diftanza di t^O te«? ghe . Allora vedemmo la terra 9 che ftendevafi da eft-fud-eft all' oveft-quart- nord , a circa nove leghe di diftanza ^flla Nuova Guinea . Penfamrno che la terra alP oveft foffe P ifdla di I^agieyv, che for§|a la parte la piii fettentrionale de^^fifetti di Pitt. QuantQt a quella che fi vedeva alP oveft, non ne potemmQ congetturare cofa alcuna 9 attefo che non fi trovaya alcun fegno fulle carte in quella direzione . La latitudine nord della linea offer vata a mezzogiorno era di 22 minuti folamente , e la longitudine eft da Greenyvich , di 131 gr. e 10 minuti . L' ifola di Wagievv s' eftendeVa in quel momenta dal fud-eft-quart-eft alP oveft 9 e noi potevamo effere a fei leghe di diftanza . In quefta fituazione declin^rnmo pel trayerfo del vafcello fqtto - vento delP ifola Wagievv . Ci parve quafi impofli- bile di palfare P e|jggmita di queft' ifola , e moko meno la N,ipva Guinea 9f§ i venti non cangiavano in una maniera piii favorev9J[e" per noi, poiche avea- no fino allora foffiato invariabijmente dal V I dal nord-eft : M E A R E $ I mW$ aggiungafi che le forti cor- renti del fud avevano portato il vafcello si lonfano , che ci trovavamp in una pofi^ione egualmente incerta edjmbaraz- zante . Ci diveniva diffidliflimo il pr|S vedere un cangiamento yantaggiofo; e frattanto. ci pareva che 1^ Tola ri|-%fa | che realn^te ci reftava , fofle quella di afpettare quefto. cangiamento con pa- zienza . Faceya un in diverfe ifole baffiflime e bofchate i de' bafli fondi 9 e delle fcogliere le circondavano da tutte le parti I la loro eftehfione fem- braVa confiderabile. Si allungavahd dal nord-eft al nord-eft^uart-eft > ed erand fituate a circa cinque migUa P une dall' Skre i Siccorrie queft' ifole non fi trovavana notate fulle carte , cosi iftimaginammo di nominarie ifole Tatee , dalla parola > che il piccol numero di felvaggi che erano venuti a poisata del vafcello 9 non avevano ceffato di pronunziare Con gran ru- MLJLJIML V I M E A R E S j 2iy Kimdre % Quefte riinangoho a' gradi b 9 e 20 minuti di la'titudirie nord , ed a 132 gradi e 2 minuti di lorigitiidirie eft da Greenvich ; E' jpericoldfifllffto di avvi- cinarvifi > foprattutto nella notte : un vafcello che fi azzafdaffe a traVerfkrle > pe- Hrebbe infallibilriiente ■•* 8|8| Vedemmo diVerfiL canot 7 che vogava- ho fra gli fcogli . Due fra gli altri che portavano cinque felvaggi , veniierd vi- ciiiiffimi al vafcello . Quefti ifoMni gri- davano coil un tiioho di voce fpaven- tevole Tatee > Tatee . Tutti i tentativi 9 che potemmo fare per determinarli a venire a bordo > furono iriutili ; cio ndri- dftante aVevamo premura di riioftrar loro gli articdli di trafficd , che crede- vamo effere i piii eapaci ad impegnarii a tomunicare piii da vicino cori noi jj effi confideravano il vafcello cdri de' fe- grii di iiii eftrema forprefa ; e da' loro Hiflferenti gefti , tutfi verahrehte grotte- fchi 1 ci fu facile di fupporre che non lie aveifefr) mai veduto uno fimile \\ Efli parevand effere della fteffa razza che i Pap'dmis I Avevano la tefta lanofa , la pelle di uri nero lucerite > e tutte ie fattezze P 4 de' 2i8 Viaggi de' negri delP Affrica . Tenevano nelle mani de' lunghi giavellotti, la punta de' quali era formata da una refta di pefce , e li vibravano di tanto in tanto dalla noftra parte. Offervammo la coftruzione particola-v re e veramente curiofa de' loro canot | efli erano di forma lunga e ftrettifSmir per tenerli in bilancia fanno fortire da una parte una grande afta dalla carena con una reticella nd mezzo. Quefta erai di una forte corda fatta colla fcorza di cocco , e formava una fpecie di pon- te fu cui gP ifolani mettevano le loro armi, gli ftrumenti per Ia pefca ec. De- fideravamo grandemente di fpedire delle fcialuppe a terra j ma ficcome i baf- fi fondi impedivano al vafcello di avan- zare a fegno di poter dar loro foccorfo , cosi penfammo che farebbe ftata per noftra parte una temerita imperdo- nabile P efporre in quefta guifa i noftri a qualche pericolo . Verfo il mezzogiorno il vento rinfre- fco da nord-oveft , con noftra gran fo- disfazione . Demmo un addio alle ifole Tatee , e profeguimmo la rotta al nord ed vi Meares; 229 ed alP eft. Ogni lega in quefta direzione era per noi delP ultima importanza . Al tramontar del fole le eftremita delP ifole Tatee ci rimanevano dalP eft-quart- fud , al fud-eft-quart-eft a cinque leghe di diftanza . Le cime degli aiberi pare- vano precifamente effere fopra P acqua . In quel punto le eftremita delP ifola Wagievv ftendevanfi dal fud oveft quart-fud al fud-oveft-quart-oveft in diftanza di died leghe . Continuammo la noftra rotta fino ai 27 con un vento favorevole , ma in generate leggieriflimo. Tuono, e lampeg- gio in una maniera fpaventevole . II tempo era ofcuro 9 ed il caldo gravofo. II termometro fi trovava in quel punto agli 88 gradi , e fovente ancora ai 92 Una offervazione fatta a mezzogiorno ci diede 56 minuti di latitudine nord , e 136 gradi e 35 min. di longitudine eft da Greenwich . Scoprimmo dal bom- preffo la terra, o piuttofto degli aiberi fituati dalP eft-quart-fud 9 al fud-eft-quart- eft. Quando fummo a una certa diftanza le correnti portarono fortemente al fud- zjq Viaggi fud-fud-oveft. Sicconie non eravamo id iftato di okrepaffare la parte la piii fef- ieritrionale * |fesi dedinamnio fotto il veri- td di ^Sifta tetfa , e fift d' allora rile- vamrrid che confifteva in quattro ifole | delle quali la maggiore hdn aveVa piii di cinque leghe di drcbnferenza . La co- fteggiamftid a tre miglia di diftanza 7 ed fcoprimmd iiri gran villaggio fitua- to fulla riva delP ifola j in mezzo di uri bofco di cdcchi I tutto il rimarieri- te non fomigliava che ad una forfefta i ht fi vedeva un fol pofto che fofte col- tivatd i Fummo bentofto circbridati da un gran numerd di canot , che venivand per vifitarci ; effi coritenevahd riuniti infieme da ciriquecento felvaggi $ iuiti iiomini : ogni caridt pdrtava fei 0 fette perfone : la forma della lord coftruzio- rie era la fteffa di quella de' cahot dell* ifole Sandwich i i hativi lomigliavahd altresi agli abitanti di quell' ifole 5 e nori fu fenza molta forprefa che fi udirond parlare il Jinguaggio di detti ultimi ifos Jani • Secondo le offervaziohi che fa- feem- D I M E A R E S . 2%i cemiiio 9 fi puo congetturare , anzi fi puo credere con tutta ficurezza , che fono la fteffa rafcza d' udrriihi : effi vennero cdfta c$fta dd :#[iteello fenza farfi pregare e fern' ^armi . Ricevemmb da' med^fimi una coftfiderabil quantity dt noci di coCCo coke di frefco 9 e del le - gno di coir, in cambid delle quali cdfe demnid loro de' pezzi tP un cerchid di ferird di drca un pollice di lunghezza * Quando efponemmo quefto ferro alia loro vifta . rimafero tutti forpfefi da una interna gioja , ma si efprefliva , che e impoffibiie di defcriverla i Quello fra effi > al quale P avevamo confegnatd , Cdmincio a danzare ed a faltare intor- no al jpodt-e , ed effendofi l\\efo fupino fi rotolo e fi dlitiend in una maniera cosi ftraordiiiaria > che credemmo real- inente che fbffe attaccatd da qualche malattia particdlare . Finalmente fi alzo e bacio il pezzd di ferro co' fegni di iiri^t gioja ftravagarite > che provava quanta ii poffedimitito di uri tai nletalld > riguar- datd da effo come il piii gran teforo , aveva per lui delle attrattive irtdicibili. I fuoi compagni , impazienti di vedere il 232 Viaggi il pezzo di ferro fi affolIav3no intorno a lui; ma egli dopo qualche minuto ft tuffo nel mare , ed avendo vokata la tefta dalla noftra parte , lo bacio di nuovo , e noto leftamente verfo Ia riva . Io detti allora ordine , che fi fpezzaffero diverfi cerchi di ferro; ed. ognuno di que' felvaggi che ci avevano vifkati , ricevette un pezzo di quefto metallo , si preziofo a' loro oc- chi . In feguito ci abbandonarono con replicate efpreffioni della piii viva rico- nofcenza . Quefti ifolani fono di un carattere amabile 9 e confidente, e pieno di fran- chezza : in confeguenza facemmo ad effi una graziofa accoglienza , perche non ci perdeffero facilmente di memoria . Of- fervammo delle grandi ftuoje ne' loro canot ; ed avendo domandato a qua!' ufo le impiegaffero , ci fecero compren- dere , che fe ne fervivano come de' giachi di maglia , effendo capaci di re- fiftere alia punta di un giavellptto : di fatti il teffuto era cosi forte e cosi fer- rato , che io dubito che una palla di piftola poteffe penetrarlo , fuori che ad ;w una VI M EA RES. 233 ana piccola diftanza . Tutto fembra per- tanto far comprendere , ed una tai re- fleflione e molto penofa a farfi , che gli amabili abitanti di quelle ifole co- nofcevano le arti 9 fenza effer non meno avvezzi agli errori della guerra . II cru- del Dio delle battaglie puo dunque contemplare in tutte le parti del globo le trifte vktime de' fuoi barbari giuo- chi. II capitano Carteret fu quello che nel fuo viaggio intorno al mondo fcopri ori- ginariamente quefto gruppo d'ifole: egli giudico di doverle nominare ifole di Freewill 9 dal carattere franco e gene* rofo de' loro abitanti. Forfe non e ge- neralmente noto che uno di quegl' ifo- lani P accompagno fu lo Swallow : egli fi nominava Tom Freewill j e mori nel paffaggio alle Celebes . Siccome era fcorfo un intervallo di tempo confiderabile dal momenta che il capitano Carteret visito le dette ifole fino a quello, in cui noi ci arrivammo , cosi potevamo credere con baftante fon- damento che i compatriotti di quel gio- vine 2J4 V I A G G I vine si foffero fcordati ch'egli era partite* col navigatorq inglefe j ma al contraria rnoki di que' fdvaggi indicayano ora il vafcello, ora if mare , e ci davano ad intendere con altri gefti non meno significant! che uno dei loro era ftato condotto via , Sjccome conofcevamo per- fettamente tutti i dettagii del.giornale del capitano, Carteret' , cosi fl^Qjnmo comprendere a' medesimi che il loro compatriotta non esifteva piii . Allora conferirono tutti insieme fopra un tale affare; indi ce ne parlaroao nuov^men- te, ma coif aria della maggiore ifS$iffe- renza ; almeno non ci parve di offerva- re alqqno' fra efli die come amico , o come pa rente ^dimoftraffe il minimo do^ ^e per la trifta forte dello. $fortunato Tom Freewill . Riprendemmo allora la noftra rotta al nord-eft con un venticello d' oveft-nord- oveft . Paffando al nord di quefte ifole , offervarfimto che erano come attac- cate infieme da fcogijere pericolofiffi- me , che avevano tre o quattro miglia d' eftenfione in tutte le direzioni. Al tra- VI ME ARES, JJj framontar del fole il corpo di quefte ifole ci reftava al nord-nord-oveft., a quattro leghe di diftanza . Nel di 28 il tempo diyentp molto bu? rafcofo I il vento faltav^ corstinuamente dal nord al nord-eft 9 dimodocheg la mi- glior rotta che potemmo fare fu all' eftt p alP eft-quart-fud . A mezzo giorno avevamo gradi 9. e 55 miniiti di latitudine ; i Venti ?r3no docili; la pioggia cadeva a dirott? fcoffe ; ed era accom« pagnata da tuoni e lampi. La mattina de' zg ficcome andavamq al nord con un vento leggiero di fud-? •gft , cosi fcoprimmo la t^rra dal bom- preffo . Cofteggiammo , e trovamp^.che erano le ifole Freewill, Noi non poffia- xno render faciljnente ragione di tale av- venimento . Siccome le ifple in quefto mare hanno moka fomiglianza le une colle altre , cosi credemmo di efferci ingannati ; ma il noftro dubbio fu ben- tofto fchiarito $all' arrivo di mold di quegP ifolani , de' quali ci eravamo re- centemente fatti amici. Effi fi avanzaro- no a trayerfo la catena degli fcogli p$f por- 236* Via g g i portarci in dono delle noci di cocco J e durammo molta fatica ad ottenere, che ■accettaffero qualche cofa in cambio . Uno di que' felvaggi fra gli altri ci mo- ftro un pezzo di ferro , che aveva ri- cevuto da noi due gioni prima , quafi per provarci , che non aveva dimentica- ti i fuoi benefattori . La latitudine nord , a mezzogiorno , era di un grado e 7 minuti j diverfe offervazioni fulle diftanze del fole e della luna , diedero 137 gradi e 10 minuti di longitudine eft -. II gruppo delle ifole Freewill ci rimaneva allora al fud-eft-m- eft a quattro leghe di diftanza ; il che ftabilifce la loro pofizione a gradi o e $6 minuti di latitudine nord della linea , e ij7 gradi di longitudine eft da Greenwich. Supponevamopur troppo che le correnti ci avrebbero fatto declinare fotto vento , nel di 28 ; ma non avremmo mai dubi- tato che quefte ci aveffero fpinti con tan- ta violenza per farci ricadere in quelP ifole . Anzi al contrario trovammo che, andando-al nord per tutto il precedente gior* vi Meares; 237 giorno , la noftra rotta non era molto migliore che al fud, un poco all' eft, ben- che camminaflimo all' eft . Non perdemmo di vifta queft' ifole fino al primo marzo . Eravamo, a mezzogiorno 9 a 1 grado e 42 minuti di latitudine nord . II vento faltava come al folito , dal nord-eft alP eft-nord-eft . II tempo era cattivo, incerto , e faceva un caldo foffocante : di tanto in tanto cadevano delle dirotte pioggie , il che riefciva molto mai fano per le genti delP equipaggio , che foffrivano grandemente per la continua umidita. Delle foke te- nebre ofcuravano P atmosfera, ed i noftri abiti erano tutti bagnati . Si aggiun- ga a quefta trifta fituazione Ia lentez- za , colla quale avanzavamo verfo il nord . Cio affliggeva i marinari , e di- minuiva la loro attivita a fegno 9 che era neceffaria tutta la vigilanza ed attenzione degli ufiziali per impedire i pro- grefli di un languore cosi allarmante . Torn* L CA- ^mim^m^^LW9*M^ CAPITOLO VII. Caldo ecceffivo . — Tempo burrafcofo . — Cede il trinchetto della Felice . m Per- dita di una parte del beftiams . — Morte di tutti i caproni. — Diftrurione della maggior parte delle piante deftinate per le ifole Sandwich . — Motivi per dirigere la rotta del vafcello verfo il nord-oveft . — Maniera di hutrire F equipaggio . — Occupa-fioni a bordo . — Progetto di co- Jirufione tt un vafcello di 50 tonnellate nell1 imboccatura del Re Giorgio . — I falegnami fanno il modello e la carena . — Vfirte di coftruirei vafcelli totalmenu fco- nofciutaa' falegnami Chinefi. — Porto con- fiderabile de' Giunchi Chinefi. -- Diflac- camento fcelto per re flare ndi imboccatura del Re Giorgio. — Coda di un dragone di mare. *- Cangjiamento de9 muffoni. - Effet- \\tiferribili de'drdgoni dimare ne'mari della China e nel mar Pacifico del Nord 0 N El di 2 marzo per mezzo di diverfe offervazidni fulla diftanza del fole , D I M E A R E S . 239 Ie , e della luna , ci trovammo a' 136 gradi e 37 minuti di longitudine eft da Greenwich , e a 2 gradi e 52 minuti di latitudine nord . Iu quel momento la variadone del compaflb era di 2 gradi tn%o. minuti eft,ed il mercurio del ter- mometro faliva a 86 e fovente a 90 gradi, dimodoche dovemmo foffrir mol- , to* per P ecceflivo caldo. Le correnti ci pern^ttevano rare volte di fare una rotta migliore che al fud- eft 5 e fino allora. non pareva molto pro- habile che poteflimo citrepaffare la Nuova Guinea. Ci era realmente riufdto di paffare il Capo Nord; ma ci reftava ancora la Nuova Irlanda , la Nuova Hannover y moki gruppi ed ammafli d' ifole diverfe dal nord della linea 9 e da' va^j gradi all' eft della %oftra pofizione . Se aveffimo continual la noftra rotta 3 avremmo dovuto determinarci di- avan- s&are a traverfou degli ftretti di Dampier- re y o di quelli fcoperti dal capitano Carteret, e,che feparano la Nuovdfcffret- tagna dalla Nuova Hannover . Ma.fubi- toche non prendevamo o P uno o P ai* Q z> tro^ ■ill ■H '«*" 240 V I tro di quefti due A G G I paffaggi , non ci re* ftava altra alternativa , che di far vela al nord ed all' oveft , e eercare di avan- zare affai nel primo per poter prendei vento a prua , e oltrepaffare il mtto . Dopo una feria refleflione fulla noftra fituazione, e fulle circoftanze, fcegliem- tno quefP ultimo partita. Facemmo dunque prender vento a prua al vafcello * ^ c' incamminamm i M'e a r e s; #4t geva affolutamente de' foccorfi di qual che liquido per confervare hi fanita, fo** ftenendone la tiSfpirazione . Ai j il tempo divenne burrafcofo f avevamo de' \\enti impetuofi continui del nord - eft accompagnati da diluvj di pioggia , che ci obbligavano fpeffa a calar le vele 9 La migliore rotta , che potevano fare 9 era al nord-oveft. Ten- tammo cio nonKftante di fare qualch$ volta una bordata o due all' eftrfud-eft e all' eft 9 quando il vento era favore- vole . In quefta pofizione offervammo 1 a mezzogiorno 9 che il trinchetto avevc* ceduto pericolofamente al di fotto delle maftiette ; allora ci trovammo obbligati di prendere tutte le precau^ioni pofli- bili per aflicurarlo , attefoche il mar groffo efponeva il vafcello a reftar folate tato per la forza dell' ondeggiamento « L' albero di gabbia ed il perrocchetto furono in confeguenza calati ful ponte , e ne allentammo le vele . Alzammo pu^ re de' tavolati intorno all'albero, ed i falegnami fi occuparono ful momenta a tagliare delle lapazze. Quefto aggidente fu accompagnato dg Q s * - I ii wun ^42 V i a & g r diverfi altri egualmente sfortunati ed at* flittivi. II cattivo tempo che avevamo provato 9 e le fcoffe continue del vafcello avevano fatto perife qualche parte del noftro beftiame, e la maggior parte delle noftre piante, fra le quali un belliflimo arancio fiorito , e la meta delle giovini pianticelte di cannella ricevute a Samboingan . Ci rimaneva ancora un toro , una vacca , ed un vitello tuttavia vi- vi. Ma le dette fcoffe del vafcello ca- gionarono in un fol giorno la morte di tutti i caproni. Nel di 4. a mezzogiorno eravamo a' H gradi di latitudine nord, fecondo due offervazioni fatte fulla pofizione del fole , e a 137. gradi e 55. minuti di longitudi- ne eft da Greenwich, calcolata fecondo P ultima offervazione del fole e della lu- na . II vento foffiava da nord-eft; onde profeguimmo la noftra rotta all' efirfud-eft; il tempo era ofcuro e tempeftofo : de' groffi vortici di pioggia ^ecompagnati da un vento impetuofo follevavano le onde, e producevano una grandiflima agitazione nel rn^are . L' albero non pote effere raccomodato in V I M E A R E S. 243 ■ una maniera ficura prima de' 5 , attefoche era ftraordinariamente difficile di * fortificarlo , In oltre terne- vamo molto, che poteffe refiftere ai venti ed alle tempefte, che ci afpetta- vamo di foffrire al nord delle latitudini del tropico . Continuammo fino ai 12, a prevalerci di tutti i mezzi favorevoli che ci porge- va il vento: quando quefto fakava all' eft nord-eft prendevamo vento a prua , e governavamo al nord 9 ed all' oveft , e fubito che fi voltava al nord dirigevamo la noftra rotta verfo Peft* Qualche volta pero effo non ci permetteva di andare lungo la cofta, o di prender vento a prua, perche foffiava fempre con violenza , e la pioggia cadeva a dirotte fcoffe . La noftra latit. nord , a mezzogiorno, non era che a 3. gradi e 15. minuti, e la longkud. eft di 144 gradi e 25 minuti : ai 17 non ci trovammo che a 3 gradi e 25 minuti di latitudine nord , e a 146 gradi e 30 minuti di longitudine eft . Cosi la lentezza fatale della noftra navigazione , i rigori del tempo egual- mente noiofo e mai fano tendevano piii Q 4 o me- 244 Viaggi g meno .a fcoraggire le perfone delP equipaggio . Aggiungafi 9 che le frequents pioggie cagionavano una umidita coa- tinua, dimanierache i marinari trova- vanfi fpeffo e per lungo tempo obbliga- ti a portare i loro panni tutti bagnati j ed altresi cominciammo a temere che (I anmentaffero i fintomi dello fcorbuto . Una fituazione cosi critica ci faceva mol- tiflimo dubitare , che non ci foffe pof- fibile di paffare le ifole della Nuova Ir- landa 9 o della Nuova Hannover, che allora ci rimanevano non folo al fud-eft, ma ancora a moki gradi dalla parte dell' eft. Nella pofizione in cui eravamo , avevamo fempre manuvrato immediata- mente nella direzione del vento. Ho di gia parlato di fopra degli ofta- coli, che probabilmente avremmo pro- vati feguendo la noftra prima rotta . II fole fi avvicinava all' equinozio , e non ci era permeffo di fperare un cangia- mento favorevole. Con un fole vertica- le non dovevamo naturalmente afpettar- ci che una noiofa calma , e delle grof* fe pioggie . Non avevamo ancora fatta che una piccola parte del viaggio : ci ri- vi Meares; 24$ timaneva da terminare un immenfo tra- gitto per guadagnare il 160 grado di longkudine, ove dovevamo neceffaria- mente /traverfare la linea . Secondo la maniera 9 colla quale avevamo principiato il viaggio , era proba- bile di non poter giugnere a quella lon- tana diftanza prima de'10 d'aprile. Da un?akra parte dirigendoci al nord-oveft, avevamo molta ragione di fperare un cangiamento di vento piii favorevole verfo il primo d' aprile, fe quefta non fof- fe il muffone . In confeguenza rifolvem- mo una feconda volta di paffare Ie Fi- lippine, e di dirigere coftantemente la noftra rotta verfo il nord-oveft. Oltre la quantita d' acqua, che Pequipaggio era folito di ricevere , davamo a ciafcuno nel corfo di una giornata una mezza pinta di liquori forti, due terzi mefcolati con acqua, ed un terzo puro, effendo per loro una tale bevanda , un eccellente cordiale , mafiime ne' tempi umidi, Ci eravamo fufficientemente prov- veduti di tuttocio che poteva confervare la fanita, o almeno impedire i pro- mattina e fera P equi^. grefli del male SLJAJ^:. -%§il 2j\\G Viaggi equipaggio aveva del the collo zucche* roj inoltre davamo ai marinari del rr- fo, de'pifelli e dell'orzo in abbondan- za , variandoli colla farina e co' frutti in guifa da render loro falubre e piace- vole il giornaliero alimento . II maiale ed il bove ( falato ) era fempre tenu- to molto nelP acqua e non ceffavamo di fare ufo delP aceto per correggere gli effetti nocivi , che potevano produrre Ie provvifioni di carne falata. Continuando -a camminare al nord- oveft, nulla ci accade di rimarchevole nello fpazio che fcorfe fino ai 30 . II tempo allora era divenuto molto piace- vole: non foffrivamo piii le bufere di vento* e pioggia che ci avevano conti- nuamente tormentati. Una offerva^jp-ae fatta a mezzogiorno diede 21 gradi e 2 minuti di latitudine nord , e 139 gradi e 48 minuti di longitud. eft . La varia- zione del compaffo era di 4 gradi e 24 minuti eft. Durante quefta navigazione avevamo veduri tutti i giorni de7 nume- rofi branchi d' uccelli , fra efli fe ne of- fervavano diverfi, 1a fpecie de'quali non li allontana mai dalla terra. Of- PI M E A R E S ; 247 Offrendoci il tempo favorevole una buona occafione , facemmo la rivifta delle noftre vele , mettendoci cosi in guar- dia contro le tempefte, che temevamo avanzandoci verfo ii nord , e foprattut- to preffo al Giappone * Preparammo due affortimenti eompleti di vele nuove, bene, incorclate , e cucite in mezzo, vecchie Turono riparate con tutta la cu- ra poflibile . Non ceffammo d' impiegare continua- niente i bottai, gli armaioli, ed altri arti- giani, tanto al folito fervizio del vafcello , quanta a preparare, ciafcuno fecondo ii fuo particolar talento , tutti gli articoli di traffico,che deftinavamo per la piazza d' America.Gli armaiuoli chinefi erano molto induftriofi| lavoravano con tanta deftrezza e facilta che li preferivamo agli armaiuoli d' Europa. Gli ftromenti , de' quali fi fervono per le loro opere , fono eftrema- mente fempiici , e pongono fempre po- chiflimo tempo in fare quanto occofil§£ I falegnami furond egualmente occu- pati a far la carena ed il modello di uno sloop di 50 tonnellate 9 che avevamo il progetto di coftruire al noftro arrivo nelP ■I m% Viaggi imboccatura del Re Giorgio .. Un fimile vafcello poteva efferci di una grande iitilita, non folo per raccogliere delle pelli, ma ancora per riconofcere la cofta, II noftro primo falegname era un gio-» vinetto molto abile ed intelligente nella fua profeffione, che aveva efercitata'per tempo a Londra . Quanto ai falegnami chinefi , la noftra maniera di coftruire i vafcelli era loro totalmente fconofciuta , Quelli fu i quali navigano ne' mari della China ed in altri vicini mapri fono di una particolar coftruzione. Nelte navi dimil- le tonnellate non impiegano un fol pezzo di ferro j fanno inclufive le ancore di legno, e per le loro vele , che fono enormi , fi fervono di ftuoie . Quefti le-* gni galleggianti poilono nonoftante refi» ftere alle piii violente tempefte:efli con- fervano lungo tempo il vento favorevo* le , hanno un buoniffimo movimento, e fono lavorati con efattezza tale, che ec* cita Ia forprefa in tutti i marini delP Europa. Era dunque difficile d'impie* gare P abilita de'noftri falegnami chine* fi ad un genere di travaglio tanto di* verfo da quello a cui fono gvvezzi , e pel vi Me ares. 249 pel quale hanno una ficura pratica ed una coufumata fperienza* Io fcelfi fra P equipaggio undiftacca* mento che dovea reftar fuPa riva co' lavoranti deftinati alia coftruzione del vafcello . Quefta anticipazione di ordini lion aveva altro oggetto che di porre i noftri in grado di principiar fubito le loro operazioni , appena giunti nelP imboccatura : e veriffimo che non avevamo ancora cofa alcuna in pronto , che bifognava cercare il legname nelle fore- fte dell' America $ che il ferro era in barre informi e non lavorate ,• che un cavo conteneva tutta la fune colla quale ci difponevamo a fare i noftri cor- daggi; ma benche foflimo si poco avan* Z3ti, quel fentimento di fperanza che porta P uomo a lottare contro tutti gli oftacoli, e che gli rende per cosi dire la vita , ci dava del coraggio | ed eravamo in qualche guifa ficuri che il noftro "progetto avrebbe efecuzione , e che il vafcello , che volevamo coftruire , poteva effer lanciato in mare verfo la me** fa d' ottobre • Nel 250 Via g g i Nel primo di aprile a mezzogiorno , la noftra latitudine nord era di 22 gradi e .26 minuti , e la longitudiue eft di 139 gradi e 38 minuti. II tempo pareva fif- fa to per P ofcurita: le nuvole vedevanfi ftraordinariamere nere , e cariche : tuo- nava e lampeggiava per tytto il giorno; il vento ci menava delle numerofe tur- me d'uccelli 5 e lo ftrepito .che facevano nel loro paffaggio pareva annunziarci che temevano il cattivo tempo . Paffammo ancora vicino ad alcune di quell' erbe che P acqua ftacca dagli fcogli, fegno certo che noa eravamo molto lontani dalla terra . Ai 2 i tuoni ed i baleni aumen^ tarono, fenza che il vento foffiaffe con maggior violenza: il mare era pero agi- tatiffimo, ed il vafcello fi fcuoteva con tanta forza , che i cordoni di poppa e prua furono portati via ; e provammo ancora molti altri accidenti. Verfo il mezzogiorno il tempo divenne burrafco- fo , e foffrimmo diverfe bufere di vento fu tutti i punti del compaflb . L'ofqu- rita che fi aumento ad un tratto ndn ci pofe D I M E A R E S. 251 pofe in dubbio delP avvicinamento di una violenta tempefta. Calammo imme- diatamente ful pome le antenne e gli aiberi di perrocchetto e ferrammo la vela maeftra : facemmo i terzaruoli alle vele di gabbia, e bilanciammo la vela di mezzana . Tutte le vele furono ferrate , eccetto la gran vela di gabbia I che cre- demmo bene di lafciare fpiegma. In quefto ftato attendevamo P arrivo della tempefta : effa non inganno punto la noftra efpettazione . Alle due dopo mezzogiorno il vento paffo al fud', e prin- cipio a foffiare con molto impeto : il vafcello faceva allora rotta pernord-eft: i tuoni ed i lampi fuccedevano con una fpaventevole rapidita: Alle due ore e mezzo paffate ci colpi un groffo buffo di vento del fud-eft , che fu feguito da un altro fieriflimo di fud-oveft . Quefti due venti foffiarono per qualche momenta con un furore incredibile. Finalmente quello di fud-oveft la vinfe, e continuo a tirare quafi per un' ora . L' incontro di quefti due buffi fotto vento dd noftro vafcello fu orribiknente fpa- ventofo ; i flutti s' inalzavano ad una tale alte- 2$t Viaggi akezza y che P orizzonte pareva un mare di fpuma. Per noftra buona forte non avevamo che la coda di quefto dra- gone di mare o turbine : ad ogni iftante ci afpettavamo di vedere fpezzati gli al# beri . La vela di gabbia era gia fracaf- fata e ridotta in pezzi. Le onde continuarono a montare ad una elevazione cosi prodigiofa, che fummo obbligati a prender vento in poppa colla vela di trinchetto , ed avanzarci fulla tempefta per falvare il vafcello che fatigava d' una maniera fpaventevole . U vento foffio allora da fud-eft , e pro- duffe un mare groffo, incontro al quale governammo . Correvamo in lungo la cofta, quando vedemmo , fotto vento del vafcello , P acqua die fi &feava in circoli a mold piedi fopra il livello del mare, il che forriiava lo fpettacote piii bello , che fi poteffe vedere . Tale effendo il pericolo della noftra fituazio- ne , fummo obbligati a determinarci ad una operazione non meno pericolofa , che difpiacevole : cioe di girare alP arga- no.In un mare cosi groffo ecosi agitata non avevamo altro mezzo per. evitare lo fya- $m di Meares: 253 fpaventofo abiffo aperto fotto lo fteffo vafcello, e che continuo a toglierci, per cosi dire , P orjzzonte fino alle ore cin« que . Allora quefto turbine terribile prin- cipio a diminuire, e termino con un forte vento del fud-oveft, verfo il quale prendemmo vento in poppa al nord. eft. La violenza di quefto dragone di mare non fembrera a chi ha letta la ftoria del Giappone di Kempfery una circoftan- za che abbia del fenomeno . Secondo i rapporti di quefto Autore vi fono certe epoche dentro P anno , in cui il vento fi fcatena in que' mari collo fteffo furore . Frattanto avevamo a bordo moltt marinari d' eta , e pieni di fperienza , che non fi rammentavano di aver mai veduto akra cofa di firnile. Ci confolam- mo dell'affako che avevamo fofferto colla fperanza di effere al punto critico del cangiamento de' muffoni. II vento che foffiava da fud oveft in una cosi rapida corrente , ci fofteneva in quefta luiinga. Se la tempefta foffe accaduta fra le tenebre della notte , ci poteva effer fu- nefta; fummo quafi forprefi dal vedere Tom.L R che n$4 V I A G G I che gli aiberi e le antenne non erano ftate portate via: del refto non ci tro- vammo abbaftanza riavuti da' noftri ti- mori per metterci a rifchio di veleggiare francamente nella feguente notte. L' epoca del cangiamento de' muffonii ne' maridella China e nel mar Pacifico dd Nord e da temerfi moltiffimo pe' vafcelli. Quefti cangiamenti feguono in generate verfo i mefi di aprile e di ottobre ■: accadono pero talvolta molto prima , o molto piii; tardi . Quello , che fi riguarda come il piii pericolo- fo , e la variazione dal nord-eft al fud- eft , che produce ordinariamente le piu terribili commozioni in que' mari : fo- pratutto nella cofta del Giappone i cangiamenti de' muffbni fi fanno fentire in una maniera fpaventevole j e quando™ dichiarano col dragone di marty non vi e forza , ne poffanza capace per refifte- re ; Porribil difordine che cagionano e quafi incredibile; e non 6 in verun con- to difficile di farfi un' idea del furore * con cui foffiano da tutti i punti del compaflb . I Chinefi teraono al maggior fegno, e piii vi Miar'es. 255 c piii di quel che fi poffa efprimere , quefti terribili uragani , che diftruggo- no talvolta degP interi villaggi co' loro abitanti. Sovente ancora tutte le mef- fi fono rapite dal loro mortifero foffio, e la fame con tutti i fuo|qrrori fi porta a defolar que' climi . Quefto fu uno di que' crudeli accidenti, che con un' ecceffiva ficcita cagiono nel 1787 la piii fpaventp$* careftia nelle provincie meridional! della China, e fece perire un numero incredibile de' loro abitanti. Era mol^ frequente a panton di vedere *degP infelici , che la fame divorava , efalare P ultimo fiato j a fegno tale che Ie madri riguardavano come un loro dovere di dar la morte ai propri figli, ed i giovani di uccidere i vecchi , per rifparmiare ai medefimi Pagoijia d' una morte cosi lenta e cosi dolorofa . Fine del primo tomo % K z$6 I N D I C E :^grH$J*^ *-* VIAGGIO Del Vafcello il Nootka , comandato dal Capitano MEARES, da Calcutta alia Cofta Nord-Oveft d' America negli anni 1786 e 1787 che ferve d' introdu^ione a' fuoi Viaggi dalla China alia cofta Nord- Oveft d' America nel 1788 e 1789. Pag. §j > j , Jlijtru- u di tutti i caproni. J ,ione della maggwr ^rte timM vafcello verfo d nord- WW)* Madera di nutnre I ■WMSftS Occupation * b°r- TPJ Pronto dicoUlionef t 7afcelloSdi 5o tomeUate «U ZJaturadelKcG^-e I f*^ J^'J, Tcofirui* tn *' falegnami Chinefi %M * £ i Coia di un dragone di m f<4 Canxiamento #«R I mar, 1 »«» gft tfjf « ne/ mar jM N **"* ^ ^C^r^^J ^ • %-W$k 7-C^J. r?H« """@en, "Preface inserted after page 4.

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Other copies: http://www.worldcat.org/oclc/54213565"@en ; edm:hasType "Books"@en ; dcterms:identifier "FC3821.1 .M4216 1796a"@en, "II-0364-vi-V01"@en ; edm:isShownAt "10.14288/1.0363872"@en ; dcterms:language "Italian"@en ; edm:provider "Vancouver : University of British Columbia Library"@en ; dcterms:publisher "Napoli : Giuseppe Polcarpo Merande"@en, "Napoli : Luigi Coltellini"@en ; dcterms:rights "Images provided for research and reference use only. For permission to publish, copy, or otherwise distribute these images please contact digital.initiatives@ubc.ca."@en ; dcterms:source "Original Format: University of British Columbia. Library. Rare Books and Special Collections. FC3821.1 .M4216 1796a"@en ; dcterms:subject "Meares, John, 1756?-1809"@en, "Indians of North America--Pacific Coast"@en, "Northwest Coast of North America"@en, "Vancouver Island (B.C.)"@en, "Pacific Ocean"@en, "Northwest Passage"@en ; dcterms:title "Viaggi dalla China alla costa nord-ovest d'America fatti negli anni 1788 e 1789 dal capitano G. Meares. Seconda edizione Italiana corretta ed accresciuta, coll' aggiunta di uno estratto de' viaggi di Milord Mackartney. Arricchita di note istoriche-scientifiche di vedute, marine, ritratti, carta geografica ec. Tomo primo"@en ; dcterms:type "Text"@en ; dcterms:description ""@en .